32- Quattro pareti

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-"Eddai Azzu, adesso però stai esagerando"
-"Sono una stupida stronza, non dovevo trattarlo così, mi sento in colpa e io adesso come faccio" -"Forse questa volta hai un po' esagerato è vero, ma non è così grave, capita a tutti di avere le giornate no e di rispondere male, lo capirà avete superato momenti ben peggiori di questo.." Erano passate più o meno due ore dall'arrivo di Giulia a casa mia, e di queste due ore un'ora e trequarti l'avevo passata a piangere a dirotto, mentre i restanti quindici minuti a urlarmi addosso quanto fossi stata cretina ed insensibile.
Il risveglio inoltre, per quanto penoso sapevo sarebbe stato per via della litigata con Nic, ha voluto peggiorare con la classica nausea ed annessi giramenti di testa post sbronza, quindi l'unica che poteva un pochino sopperire a questo mio casino era Giulia.

-"Che ne diresti di calmarci facendoci una bella maschera per il viso e rilassandoci un po' sul divano? Preparo tutto il necessario per una bella mattinata di skincare, poi, con calma, organizzo un'uscita con Nic e vi chiarite. Che te ne pare?" chiede Giulia con fare materno accarezzandomi la schiena ancora scossa dai singhiozzi.
-"Dici che può funzionare? Basterà parlarci per chiarire?"
-"Non ti posso garantire che funzionerà al 100%, ma almeno avrai fatto tutto quello che era in tuo potere per risolvere, ovvero cercarlo e ammettere di esserti comportata in maniera un po'...come dire.."
-"Da stronza quale sono, ecco come.."
-"No, non riniziare a piangere! Intendevo dire esuberante, le tue motivazioni in realtà erano più che valide ma, l'alcool ti ha fatto formulare male la tua tesi, ed ora io e te ci rimettiamo in sesto e ci facciamo belle per chiarire. Basta con le chiacchiere e rialziamoci."
Così io e la Gno rientrammo in casa dal terrazzo gelido in cui ci trovavamo, non smetterò mai di ringraziare Dio, il cielo o l'universo per avermi mandato una creatura come lei, sempre pronta nel momento del bisogno e sempre fedele nel percorso della vita.

-"Questa crema ha un odore buonissimo! Senti.." dice la Gno porgendomi l'ennesima crema viso che aveva portato in borsa.
-"Oddio è nauseante questa roba"
-"Non è vero! Sa di vaniglia è buoniss.." non faccio in tempo ad ascoltare Giulia che mi ritrovo a vomitare l'anima per l'ennesima volta.
-"Guai a te se mi fai annusare di nuovo quella crema, mi fa venire la nausea, più di quanto non ne abbia già avuta in tutta la mattinata"
-"Sarà già la sesta volta che vomiti in tre ore...sei sicura di stare meglio?"
-"Sì non è niente, è la troppa birra di ieri sera, che non fa altro che creare casini...ti prego chiudi quel cavolo di barattolo Giulia, oppure giuro che ti vomito tutto in facciaa!" urlo alterata appena prima di vomitare nuovamente per poi ripiangere.
-"Quì c'è qualcosa che non va Azzu, i postumi non ti fanno vomitare così tante volte, e non ti fanno venire la nausea con gli odori...per caso hai un-"
-"Oh cazzo!"
-"Deduco che fosse un sì.." in un secondo avvampo e sento freddo allo stesso tempo, mentre piccole goccioline iniziano ad inumidirmi la fronte.
-"Che giorno è oggi?"
-"Il 12 gennaio" conferma la bionda controllando il cellulare.
-"Merda, ho un ritardo di due settimane precise" dico rimanendo con gli occhi spalancati e perdendo un battito. A rompere il silenzio è la bionda.
-"Questo spiegherebbe sia le tue nausee che gli sbalzi d'umore...oddio diventerò ziaa!!"
-"Giulia ma sei scema!" la rimprovero terrorizzata.
E se fosse vero? No, non può essere.
-"Non sono incinta, almeno non credo, non mi sento incinta dai"
-"Non ci si sente incinte Azzurra, per lo meno c'è chi non si rende nemmeno conto di esserlo.
Io direi di fare un test per toglierci ogni dubbio eh? Che ne dici? Se vuoi lo compro io"

Così, pochi minuti dopo ci ritrovammo sedute per terra, in quello stesso bagno, tra quelle stesse quattro pareti azzurre, a fissare nervosamente un aggeggino bianco e blu che ci stava facendo impazzire per l'attesa, ma che stava anche decidendo le sorti della mia intera vita futura.
-"Non ce la faccio più, non riesco più a guardare, controlla tu" chiedo alla mia amica uscendo disperata da quel bagno che ad un tratto sentivo minuscolo intorno a me.
-"Aspetta Azzu!"
-"Che cosa, oddio, dimmi, che c'è scritto?!"
-"Guarda tu stessa.." dice portandosi una mano davanti la bocca e mostrandomi il test da lontano. In un secondo, sentivo che la mia vita fosse cambiata per sempre.
-"Sono...sono incinta.." sussurro toccandomi istintivamente la pancia ed iniziando a piangere lacrime di gioia, miste a terrore e paura.
Paura di non essere all'altezza di ciò che la vita mi stava regalando, per lo meno di non esserlo in quel momento, paura delle aspettative, della salute, del grosso cambiamento che avrebbe portato una nuova vita nella mia, ma soprattutto, paura di ciò che avrebbe pensato Nic di una cosa così inaspettata, ma alla fine dei conti così meravigliosa, come quella di una nuova vita nata da un amore vero.
-"Okay okay, adesso calma e sangue freddo.
Facciamo così, questo adesso lo lasciamo qui sul lavandino e per qualche ora cerchiamo di non pensarci troppo okay? Ci facciamo un bel piatto di pasta e troviamo il modo di dirlo a Niccolò, però non pensarci okay? Quante volte sto dicendo okay, diavolo sono nervosa anche io ora okay?!"-"Io non ho fame però"
-"Eh no Azzu, devi mangiare per due!"
-"Non avevi detto che non dovevamo pensarci per un po'?!"
-"Hai ragione scusami...è che sono così eccitata all'idea di portare a fare shopping una mini te. Ma ora basta film mentali, andiamo a mangiare, e non accetto un no come risposta" dice la Gno tornando seria, per poi accompagnarmi in cucina.

-"Niente, continua a non rispondere" dico appoggiando per l'ennesima volta il cellulare sul tavolo, con il volto deluso e affranto per l'assenza di Nic.
So di essere dalla parte del torto questa volta, ma tutte le coppie litigano, più o meno frequentemente, e il fatto che ogni volta che succede a noi lui debba completamente sparire mi fa male, perchè invece di tentare di chiarire lui mi sbatte la porta in faccia, mi taglia fuori dalla sua vita, ed io rimango sola.
-"In compenso Adriano mi ha detto che sono insieme a casa di Nic, almeno stavolta non è fuggito in Toscana.." commenta ridacchiando la bionda, che non tarda a scusarsi in seguito ad un mio sguardo fulminante.
-"Allora non ci resta che andare da lui.."

"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora