6- Sabbia

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Purtroppo il week-end non era tardato ad arrivare, e già dalla mattina del fatidico sabato, ero in paranoia. Giulia mi aveva dato qualche dettaglio in più sulla serata.
Un apericena, in riva al mare, nello stesso locale dove si é conosciuta con questo ragazzo,
ad Ostia. A quanto pare il proprietario é un suo amico stretto.
-"Beh che cosa si indossa in questi casi? Di certo non si va troppo eleganti, però é pur sempre sabato sera, un tono bisogna darselo, ma siamo in riva al mare, e non conosco nessuno devo fare bella figura... per l'amor del cielo Azzurra datti una calmata!" dico tra me e me camminando avanti e indietro lungo il salotto e torturandomi il labbro, sotto gli occhi attenti e confusi di Kyla.
Sono solo le 10 del mattino e il sabato fortunatamente non lavoro, quindi ho tutto il tempo per pensarci. Decido di fumarmi una sigaretta in terrazzo.
È un vizio che ho ormai da quando avevo 16 anni, ma sono moderata, fumo solo quando ho bisogno di rilassarmi o in quei casi in cui una sigaretta, ci sta proprio.
Mi soffermo ad ammirare il panorama che non avevo ancora avuto il tempo di osservare per bene, e finalmente mi metto l'anima in pace accarezzando la piccola Kyla che mi segue in ogni mossa che faccio.
Torno dentro casa un po' infreddolita e decido di farmi una bella maschera al viso,
poi preparo il pranzo, e torno in bagno per rilassarmi un po' in vasca.
Purtroppo non sono mai andata d'amore e d'accordo con le persone, sono sempre stata troppo sulle mie. Ma se vogliamo prendere il tutto con un pizzico di filosofia, può essere il mio riscatto da questo mondo infame e finalmente potrei conoscere gente che mi piace. Sempre che esista.
Una cosa che mi sono promessa appena ho messo piede dentro questa casa, é stata quella di ricominciare da zero, e di vivere la mia nuova vita come avrebbe desiderato la me dei miei sogni.
Una me più solare, senza le lacrime costantemente pronte ad uscire dai miei languidi occhi azzurri. Una me pronta a godersi ogni piccola cosa, e persona...
O questo é quello che vorrebbe Veronica.
Ad interrompere i miei pensieri é il campanello, sicuramente é la Gnola che si é portata tutto l'occorrente per prepararsi qui da me. Iniziamo il restauro con Cremonini a palla, per entrare nel mood dei festeggiamenti e lasciando andare via la tensione.

-"Ci siamo, come sto?" chiede facendo un giro su se stessa ormai pronta di tutto punto.
Entrambe abbiamo optato per una camicetta e dei pantaloncini sui toni chiari,
che ci valorizzassero ma con discrezione.
-"Sei uno schianto tesoro, quell'Adriano cadrà ai tuoi piedi appena ti vedrà"
-"Lo spero.." -"Heii, cos'é quella faccia ora? Di solito sei tu quella forte che tira su il morale a me. Fidati, lo sai che sono super sincera e schietta, se non mi fosse piaciuto qualcosa del tuo look te l'avrei detto. Invece sei perfetta, in tutto e per tutto. E ricorda, ti basta essere te stessa per fare colpo, sei fantastica così." dico abbracciandola più forte che posso.
Nell'ultimo periodo si é comportata un po' da stronza con i ragazzi in seguito alla rottura con il fidanzato che amava da più di 5 anni, che ovviamente, le ha messo le corna.
Da quel giorno si é sempre sentita un po' più insicura, per questo non ha mai avuto altre relazioni serie. Ma di questo Adriano, sembra veramente cotta.
Afferro la borsa e il giacchetto di pelle, mi dò un'ultima occhiata allo specchio di fianco all'ingresso di casa, prendo le chiavi, tiro su un gran respiro e esco seguita da Giulia.
Ora quella veramente in ansia sono io.
Dopo circa mezz'ora di macchina, parcheggio la mia 500 bianca e vengo subito assalita dall'odore magico del sale, dalla brezza di fine maggio e anche un po' dalla nostalgia delle vacanze fatte da piccolina con la mia famiglia al completo.
Tutti amavamo il caldo e il mare, quindi era quasi d'obbligo una vacanza estiva.
Il posto sembra davvero molto carino.
È una sorta di struttura bianca semi aperta in legno, con delle tende bianche che svolazzano, dei tavoli bassi tondi e dei divanetti intorno. Il tutto accompagnato da piano bar, dalla sabbia e da casse con la musica già abbastanza alta.
In lontananza noto un ragazzo alto, con i capelli scuri che si avvicina sorridente.
-"Ciao Giulia! Sono molto contento che sei venuta, come stai?" ah ho capito, é il famoso Adriano. -"Heii, grazie ancora per l'invito." dice salutandolo con un abbraccio e i classici due bacini sulla guancia -"Lei é la mia amica Azzurra. Zuzu, lui é Adriano!"
-"Molto piacere." dico sorridendo e stringendo la mano al ricciolino.
-"Il piacere é tutto mio! Allora, a breve dovremmo essere al completo, mancano solo un altro paio di amici. Il locale l'abbiamo affittato tutto noi per la serata quindi se vi va vi presento qualcuno nel frattempo." dice entusiasta della nostra presenza.
Fantastico, inizia la serata.

La festa è iniziata con il piede giusto, sembrano tutti molto simpatici, per ora ho conosciuto pochi ragazzi, uno che si chiama Tiziano, un Gianmarco e un Gabriele che tutti chiamano Cocco, mentre la ragazza al mio fianco si chiama Priscilla, ed é la fidanzata di quest'ultimo.
Dagli argomenti che ha tirato fuori sembriamo molto simili, infatti chiacchierarci non é poi così difficile. Dopo un quarticello buono in cui mi sono ingolfata di spritz e stuzzichini,
finalmente arrivano anche i due ragazzi mancanti all'appello.
-"È arrivato Nic!!" urlano tutti inventando cori da stadio.
-"Ue regà, come state!" come sento la sua voce sgrano gli occhi e rischio quasi di strozzarmi. Non ci posso credere..

"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora