-"Senti ma Ultimo che fine ha fatto?"
-"Gno, ha un nome, si chiama Niccolò e no, non ci siamo più visti. Sarà impegnato con il lavoro!" rispondo a Giulia mostrando indifferenza. Ma ovviamente dentro, sono più che dispiaciuta.
Non so perché ma mi ero fatta l'idea che l'invito a casa sua non fosse solo per il mio occhio da designer, e che in quegli incroci di sguardi ci fosse una sorta di chimica.
È passata più di una settimana dal nostro ultimo incontro, al ristorante.
Io sono capitata spesso al parchetto con Kyla, ma ogni volta era deserto, e approfittavo della solitudine per farmi cullare sull'altalena dalle sue canzoni così profonde e romantiche.
Ci ero cascata. Ero stata attratta da due paroline dolci e un invito a pranzo per poi rimanerci sotto. Ma rimanere sotto a cosa?
In fondo non era successo nulla di che, però il mio problema é sempre stato proprio questo,
il mio affezionarmi subito alle persone, per questo nel corso della mia vita le ho allontanate. Perché? Beh perchè se nessuno sulla faccia della terra ti fa sentire speciale, ti basta veramente poco per scioglierti. Basta un complimento o uno sguardo più intenso del solito e ci caschi.
-"È inutile che fai la dura come se non te ne importasse nulla, io ti conosco e so che non é così.." --"Che ci posso fare Gno, tanto non é successo nulla tra di noi, solo un pranzo, niente di che.
Sono stupida io ad affezionarmi alle persone senza nemmeno conoscerle, infondo lui non ha colpe." rispondo sincera, era la pura e cruda verità.
Per fortuna il mio cellulare inizia a squillare interrompendo la conversazione, che si stava facendo pesante, sufficientemente da poterla tagliare.
-"Dio ma questo è venuto a Roma per studiare o per rompere il cazzo?!" esclama la Gnola leggendo il mittente e facendomi sorridere. Ovviamente si trattava di Alex.
-"Pronto?"
-"Ciao bellissima, ti andrebbe una pizza tra mezz'ora?"
-"Mi dispiace ma ti ho battuto sul tempo!!" urla dall'altra parte del tavolo Giulia
-"Scusami, ti ho messo in viva voce perchè stavamo già mangiando" continuo io ridendo
-"Ah capisco tranquilla, sarà per un'altra volta"
-"Contaci.." sussurra ironica la mia amica provocandomi una fragorosa risata
-"Ma che state facendo di tanto divertente.."
-"Niente niente. Dai ti lascio che mi si fredda la pizza. Buona notte!" chiudo la chiamata e torno a concentrarmi sulla mia amica.
-"Non lo sopporti proprio eh?" commento divertita
-"Ahhh come lo detesto!!" urla alzando gli occhi al cielo.
-"Piuttosto...devi forse raccontarmi qualcosa di ieri sera? Mi hai accennato di aver conosciuto un ragazzo.."
-"Beh ecco, ero con mia cugina in un bar sul lungo mare verso Ostia, e niente abbiamo bevuto qualche drink di troppo e io mi sono ritrovata a ballare con un ragazzo moro, alto, ricciolino.
Ti giuro, era un figo pazzesco..." dice scandendo bene l'ultima parola è gesticolando.
È così buffa quando racconta le sue avventure amorose.
Perché si, lei dopo la prima delusione si é fatta furba, avendo scappatelle senza impegni, puro divertimento. Faccio cenno di continuare.
-"..e niente, mi ha chiesto di fare due passi a riva e poi ci siamo scambiati i numeri."
-"Non mi dire che non ci hai limonato. Non é da te!!" dico puntandole l'indice contro e ridendo
-"Eh lo so ma quando abbiamo chiacchierato sembrava essere uno così dolce, e premuroso, c'è stato solo un bacio a stampo. Tra l'altro mi ha scritto prima, mentre eravamo al lavoro, ancora non ho visualizzato." risponde addentando la sua pizza con soddisfazione.
-"Ma sono le 8 di sera!! Perché stai aspettando così tanto, rispondi idiota!" dico correndo dietro di lei per vedere la chat. Aveva salvato il ragazzo per nome la sera stessa in cui si sono scambiati i numeri, con la pura di non ricordarselo dopo la sbronza, 'Adriano'.Dopo aver finito la pizza ci siamo stravaccate sul divano trovando argomenti adatti per mandare avanti la conversazione con lui, e gossippando sulle ragazze con cui facevamo l'università.
Diciamo che caratterialmente sono sempre stata un po' sulle mie, mai con il desiderio di stare al centro dell'attenzione, sempre all'angolo in silenzio ad osservare.
Giulia invece é l'opposto di me, e grazie alla sua esuberanza e solarità sono migliorata in quel senso, ma rimanendo comunque nel mio.
Beh all'università ancora ero, diciamo nella mia cupola di cristallo, quindi ascoltavo tutto ciò che dicevano le ragazze quando stavano con Giulia mentre nessuna sapeva nulla di me.
E loro stesse non avevano curiosità su di me, non si interessavano e non provavano neanche a parlarmi. Ci conoscevamo tutte si, ma solo perché io e la Gnola eravamo inseparabili e dove andava lei, venivo anche io. Ho sempre avuto paura infatti che si potesse stancare di me, che magari sarei diventata un peso, una valigia di troppo da lasciare a casa.
Invece siamo semplicemente fatte per vivere insieme, per completarci.
-"Oh mio Dio! OH MIO DIO!!" Giulia inizia a gesticolare e a sovraeccitarsi
-"Cosa Gno!" chiedo ormai troppo incuriosita.
-"Mi ha invitato a cena fuori, sabato, con un suo gruppo di amici..."
-"..e..?" continuo io incitandola a parlare
-"..e ha detto di portare un'amica, cosí per non essere sola.."
Rimane a fissarmi qualche secondo in silenzio, per poi sfoderare i suoi occhietti dolci, e lì capisco che l'amica in questione sarei dovuta essere io.
-"No, no no no no assolutamente no." dico io alzandomi dal divano cercando di tirarmi fuori dalla discussione. -"Eddai Zuzu, ti prego, ho paura di andarci da sola, non conoscerei nessuno, conosco a mala pena lui!"
-"Appunto, pensa io che non conosco proprio nessuno. E poi il ragazzo é il tuo mica il mio, chiedigli di uscire da soli no?"
-"No, non se ne parla, sembrerei codarda e poi io non chiedo di uscire ad un ragazzo." risponde spostando i capelli con aria vanitosa.
-"Beh mi dispiace deluderti ma io non mi muovo da qui.."
-"Zuzu.."
-"Che vuoi ancora, ti ho detto di noo"
-"Zuzu!!" dice tirandomi a se per i polsi.
-"Questa é la tua occasione per conoscere gente nuova, magari trovi un tipo interessante che non sia quello stupido Niccolò, o magari semplicemente troverai un gruppo di amici.
Perché privarsi di un'uscita del genere senza impegni, hai 23 anni cazzo, c'è tutto il tempo per rimanere chiusa in casa ad accarezzare il cane!" sbuffo distogliendo lo sguardo dagli occhi luminosi di Giulia. Purtroppo ha ragione, ma non sono tipa da festeggiamenti dopo tutto ciò che mi é capitato nella vita. Mi guardo intorno, alzo gli occhi al cielo e mi decido.
-"Va bene.."
-"Sii evviva!! Dobbiamo andare assolutamente a fare shopping, poi ci prepariamo insie-" "Frena!" dico interrompendo la sua euforia del momento
-"Mi devi promettere che non mi lascerai da sola neanche un minuto." dico indicandola severamente.
-"Lo giuro, croce sul cuore." rimaniamo qualche secondo in silenzio, poi scoppiamo a ridere come delle deficenti. Adoro la sua energia e la sua voglia di vivere, spero solo di non aver fatto una stronzata per seguirla.
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"Nel secondo che precede il tempo"
FanfictionAzzurra é una semplice ragazza di 22 anni, scappata con 'la voglia di strafare e il bisogno di volare', da una famiglia ormai morta, con la promessa di rifarsi una vita migliore. Ha vissuto troppo dolore per la sua giovane età, perciò decide di camb...