13 - Per i momenti di semplicità

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-"Nic porca miseria però, non mi dai nemmeno il tempo di tornare in vita!!"
-"Oh eh mica è colpa mia se sei scarsa"
-"Ti farò pentire di esser nato Moriconi"

Come ogni domenica che si rispetti, io e Nic siamo stesi sul divano a giocare ai video giochi, o meglio, lui a giocare ed io a morire ogni minuto e mezzo.
-"Beccati questo stronzo" urlo dopo avergli sparato un colpo secco.
-"Calmiamoci signorina bella, che sono 'sti insulti eh? Non vorrai per caso morire di solletico.."
-"Non ho paura di te Niccolò"
-"Molto bene, allora..." con uno scatto felino si mette sopra di me ed inizia a solleticarmi i fianchi, io però riesco a scacciarlo via con i piedi e ricambio solleticandogli il collo, poi però mi ritrovo stesa sul tappeto senza fiato per via delle troppe risate da parte di entrambi.
-"Dobbiamo smetterla di torturarci così" dico con le lacrime agli occhi
-"Ma no dai, è divertente quando sei tu quella che soffre" commenta dandomi una mano per alzarmi, e in un battito di ciglia mi ritrovo lì, ad un centimetro dal suo dolce e delicato viso, incastrata nei suoi occhi magnetici, a lasciarmi sopraffare dalla voglia irrefrenabile di baciarlo.
Così porto le mie braccia intorno al suo collo, lui le sue mani sui miei fianchi, mentre le nostre labbra si assaporano senza fretta, dolcemente. 
I nostri corpi però si vogliono, sento le sue mani stingermi sempre di più e le sue braccia tirarmi a sè in un sussulto, anche il bacio diventa sempre più passionale e veloce, finchè non mi prende in braccio facendomi cingere le gambe attorno alla sua vita per condurmi sul suo letto.
Mi appogia sul bordo del letto per poi sfilarsi di tutta fretta la maglietta, mentre io rimango spaesata a fissare i suoi infiniti tatuaggi che partono dal petto fino a scendere ai fianchi.
Riprende a baciarmi e piano piano mi spinge fino a farmi stendere, iniziando a far girovagare le sue mani sotto la mia maglietta. Si ferma un secondo per guardarmi dritto negli occhi, e nel frattempo mi sfila la sua t-shirt bianca per vedere la mia reazione.
Sono indubbiamente in imbarazzo, non perchè non mi senta a mio agio con lui, ma per le mille paranoie che mi hanno sempre contraddistinta e mai abbandonato. 
-"Se non ti senti pronta mi fermo"
-"No non farlo, non fermarti" rispondo subito ad un centimetro dal suo orecchio. 
Subito riprende a baciarmi con foga sorridendo, e ciò porta a sorridere anche me e a tranquillizzarmi, mentre delicatamente mi priva di ogni indumento. 
Una scia di baci umidi e delicati si fa spazio raggiungendo ogni piccola parte del mio corpo, questo mi provoca una scossa di brividi che lo fanno ridere ancora di più.

Il suono del campanello mi fa risvegliare di scatto, ci metto un po' per ricollegare il fatto che fossi nuda, sotto le coperte del letto di Niccolò, a casa sua.
Alzo leggermente il lenzuolo per accertarmi che non fosse stato tutto un sogno e arrossisco, ripensando a quanto bello, intimo e naturale fosse stato.
Un'altra scampanellata mi fa tornare alla realtà, per cui inizio a scuotere Nic che dormiva ancora al mio fianco come un bambino, sereno e tranquillo.
-"Nic, suonano al campanello"
-"Mhhh, chi è..." mugola fin troppo assonnato per alzarsi.
-"Non lo so, sono nuda a casa tua, chiunque sia non mi sembra il caso che gli vada ad aprire io.."
-" Commento facendomi scappare una risata.
A quelle parole spalanca gli occhi ricordandosi anche lui di ciò che era accaduto poco prima e in tutta fretta raccatta i suoi boxer e un paio di pantaloncini, per poi correre ad aprire la porta ridendo. -"Eccomii!" lo sento urlare dal corridoio, mentre io mi rigiro sorridendo per il mix di emozioni che stavo provando in quello stesso momento.
Mi sentivo in qualche modo felice, perchè mi ero lasciata andare definitivamente con qualcuno dopo anni e anni, perchè mi sentivo libera di esprimermi in qualsiasi modo con lui, e perchè mi faceva ridere, Dio se Niccolò Moriconi mi fa ridere, con lui sono rinata.

-"Mamma? Emh ciao, che ci fai quì?" sgrano gli occhi non appena sento Niccolò salutare sua madre, 'tempismo perfetto' penso arrossendo terrorizzata.
-"Ah non lo so, mi hai fatto aspettare un'eternità, stavo per usare le chiavi di scorta"
-"Per fortuna non le hai usate.." 
-"Perchè? Stavi a fa qualcosa de illegale? Oddio, nun me dì che te stavi drogando Niccolò, altrimenti te prendo a pizze n faccia"
-"Ma no mamma che stai a dì"
-"Eh allora che c'hai, c'è qualcuno?"
-"Mamma eddai, dimme che voi e famola finita su.."
-"Va bene va bene, ero venuta solo a riprendermi la ciotola de tu nonna che t'ho portato ieri co gli avanzi, posso?" 
-"Ah sisi, sta in cucina, tieni" 
-"Tutto apposto Nì?"
-"Appostissimo mà, te posso richiamà dopo che c'ho un po' da fa adesso?"
-"Che è, c'hai 'na pischella a letto?"
-"Mamma ma che cazzo...vai, ci risentiamo, te vojo bene ciao" 
Il suono dei suoi passi pesanti mi fa capire che sta tornando in camera.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo senza parole, poi scoppiamo a ridere di gusto entrambi terrorizzati da sua madre, ma anche sollevati dal fatto che non ci abbia scoperti. 
Non ci sarebbe stato niente di male, siamo entrambi ragazzi indipendenti e maturi, ma sarebbe stato sicuramente prematuro incontrarla, e soprattutto imbarazzante fare la sua conoscenza stravaccata nuda nel letto di suo figlio.
-"Tua madre è una grande" commento con ancora le risate che non riescono a fermarsi.
-"Sì ma cazzo, quando ci si mette è proprio testona...perchè ti sei rivestita?" chiede poi interrompendo il suo discorso.
-"Volevi che tua madre mi beccasse nuda in camera tua?"
-"No ma...uffa" risponde buttandosi sul letto appoggiandosi al mio petto.
-"Dai Moriconi, abbiamo dormito tutto il pomeriggio senza neanche mangiare, prepariamo la cena?" -"Mhh, ti va il mc per cena?" chiede con sguardo beffardo.
-"A patto che mangiamo in terrazzo"
-"Affare fatto" dice stringendo la mia mano con fare goliardico.

-"Non ci credo che Maria ti abbia scartato, è impossibile dai.."
-"Ti giuro oh, sono andato ad Amici, ad X-Factor ma niente, non mi cagava nessuno"
Io e Nic ci stavamo gustando il McDonald's nel terrazzo di casa sua, cullati dalle ultime luci del giorno e da una leggera brezza serale. 
-"E non hai mai pensato di fare altro? Nel senso, conoscendomi credo che mi sarei demoralizzata da morire" -"Ed è successo, ma non avevo piani B, non ne ho mai avuti, sai quante volte ho litigato con mio padre per questo discorso..? Ma io non ho mai voluto fare altro che questo.
A scuola non ascoltavo per scrivere le mie canzoni, a casa non studiavo per comporle, non ho mai voluto alternative"
-"Ma come hai capito che questa era la tua unica strada?"
-"Perchè era prima di tutto un'esigenza per me quella di scrivere e far conoscere la mia musica, e non per guadagno, ma per passione e per rendere le mie canzoni, canzoni di altre infinite persone, per stare vicino alla gente. Era ed è tutt'ora la mia ossessione. A te non piace quello che fai?" -"Sì, da morire anche, però ci ho messo veramente una vita per capire che sarebbe stata la cosa migliore da fare. Ho passato giorni interminabili e notti insonne a torturarmi con il pensiero che non avrei mai trovato la mia strada o il lavoro dei miei sogni, avevo l'incubo di vivere una vita frustrante e di non realizzarmi mai, di sentirmi insoddisfatta per sempre, e più avevo questi pensieri, più mi allontanavo dalla mia decisione. Poi è morta Veronica, e non ne potevo più di pensare anche al futuro, ho scelto quasi a caso, un lavoro che mi sarebbe potuto piacere correlato alla mia passione per il disegno, ed evidentemente è stato destino."
-"Non tutto deve sempre avere un senso logico nella vita Azzu.." dice Nic prendendo la mia mano tra le sue. -"..a volte le scelte migliori sono quelle dettate dall'istinto, a volte nascono per caso perchè vanno vissute e basta. Non dobbiamo sempre stare a cercare quel motivo nella vita per andare avanti, alla fine si vive per i piccoli momenti come questi, per le emozioni che proviamo...come ti senti in questo momento..?"
Come mi sento in questo momento? Non lo so, non me lo aveva mai chiesto nessuno.
-"Mi sento serena, tranquilla, un po' malinconica ma...felice"
-"É per questo che viviamo Azzu, solo per questo.."

"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora