Una morbida e pesante palla di pelo mi sveglia dal sonno profondo in cui mi trovavo.
Spugna, il dolce cagnolone color miele di Nic, inizia a leccarmi la faccia ininterrotamente
-"Eddai Spugna, ti voglio bene anche io ma calmati" dico a bassa voce ridendo per non svegliare Nic che ancora dorme come un angelo al mio fianco.
Mi rigiro verso di lui ancora ben salda tra le sue braccia calde e tatuate e lo ammiro per qualche minuto in silenzio. È così dannatamente perfetto.
Le sue labbra schiuse carnose e rosee, i suoi capelli perennemente spettinati.
Lui, nella sua purezza, è qualcosa di unico e meraviglioso.
Dopo essermi beata ancora qualche istante del mio ragazzo, decido di alzarmi e preparare qualcosa per colazione, sotto l'attenta supervisione di Spugna ovviamente, che mi segue qua e là per la cucina come se fosse la mia ombra.
Riesco a trovare tutti gli ingredienti necessari per preparare dei pancakes, quindi in poco tempo torno in camera con un vassoio fumante.
Lo appoggio silenziosamente sul comodino e inizio a baciare delicatamente ogni piccolo dettaglio del viso di Nic, a partire dalla fronte, per poi scendere sul suo nasino adorabile, e per finire sulle labbra. Finalmente si sveglia donandomi uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
-"Buongiorno bimbo dormiglione, ti ho preparato la colazione" non appena sente il profumo,
si siede di scatto pronto ad addentare un pancake con la nutella.
-"Che c'è da ridere" chiede vedendo la mia reazione e mettendo un finto broncio.
-"Mi fai impazzire quando ti comporti da bambino" rispondo ridendo più di prima e schioccandogli un bacio veloce.
-"Allora, oggi che vogliamo fare di bello? Visto che siamo entrambi liberi.." chiedo stiracchiandomi al suo fianco.
-"Tu non ti preoccupare, ho già pianificato tutto. Non dimenticarti che è ancora il tuo compleanno" -"Che ti sei inventato 'sta volta Moriconi?" chiedo divertita.
-"Niente di che, un giretto per la città con la mia ragazza"
-"Va bene, allora vado a prepararmi?"
-"No aspetta, rimani ancora qualche minuto nel letto con me.." dice facendo il labbruccio e tirandomi giù per un polso con lui.
Scoppio a ridere per il tenero gesto, ma ad interromperci è il mio cellulare che inizia a squillare incessantemente. Controllo il numero che non ho salvato in rubrica e rispondo perplessa per l'orario. -"Pronto?"
-"Ciao tesoro, sono la mamma.." mi si gela il sangue.
In un secondo tutta la felicità e spensieratezza che avevo in corpo svaniscono, lasciando spazio al freddo e alla rabbia.
-"Mi fa piacere sapere che sei viva" rispondo secca.
-"Si ecco, volevo farti gli auguri di buon compleanno, e chiederti di vederci in giornata se...se ti va." -"Non so se lo sai visto che ti sei persa giusto qualcosina della mia vita, ma non vivo più a Milano" -"Lo so bene, ho chiamato tuo fratello per sapere se sarei potuta passare in settimana visto che sono in ferie e sono a Roma anche io, e mi ha detto che vivi quì da un po' ormai" -"Infatti, grazie per gli auguri ma declino l'offerta. Buona giornata mamma" rispondo terminando subito la chiamata. In questi minuti che mi sono sembrati interminabili, Nic mi ha fissato scioccato almeno quanto me.
Sa benissimo la mia storia e sa anche che mia madre è sparita completamente dalla mia vita da più di 8 anni, quindi la sua chiamata era decisamente inaspettata.
Rimango a fissare il vuoto per qualche secondo, finché lui non rompe il silenzio che si era venuto a creare. -"Bimba, tutto okay?" chiede accarezzandomi una coscia.
-"Io...sì, sì tutto a posto. Vado a farmi una doccia veloce e poi usciamo, va bene?"
-"Certo tranquilla, io intanto mi vesto" risponde accennando un sorriso e lasciandomi un delicato bacio a stampo.
Una volta usciti, Nic guida sereno verso il centro storico, e io non posso far altro che lasciarmi cullare dalla brezza d'inizio dicembre ed ammirare i paesaggi che si presentavano al mio fianco, oltre che lui ovviamente, con il suo semplice sorriso da bambino.
-"Prima tappa Colosseo, dove tutto ebbe inizio.." spiega baciando la mia mano intrecciata alla sua e sorridendomi. In un secondo, tutti i bellissimi ricordi di quel magico pomeriggio riaffiorano nella mia mente, finalmente avevo ricordi più che felici.
-"Nic, forse c'è un po' troppa gente, potrebbero riconoscerti"
-"Tu non ti preoccupare, io mi imbacucco come sempre, tu non pensare a me, goditi la giornata" risponde baciandomi dolcemente.
Come previsto però, in meno di quindici minuti, due ragazze si avvicinano a noi.
-"Scusate, non vorremmo disturbare ma, potremmo fare una foto insieme?" chiedono molto gentilmente con gli occhi lucidi.
-"Certo, avvicinatevi" risponde Nic prendendo il telefono di una delle due.
Io mi allontano leggermente per lasciargli fare la foto, ma l'altra ragazza mi prende per mano -"No aspetta Azzurra, se non ti dispiace vorremmo una foto anche con te" rimango stupita dalle ultime parole. -"C-certo nessun problema.." rispondo sorridendo alla ragazza e avvicinandomi per entrare nell'inquadratura.
-"Come vi chiamate ragazze?"
-"Io mi chiamo Giulia, e lei è mia sorella Veronica" un sorriso spontaneo e leggermente malinconico nasce dal mio viso, ma con molta tranquillità rimango a parlare con loro per qualche altro minutino, sono davvero molto carine ed educate.
-"Sei stata fortissima amore" dice Nic posando un braccio sulle mie spalle.
-"Sono stupita anche io in effetti...forse lo sto...accettando. E il colpo di grazia per capirlo finalmente me l'hai dato tu. Quindi grazie, perchè il più dei meriti va a te Nic."
-"Amati sempre amore mio."
Continuando a camminare tra chiacchiere e risate, siamo giunti fino alla piazza della fontana di Trevi. -"Bene Amore, è giunto il momento di esprimere un desiderio..." dice Nic porgendomi una monetina. Sorrido come una bambina e mi avvicino alla fontana mano nella mano con lui. Entrambi ci giriamo di spalle e pensiamo al nostro desiderio.
Sinceramente in questo periodo oserei dire perfetto, non mi è mai mancato nulla, se non una madre e mia sorella ma, nessuno potrà mai ridarmela indietro, quindi mi auguro solo una cosa, rimanere per sempre con il ragazzo che amo e che mi ha stravolto la vita al meglio, Niccolò. -"Pronta?"
-"Pronta."
-"1, 2, 3" lanciamo le monetine alle nostre spalle, per poi rigirarci ad ammirare la meravigliosa fontana. -"Amò, io c'ho fame, annamo a magnà da qualche parte?"
-"Certo" rispondo ridendo all'affermazione del moro.
Notiamo un ristorantino molto carino nella stessa piazza, quindi chiediamo un tavolo per due e ci accomodiamo. Consumato l'intero pranzetto comunque leggero, ordiniamo un caffè, e Nic approfitta per porgermi una scatolina blu.
-"Nic, che stai facendo adesso..."
-"Pensavi veramente che non ti avrei fatto un regalo per il tuo compleanno?"
-"Me ne hai già fatto uno enorme giusto ieri sera"
-"E non è finita qui. Dai, aprilo, e buon compleanno bimba" dice accennando ad un sorriso e baciandomi fra i capelli.
Ancora sbalordita dagli innumerevoli gesti del mio ragazzo, scarto il regalo ed apro la scatolina, che rivela una meravigliosa collanina d'oro, con una stella fatta di brillanti.
Rimango sbalordita.
-"Nic, io-non so che dire sono senza parole, è meravigliosa.."
-"Non dire niente, sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce" dice abbracciandomi da dietro e lasciando una leggera scia di baci sul mio collo.
Poco dopo mi fa indossare la collana, e finito il caffè, ci dirigiamo verso il parco centrale del lago, un posto davvero mozzafiato anche in inverno.Ci sediamo su una panchina ed io, rivolta con lo sguardo al sole, mi perdo nel contrasto tra i raggi del sole tenui e la brezza tagliente, tra i colori delle foglie cadute ormai da tempo, e tra le piccole onde del lago che si increspano tra di loro.
Ad interrompere il mio momento di tranquillità è Nic che prende parola.-"Forse a primo impatto potresti detestarmi per l'ultima sorpresa, ma sono sicuro che anche se non la accetterai, io sarò in pace con la mia coscienza perchè so che è la cosa giusta da fare.
E spero vivamente che un giorno mi ringrazierai." rimango leggermente perplessa e preoccupata dalle parole del mio ragazzo, ma dopo nemmeno dieci secondi, tutto si fa più chiaro...
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"Nel secondo che precede il tempo"
FanfictionAzzurra é una semplice ragazza di 22 anni, scappata con 'la voglia di strafare e il bisogno di volare', da una famiglia ormai morta, con la promessa di rifarsi una vita migliore. Ha vissuto troppo dolore per la sua giovane età, perciò decide di camb...