33- Per avermi stravolto la vita

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Non appena arriviamo sotto casa di Nic, un'altra forte nausea mi prende alla sprovvista, questa volta mista ad un'ansia indescrivibile.
Decido di usare la copia di chiavi che mi aveva regalato lui per entrare nel palazzo, così salgo le scale più velocemente possibile con Giulia al seguito.
-"Azzu, ricordati che hai tuo figlio in grembo, non correre per le scale, perchè non prendiamo l'ascens-" -"Giulia se non la finisci ti ci butto giù dalle scale" bisbiglio nervosamente, sta prendendo questa storia troppa seriamente, e la cosa mi mette solo più ansia perchè rende il tutto ancora più reale, ed io non so se sono pronta. 
-"Okay, ci siamo" dico davanti alla sua porta d'ingresso.
-"Hai tu il test vero?" 
-"Sì è in borsa" conferma la Gno.
Faccio un respiro profondo e suono il campanello, ad aprirmi in un secondo è proprio lui.
-"Azzu.."
-"Prima che tu dica qualsiasi cosa mi dispiace, davvero tanto, sono stata una stronza, insensibile ed arrogante, ma c'è una spiegazione a tutto, che non mi giustifica ma che ti farà comprendere il mio punto di vista...posso entrare?" senza proferire parola si sposta dalla soglia per farmi entrare, mentre Giulia e Adriano si lanciano sguardi confusi.
-"Bene, ci siamo tutti" dico sedendomi sul divano.
-"Forse io e la Gno dovremmo lasciarvi da soli.." commenta Cassio quasi terrorizzato.
-"No Adri, tranquillo, voglio che ci siate anche voi"
-"Ti ascolto.." mi incita Nic a parlare.
-"La litigata di ieri sera è dovuta dal semplice fatto che...non mi sono sentita presa in considerazione da te. É stata una decisione seria da prendere, e avrei voluto che tu ne parlassi insieme a me, consultandomi, chiedendomi un parere o anche solo un consiglio prima di decidere, adesso non siamo più Niccolò e Azzurra, non si prendono più scelte pensando esclusivamente a sè stessi, ora siamo un noi e volevo semplicemente starti accanto, siamo in due a decidere, anzi...
-"E questo che diavolo è?!" urla Adriano alzandosi in piedi con il test di gravidanza in mano.
-"Adriano perchè cazzo frugavi nella mia borsa!" urla a sua volta Giulia prendendoglielo dalle mani. -"Io volevo soltanto 'na cicca, no te prego, io non so pronto pe ste cose"
-"Ma sei del tutto scemo?! Ridammelo.."
-"No veramente, io ancora, nun me dì che sei incinta perchè.."
-"Veramente quello è mio.." urlo presa dal panico generale che si era creato.
-"Meno male..aspetta-cosa?!" chiede tirando un sospiro di sollievo Adriano mentre Niccolò rimane a fissare la scena sbalordito.
-"Che cosa mi stai dicendo Azzu..." chiede avvicinandosi a me incredulo.
-"Nic sono incinta, aspettiamo un bambino.." continuo io con le lacrime ormai pronte ad esplodere. -"Non ci credo!" urla Adriano sorridendo a Nic, che ancora non ha realizzato il tutto.
-"Azzu se è uno scherzo dimmelo perchè mi sta prendendo un infarto, Adrià te prego pija la machinetta de la pressione che me sto a sentì male"
Mentre scoppiamo tutti a ridere riprendo il test dalle mani di Giulia e glielo passo.
-"Incinta da tre settimane.." legge con la voce spezzata.
-"..e ora? Ora che si fa...si comprano le tutine, i pannolini, gli omogeneizzati.." elenca impanicato Nic -"Aspetta aspetta frena amore mio, prima si vanno a fare tutti i controlli e le ecografie, poi quando sarà ora si prenderanno anche quelle cosine, sempre che tu...si ecco-lo voglia tenere..."
-"Stai scherzando? Certo che lo voglio-aspetta, tu non vuoi?"
-"Io-io non lo so, non so se ne sarò all'altezza, ho molta paura ma-sì, se tu lo vuoi io lo voglio"
-"Allora avremo un bambino!" urla piangendo di gioia e fiondandosi sulle mie labbra, quelle labbra che in una sola notte, mi erano mancate da morire. 
-"Ciao piccolo ometto/ometta, è il papà che ti parla.." dice abbassandosi all'altezza della pancia 
-"Non so se puoi sentirmi, ma sappi che farò di tutto per non deluderti, ti amo già alla follia, quasi quanto amo la tua mamma" termina poi baciando la pancia e facendo commuovere tutti con questo gesto inaspettato e pieno di amore.
-"Nun ce credo, Nic diventerà papà, viè qua cojone" dice Adriano in lacrime abbracciandolo.
-"Io per oggi ho già sclerato abbastanza" si avvicina a me invece la Gno accarezzando la pancia.
-"Ora scusate ma credo di dover vomitare!" dico correndo in bagno per l'ennesima nausea della giornata. 

-"Ma che cazzo de nome è Cassiolì eddai.." urla Niccolò facendomi sputare l'acqua dalla bocca per le risate. Io, Niccolò, Adriano e Giulia avevamo deciso di rimanere tutti insieme a cena per festeggiare, seppur tranquillamente volevamo goderci la bella notizia insieme, e a me andava benissimo così. 
-"Ti dirò invece che per farti un dispetto potrei anche farmelo piacere come nome.."
-"Germano? Ma che te sei impazzita pure tu?" continua Nic ridendo a crepapelle.
-"No parlando seriamente, se fosse maschio che nome ti piacerebbe?" mi chiede Giulia ancora con gli occhi lucidi dalle risate.
-"A me piacciono molto Christian, Elia, anche Mattia non mi dispiace"
-"Christian piace anche a me, però pure Giovanni o Andrea"
-"Mamma mia come sei così banale Niccolò.." commenta Adriano ormai in lotta aperta con il castano. -"Perchè te invece sei normale con le tue uscite di prima, se mi spari un nome del genere quando sarà l'ora, scappo io in Messico non te." continua la Gno divertita dalla disputa.
-"E se invece fosse femmina?" 
-"Lì non ho dubbi.." prende subito parola Nic
-"Si chiamerebbe Veronica" rabbrividisco alla sua affermazione così convinta ed istintivamente gli prendo la mano, come per ringraziarlo, e tutti rimaniamo in silenzio a goderci quell'istante di felicità.

É notte fonda quando i ragazzi decidono di lasciare l'appartamento, e stanca morta mi stendo subito sul letto di Nic, con la sua solita maglietta addosso in cui mi piace tanto annegare per il profumo. Anche lui mi raggiunge in poco tempo, e la prima cosa che fa è lasciarmi un tenero bacio a fior di labbra, per poi guardarmi intensamente nelle iridi degli occhi.
-"Non ci sto ancora credendo.." sussurra ad un palmo dal mio volto
-"Nemmeno io.."
-"Adesso abbiamo un motivo in più per iniziare a cercare la nostra casetta"
-"Come te la immagini tu?"
-"Immagino che sia su due piani, non esageratamente grande, piccolina, calda e accogliente, con un bel terrazzo grande per le cene con gli amici e un giardinetto per i cani, con un'altalena per una piccola monella con i ciuccini e il vestitino rosa"
-"Credi che sia una femmina?"
-"Oh sì, ne sono certo"
-"Allora è giusto che tu sappia che io...odio il rosa, lo detesto in ogni sua sfumatura" dico facendolo ridere di gusto.
-"Allora avrà un vestitino azzurro come te, va meglio?" continua scherzosamente.
-"Dai adesso dormiamo, devi riposare di più ora"
-"Agli ordini Moriconi" rispondo con ancora il sorriso stampato sul volto e lasciandogli un bacio a fior di labbra. Ora è tutto buio, ma c'è una luce che ci illumina da dentro, ed è la luce della felicità. -"Grazie Nic" 
-"Per cosa.."
-"Per avermi stravolto la vita"



"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora