30- Ti porto via con me

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Il tepore del camino scalda in un secondo la mia pelle non appena rientro nel salotto, che non avevo mai visto così affollato. Un sorriso spontaneo prende posto nel mio viso al realizzare che la mia famiglia, è finalmente riunita, ed è qui con me.
Mentre ammiro da lontano l'adorabile scena di Luchino che parla con mamma e papà, mi sento avvolgere da un abbraccio, così mi giro convinta di baciare Niccolò, ma non trovo nessuno...chiudo gli occhi e sorrido, ci siamo davvero tutti adesso, c'è anche Veronica.
D'improvviso sento delle voci dal piano di sotto, mi affaccio alla finestra e vedo Anna, con i suoi uomini al seguito e tante buste nelle mani.
-"Nic, ci sono i tuoi! Apri?" dico correndo invece in cucina a controllare i piatti in forno.

-"Ciao tesoro, che bello rivederti!" dice Anna abbracciandomi non appena mi vede tornare in salotto. -"Sono contentissima anche io, che hai portato? Non dovevi scomodarti!" dico togliendole le buste dalle mani per farla accomodare.
-"Figurati Azzu, ho solo fatto la mia crema al mascarpone per il panettone!"
-"Grande Mà" dice Niccolò passandogli di fianco e lasciandole un veloce bacio sulla guancia.
-"Allora la metto subito in frigo, voi accomodatevi, potete lasciare le giacche nell'attaccapanni, Nic aiuta i tuoi!" urlo per farmi sentire dal moro che era fuggito in cucina a sgranocchiare sicuramente qualcosa. 
-"Sorellona.." sento la vocina di Luca alle mie spalle, così mi giro per rispondergli e lo trovo con un faccino triste.
-"Piccolo che c'è?" chiedo preoccupata 
-"Papà ha pianto vero? É colpa mia? Non dovevo abbracciare la mamma?" chiede quasi piangendo anche lui.
-"No stupido ma che dici!" rispondo abbracciandolo forte forte.
-"Papà si è solo commosso perchè siamo finalmente tutti insieme! Non vedi com'è contento di parlare con la mamma?" dico affacciandoci di nascosto a guardare tutti dalla cucina.
-"E poi era giusto che tu riabbracciassi la mamma dopo tutto il tempo in cui non l'abbiamo vista.." -"Loro due non torneranno mai più insieme vero? La mamma non tornerà a vivere con noi.." è incredibile come lui, così piccolo ed innocente, invece di sentirsi abbandonato dalla donna che lo avrebbe dovuto crescere, pensa solo alle soluzioni pur di riaverla con lui. Mentre noi grandi ci siamo sentiti solamente traditi e soli, Luchino ha sofferto solamente la sua mancanza, non è mai stato arrabbiato con lei, la rivuole con lui e basta, ne ha bisogno, ed io non sono nessuno per negarglielo.
-"Non credo che la mamma tornerà a casa, però penso che tu potrai rivederla ogni volta che vorrai e potrai stare qualche giorno nella sua nuova casa! Non ti piacerebbe? Credo che abbia un cane anche lei sai?" -"Davvero! Allora si, mi piacerebbe molto andare a casa sua ogni tanto!" risponde con un sorriso a trentadue denti.
-"Perfetto! Allora adesso vai da lei e passa del tempo un po' con tutti, oggi siamo insieme, goditi la giornata così poi avrai il tuo regalo.."
-"Allora me lo sono meritato! Visto? Te l'avevo detto che sono stato bravo.." risponde con faccia compiaciuta mentre io rido per essermi fatta fregare dai suoi occhietti dolci.
Mentre Luca corre in salotto, Nic viene da me con sguardo preoccupato.
-"Va tutto bene?" 
-"Benissimo" rispondo sorridendo con gli occhi lucidi, non mi sembra ancora vero, eppure siamo tutti qui, insieme. In risposta Niccolò mi bacia dolcemente, leggendo tutto ciò che stavo provando dai miei occhi, ed io non potrei essergli più grata per tutto ciò che ha fatto in questi mesi per me. 
-"Ora che siamo tutti però possiamo cominciare a mangiare? Sto morendo di fame.." chiede come un bimbo facendomi scoppiare a ridere.
-"Come se non ti fossi già mangiato metà salame dell'antipasto.." sorrido al suo sguardo colpevole. -"Forse...famiglia è pronto! Iniziamo con gli antipasti!" urla dalla cucina per richiamare tutti a tavola, lasciandomi un furtivo bacio sulla guancia.

-"Eddai Matteo, mi hai cresimato la tovaglia pulita..." rimprovero mio fratello che aveva accidentalmente fatto cadere gocce di vino rosso dalla bottiglia.
-"Zuzu scusa, m'ha colato non volevo.."
-"Tranquilla Azzu, si smacchia.." mi rassicurano contemporaneamente le mamme facendo ridere tutti quanti. -"Direi che è arrivato il momento dei regali!" commenta Luchino dopo averlo chiesto almeno dieci volte in tutto il pranzo.
-"Allora intanto voi andate tutti in salotto, io sparecchio un attimo e apriamo i regali.."
-"Fatti dare una mano" dice mia madre iniziando a togliere i bicchieri dal tavolo.
-"Si vi aiuto anche io, così ci metteremo un secondo!" rimane anche Anna ad impilare i piatti.
Rimango un attimo a fissarle mentre chiacchierano del più e del meno, mi fa uno strano effetto trovarmi in questa situazione così familiare e al femminile, perchè non ho mai avuto momenti del genere con la mia mamma, ero io la donna di casa che puliva da sola, ed Anna è così genuina, alla mano e dolce, che mi sembra di conoscerla già da una vita intera, proprio come quando ho iniziato a frequentare Niccolò.
Sorrido al ricordo che quelle sensazioni mi avevano fatto riaffiorare, del nostro giro per Roma e di come in pochissimo tempo, entrambi ci eravamo aperti l'uno con l'altra.

-"Allora...questo è per Luchino, da parte mia e di Nic" dico porgendo al piccolo di casa il primo regalo. -"Siiii! La Ferrari telecomandata!" esulta talmente forte da spaventare anche i cani.
-"Questo invece è da parte mia.." dice la mamma porgendogli la sua busta con all'interno la maglietta del suo calciatore preferito.
Anche Franco ed Anna avevano portato dei regali per la mia famiglia, lo stesso i miei avevano fatto con tutti loro, pensierini che però hanno stupito e fatto spuntare sorrisi a tutti quanti.
-"Okaaay, vado a prendere il tuo regalo..." dico a Nic sparendo nella mia camera da letto per poi tornare con un'enorme scatola alta quasi quanto me.
-"Ma è enorme!" commenta Luchino facendo ridere anche Nic che concorda con lui.
Inizia a scartarlo e piano piano prende forma.
-"Non ci credo...come facevi a sapere che era quella che volevo?" chiede Nic rimanendo a bocca aperta iniziando subito ad accordare la sua nuova chitarra.
-"Adriano.." rispondiamo in coro io e Valerio sorridendo per la sua espressione da bambino.
-"A questo punto dovresti cantarci una canzone!" dice Matteo facendo asserire tutti.

-"Hai da sempre compreso la mia fantasia
L'hai accesa poi spenta, poi sei andata via
Sei tornata più forte con un sasso nel cuore
Hai preso il mio giorno, lo hai reso migliore
E ora scrivo qui in fretta per dirtelo ancora
Che sei forte e fragile senza paura
Tu resta la stessa, la stessa di sempre

Sei la cosa più bella che indosso
Sei risorsa, sei il cielo e sei il mondo
Sei la strada che porta alla vita
Donna instabile, sei la mia sfida

Sei la piccola stella che porto
Nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto
Nei momenti in cui non ho luce


Hai da sempre compreso la mia nostalgia
Dei giorni ormai persi ed ormai andati via
Questo tempo trascorso non ne è mai abbastanza
Te che dei miei occhi ne sei la sostanza
Comunque poi adesso che ti ho davanti
Prometto di restarti accanto per sempre
Per sempre, per sempre..


-"Ma questa è nuova!" chiede Alessandro non conoscendone il testo.
-"Sì, l'ho scritta recentemente" dice voltandosi verso di me e facendomi arrossire come un peperone. Aveva utilizzato una frase che gli lasciai scritta sul letto mesi e mesi fa, la stava dedicando a me.
-"Ora puoi appendere la vecchia chitarra al muro.." dico io sorridendo.
-"Magari nello studio della nostra casa.." continua lui guardandomi dritto negli occhi, entrambi persi nello sguardo dell'altro.
-"Cosa?!" chiede Anna strozzandosi con il bicchiere di spumante che stava sorseggiando.
-"Andate a vivere insieme?" continua mia madre per lei.
-"Ci stavamo pensando si...perchè?" chiedo perplessa.
-"No niente, è solo che non ce lo aspettavamo, insomma, ci siamo appena conosciuti tutti, voi state insieme da poco.." spiega il padre di Nic con voce calma per rilassare gli animi.
-"Ma se siete convinti e contenti così, lo saremo anche noi" termina mio padre comprensivo e guardando uno per uno i  rispettivi genitori.
-"Noi ci amiamo come non abbiamo mai fatto con nessun altro, abbiamo attraversato le nostre difficoltà e le abbiamo superate, abbiamo lottato per stare insieme, contro noi stessi e contro l'altro, ed ora abbiamo un solo desiderio, quello di viverci, svegliarci al mattino ancora abbracciati dalla sera prima, condividere la quotidianità, portarci la colazione a letto, coccolarci sul divano quando fuori piove e litigare per chi deve lavare i piatti o i vestiti.
Per questo abbiamo iniziato a cercare la casa giusta per noi e per il nostro futuro.
Perchè noi il futuro lo vediamo insieme.
Quindi sì, saremmo contenti se voi ci sosteneste in questa cosa" spiega Nic stringendo forte la mia mano per l'agitazione. Passati i primi minuti di gelo e scombussolamento da parte dei nostri genitori a seguito della notizia, il clima è tornato sereno e tranquillo, sapevamo che ci avrebbero appoggiati in questa cosa, e loro sanno quanto vero e forte sia l'amore che ci lega, dovevano solo metabolizzare un attimo la novità.
-"Quasi mi stavo dimenticando!" si interrompe Nic portandosi una mano dietro al collo
-"Buon Natale amore mio" dice porgendomi una busta da lettere.
Poco convinta la apro lanciando qualche sguardo al moro, che era quasi agitato ma elettrizzato allo stesso tempo. Dalla busta leggo il biglietto con su scritto "Tanto ti porto con me.." e poi estraggo un pass per il backstage del 'Colpa delle favole' tour che avrebbe fatto di lì a qualche mese, con l'uscita del suo nuovo album quasi pronto. 
-"So che la canzone dice che va bene anche distanti, ma non voglio stare mai più un mese senza vederti, quindi se lo vuoi, ti porto via con me" senza nemmeno rispondere mi fiondo tra le sue braccia per poi lasciargli un bacio casto, super emozionata e sempre più innamorata.



"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora