È passata una settimana da quella giornata indimenticabile.
Io e Nic riusciamo a vederci tutti i giorni nonostante i tanti impegni lavorativi di entrambi, e questo mi solleva molto, perché sto talmente bene con lui che mi mancherebbe troppo non poterci passare il mio tempo per un giorno intero.
Sono quasi le 16:00, il mio turno sta per finire, quindi prendo il cellulare per controllare qualche notifica e mi salta all'occhio quella del mio Peter:
'Bimba quando esci chiamami❤️'
Decido quindi di prendere tutte le mie cose, sistemare le scartoffie nei cassetti e uscire dallo studio con il cellulare già pronto per chiamarlo
-"Ciao bimba!"
-"Heii, sono uscita ora dimmi" chiedo con un filo di preoccupazione.
-"Purtroppo oggi dovrò stare molto in studio, stiamo registrando qualche nuovo pezzo..."
il mio viso si incupisce un po', vorrei così tanto stare con lui.
-"..però se ne hai voglia puoi venire qui, e quando finiamo andiamo a cena fuori io e te."
Questo ragazzo sa come rendermi felice con poco.
-"Va benissimo, allora passo un attimo a casa per cambiarmi e vengo. Mi mandi l'indirizzo?"
-"Certo, a dopo piccola" corro in macchina e sfreccio per le vie di Roma con l'unica voglia di abbracciare il mio ragazzo e stare con lui. Arrivata a casa indosso qualcosa di un po' più comodo, quindi opto per un top bianco, dei jeans neri a vita alta strappati sul ginocchio, la giacca di pelle e le vans. Sciolgo i capelli un po' arruffati ma presentabili ed esco di nuovo di casa, con solo le chiavi e il cellulare. -"Dove va la mia bella signorina così di corsa?" chiede Saverio dalla porta affianco alla mia.-"Vado dal mio ragazzo!!" dico sorridente mentre inchiavo casa.
-"Che bella notizia!! Vi siete messi insieme sono così felice.."
-"Grazie Saverio, ho seguito i suoi preziosi consigli sa?" dico abbracciando l'anziano signore e correndo poi per le scale.
Con una decina di minuti di strada raggiungo l'Honiro Label, quindi avverto Nic per messaggio che mi viene ad aprire -"Ciao piccola" dice baciandomi dolcemente.
Poi mi prende per mano conducendomi all'interno dello studio dove noto subito Adriano.
-"Ciao Azzu, che bello vederti!" dice abbracciandomi sorridente.
Ricambio il saluto e mi si avvicinano due ragazzi un po' più grandi.
-"Ciao Azzurra, io sono Jacopo, il manager di Nic.." dice porgendomi la mano
-"Io Pierluigi. Nic ci ha parlato molto di te." dice il chitarrista nonché grande amico di Nicco.
-"Si vabbé torniamo al lavoro va che é meglio" risponde il diretto interessato ridendo.
-"Tu ti metti qua sopra" dice picchiettando il pianoforte con la mano.
-"Sei sicuro che io possa stare qui mentre registri?"
-"Certo che sì, so che starai muta come un pesce incantata dalla mia musica."
-"Modesto il ragazzo eh..." rispondo indicandolo e guardando gli altri che scoppiano a ridere dall'altro lato del vetro.
Mi siedo quindi come richiesto sul pianoforte e Nic inizia ad intonare una nuova canzone,
che mi fa rabbrividire dall'inizio alla fine, 'Rondini al guinzaglio.'
Questo pezzo non sembra essere dedicato alla sua ex, dopo due album interamente scritti per lei sono contenta che non ne parli più. Non sono mai stata una ragazza possessiva o esagerata, ma gelosa al punto giusto, e pensare che tutte quelle meravigliose canzoni fossero state scritte dal mio fidanzato per una ragazza che non sono io, si, mi infastidiva un pochino, ma d'altronde non potevo farci nulla, il passato è passato. Canta ogni singola parola guardandomi intensamente, ma lo fa con una spontaneità e serenità che rende calma anche me.
-"Buona la prima!" dice Jacopo da dietro il vetro, mentre io rimango ancora estasiata a fissare il mio bel moro. -"Sarò anche modesto, ma la tua reazione è proprio quella che ho descritto poco fa..." dice ridendo. Sorrido anche io e lo bacio, quel brano mi ha emozionata così tanto che non ho più parole.
Usciamo dallo studio alle 19:30, quindi per comodità prendiamo solamente la sua auto e andiamo in un ristorantino suggerito da Niccolò. Accendo la radio e casualmente passano un'altra canzone di Nic, Giusy. È una delle più belle in assoluto, sembra descrivermi a pieno, in tutto e per tutto.
Non perdo tempo ad alzare il volume e senza rendermene neanche conto, trasportata dalle parole e dall'aria del finestrino aperto, inizio a cantarla a squarciagola con una voglia irrefrenabile di farla sentire a tutta Roma. Niccolò mi ascolta divertito, poi si unisce a me durante il ritornello.
-"Finalmente ti ho sentita cantare...te la cavi!!"
-"Nah, è solo un passatempo, non sarò mai brava quanto te" dico con voce da bimba e allungandomi per ricevere un bacio che non tarda ad arrivare.
Scendiamo dopo dieci minuti buoni, e subito entriamo in questo bel localino, rustico ma accogliente.
-"Ué Niccolò che bella sorpresa!!"
-"Ciao bello come stai? T'ho portato na persona speciale" dice presentandomi ad un signore sulla cinquantina che presumo essere il titolare del ristorante.
-"Che bella pischelletta che te sei trovato" dice scherzoso.
Così ci ritroviamo in un tavolino per due, su una terrazza che affaccia sulla meravigliosa città eterna, dove passiamo la serata nella tranquillità più totale.
-"Comunque la nuova canzone é veramente stupenda Nic, mi é piaciuta tantissimo"
-"Sai quando l'ho scritta?" chiede sorridendo al ricordo
-"La sera del nostro primo incontro..." rimango con la bocca semi aperta dallo stupore, non mi aspettavo di certo che avesse scritto quella canzone pensando a me.
-"..i tuoi occhioni azzurri mi hanno parlato dal primo sguardo, mi hai incuriosito fin da subito e non potevo non rivederti. Purtroppo o perfortuna la musica mi ha reso molto sensibile, tanto da sentire che ogni evento della mia vita mi cambia per sempre, e ciò mi porta a scrivere di tutto, anche di un fugace incontro in un taxi."
-"Sappi che le settimane successive mi hai fatto patire le pene dell'inferno Moriconi" dico puntandogli la forchetta contro ironicamente e assaporando il buon vino rosso nel mio calice.
-"Lo so, so stato un cojone, ma ora sono qui per fortuna, e non mi scollerò più sappilo" dice accarezzando la mia mano sul tavolo e facendo un musetto dolce.
Finita la cena, si sono ormai fatte le 23:00, e io stremata dal lavoro voglio solo tornarmene nel mio bel lettone comodo. -"Ricordati che ho la macchina all'Honiro, quindi mi devi lasciare lì" dico a Nic poco dopo esser partiti.
-"Ma senza fare il giro della città, resta da me per stasera.." dice poggiando una mano sulla mia coscia. Continuo a rabbrividire per ogni suo piccolo gesto, che sia un bacio o una piccola carezza. Annuisco contenta e in poco tempo arriviamo al suo appartamento.
È ordinato e pulito proprio come l'ultima e prima volta.
-"Non avrei mai detto che Niccolò Moriconi fosse così ordinato e preciso" dico ironica lasciando la giacca sul divano. -"Sono pieno di sorprese io" risponde abbracciandomi da dietro e lasciandomi una scia di baci umidi sul collo. Lo lascio fare, rilassandomi e beandomi del suo profumo, poi mi giro per baciarlo intensamente, ne ho una voglia pazza. Poco dopo mi prende di peso dalle cosce, facendomi aggrappare a lui come un piccolo koala, dirigendosi verso la sua camera. Mi stende delicatamente sul letto mettendosi a cavalcioni su di me.
Piano piano intrufola le sue mani sotto la mia maglietta procurandomi un solletichio che mi fa sospirare. Non vorrei spingermi così tanto con lui in così poco tempo, ma tutto il mio buon senso e la razionalità vanno a quel paese quando lo vedo, perdo completamente il controllo di tutto. Sono felice. Ad interromperci però è la suoneria del mio cellulare che suona persistente, difficile da ignorare. Sbuffo mentre Nic si ricompone e si stende al mio fianco.
Prendo il telefono senza nemmeno controllare il mittente e rispondo.
-"Pronto?"
-"Azzu finalmente!! Non ci sentiamo da un sacco, come stai?" allontano il cellulare dal mio viso e noto con indifferenza che è Alex.
-"Ah si scusa sono molto indaffarata con il lavoro, sai com'è. Tu tutto bene?"
-"Si si, tutto in ordine"
-"Che mi devi dire di tanto importante da chiamarmi alle 23:30?"
-"Volevo darti la grande notizia!! Mi hanno chiamato dall'ospedale, inizio a lavorare da lunedì.."
-"Wow che grande novità! Complimenti sono felice per te.."
-"Si ecco, volevo che fossi tra i primi a saperlo, l'ho detto solo ai miei e a tuo fratello.
In più non ci sentivamo da tanto, volevo chiederti un pranzetto o una cena con calma per rivederci.." Che faccio? Gli dico che mi sono fidanzata? Ho paura di ferirlo troppo, ma andare a cena con lui significherebbe litigare con Nic, sicuramente un rischio.
-"Ti farò risapere perchè ultimamente ho veramente pochissimo tempo libero, va bene?"
-"Ah sisi capisco non ti preoccupare. Allora aspetto una tua chiamata. Buona notte Azzu"
-"Notte Alex" alla conclusione della chiamata, Nic, che stava scorrendo un po' instagram, si siede e mi guarda interrogativo e un po' infastidito.
-"Mi dici chi è 'sto Alex?!"
-"Tranquillo, è un amico di famiglia, sono cresciuta con lui perchè è il migliore amico di mio fratello." -"Beh e te chiama tutti i giorni?" decido di tralasciare il fatto che mi venga dietro da sempre, non vorrei che si facesse strane idee o si innervosisse maggiormente.-"Non lo fa tutti i giorni!!" rido per alleggerire la tensione.
-"È che sta studiando qui a Roma ed è completamente solo, quindi ogni tanto gli fa piacere passare del tempo con me e la Gnola..."
-"Ok" risponde tornando a guardare il suo cellulare.
Si capisce benissimo che è infastidito e non poco da questo ragazzo, e mi fa piacere perchè sembra tenere davvero a me. Finalmente mi sento importante per qualcuno.
Mi avvicino a lui e con uno scatto felino gli levo il telefono dalle mani.
-"Che c'è Moriconi, sei geloso per caso?" chiedo con aria di sfida sarcastica.
-"Assolutamente no.." risponde altrettanto competitivo.
-"Quindi non c'è nessun problema se gli dico di pranzare insieme domani.." dico alzando un sopracciglio. Lui serra la mandibola e mi guarda fisso negli occhi.
-"No, puoi chiederglielo se vuoi.." ha capito a che gioco sto giocando.
-"Allora adesso gli scrivo.." dico afferrando il mio cellulare.
-"Tu provaci soltanto e ti butto fuori dalla finestra." dice mettendosi poi sopra di me e iniziando a farmi il solletico che tanto soffro.
-"Ti prego non di nuovo Nic...aiuto...non respiro smettila ti prego!!"
-"Dammi un bacio e la smetto"
-"No"
-"Okay allora continuo"
-"No va bene va bene" dico lasciandogli un dolce e lungo bacio.
-"Così va meglio..." dice sorridendo e tornando al suo posto.
Sorrido e mi lascio sfuggire uno sbadiglio.
-"Aspetta bimba, ti dò qualcosa da metterti prima che crolli, così dormi più comoda."
dice lasciandomi un bacio a stampo e alzandosi dal letto.
Vado in bagno per cambiarmi velocemente e mi accorgo che il signorino non mi ha dato dei pantaloncini.
-"Nic, mi passeresti anche dei pantaloncini?"
-"Mh fammici pensare...no" risponde sorridendo.
-"Eddai Nì sono mezza nuda!!" in effetti la maglietta si, era lunga, ma mi copriva solo metà coscia, e bastava un minimo movimento per farla alzare e far vedere tutto.
-"Che peccato.." risponde con un sorriso beffardo e gli occhi da furfante.
Esco dal bagno ormai senza speranze e mi fiondo tra le braccia del mio moro, addormentandomi sorridente.
Mi risveglio in un bagno di sudore, tremolante e con il fiatone.
Ennesimo incubo in cui corro tra le scale dell'ospedale per raggiungere mia sorella.
Poco dopo però mi rendo conto di aver svegliato anche Niccolò
-"Heii piccola che hai.."
-"Niente solo un brutto sogno." dico mascherando l'ansia dietro un sorriso.
Non voglio che sappia di Veronica, per lo meno non ancora, non vorrei che mi trattasse in modo diverso o con pena come tutti coloro a cui l'ho raccontato.
-"Non ti preoccupare, ci sono io qui con te non può succederti nulla." dice accarezzandomi i capelli con calma lasciandomi tranquillizzare.
Quel gesto sembra rilassarmi molto, infatti poco dopo mi riaddormento tenendomi stretta a lui, come se fosse la cosa più preziosa del mondo, e in effetti in questo momento per me lo é.La sveglia inizia a rimbombare nella camera da letto, la spengo subito e mi rigiro senza alcuna voglia di alzarmi. Sono ancora ben stretta tra le braccia di Nic, e non c'è risveglio migliore del vedere il proprio fidanzato con le labbra schiuse a pochi centimetri di distanza dal tuo viso. Rimango ancora qualche minuto ad ammirarlo nella sua bellezza infinita e nel suo volto da bambino. Poco dopo gli lascio un bacio dolce sulle labbra e mi preparo per il lavoro, cercando di non svegliarlo. Prima di uscire trovo un quadernino sul suo comodino sul quale scrivo che sono al lavoro, poi prendo le mie cose ed esco.
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"Nel secondo che precede il tempo"
FanfictionAzzurra é una semplice ragazza di 22 anni, scappata con 'la voglia di strafare e il bisogno di volare', da una famiglia ormai morta, con la promessa di rifarsi una vita migliore. Ha vissuto troppo dolore per la sua giovane età, perciò decide di camb...