12- Le ultime parole famose

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È sabato mattina, e mi sento così leggera quest'oggi che nulla potrà rovinare la mia giornata. Parlare con Nic anche se é stato molto difficile, mi ha tolto un peso indescrivibile, e per una volta ho passato la nottata a dormire beatamente senza mai svegliarmi fino alle 9:30.
Ho sempre preferito alzarmi non troppo tardi, tranne ovviamente dopo le serate, ma non sono mai state tante, essendo una persona abbastanza tranquilla non ho mai amato discoteche o feste fino a tarda notte, anche perché per il mio vissuto non ho molto per cui festeggiare, e svegliarmi troppo tardi mi sembrava di sprecare le giornate.
Dopo essermi rigirata un po' di volte sul letto, controllo le notifiche del cellulare e trovo una chiamata di Nicco.
Strano, mentre io amavo svegliarmi presto, lui era il completo opposto di me e si svegliava sempre fin troppo tardi, quindi una sua chiamata a quest'ora era particolarmente rara.
Lo richiamo subito, con la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi semichiusi.
-"Buongiorno bimba"
-"Che ci fai tu già in piedi e pimpante? Ti senti bene?" chiedo ironica.
-"Punto uno, ancora non sono in piedi, sono beatamente stravaccato sul letto, però sono sveglio da un po' e punto 2 tra mezz'ora sono sotto casa tua, quindi prepara costume e vestiti comodi" risponde il moro con un sorriso dolce.
-"Agli ordini Moriconi!" chiudo la telefonata con un sorriso da ebete e dopo qualche minuto mi alzo intenta a prepararmi. Indosso un semplice bikini verde acqua e nero, gli shorts, una camicetta bianca e i miei rayban preferiti. Non perdo tempo in trucco e parrucco intuendo che saremmo andati al mare o in una qualche piscina, quindi prendo un caffè al volo.
Mentre lascio il cibo a Kyla sento un clacson e delle urla spensierate, così mi affaccio dal terrazzo e non potrei avere visuale migliore.
-"Muoviti Zuzu, altrimenti ci perdiamo le ore di sole migliori!!" rido vedendo la Gnola, abbracciata ad Adriano e Niccolò appoggiato sul cofano della sua auto bianca.
Prendo la borsa e scendo di corsa le scale, iniziando a sentire la musica a palla dall'auto di Nic
-"Ma siete pazzi? Così svegliate la gente e mi buttano fuori dal palazzo" dico avvicinandomi ridendo e salutando tutti.
-"Tranquilla, nella peggiore delle ipotesi vieni da me" risponde Nic baciandomi dolcemente.

Saliamo tutti in auto, direzione Fregene!!

Dopo circa quaranta minuti di auto, tra canzoni a squarciagola e scleri della Gnola che soffre un po' di mal d'auto, arriviamo a destinazione sani e salvi.
La prima sensazione che mi sopraggiunge, è il tepore dei raggi di sole che mi riscaldano, con una dolcezza unica che in un secondo mi rilassa. Chiudo gli occhi e sorrido al cielo.
Con borse alla mano ci spostiamo dal parcheggio per dirigerci verso la spiaggia, ma subito ci saltano all'occhio non ombrelloni ma...barche.
-"Quì le opzioni sono due, o volete farci fuori e gettare i nostri corpi a largo, oppure andiamo tutti in barcaaa!!" esulta la Gnola indicandone una a vela gigantesca.
-"Per quanto la prima opzione possa essere allettante, ci hai azzeccato con la seconda" risponde Adriano beffeggiando la sua ragazza.
-"Quella per oggi é tutta nostra!!" dice Nic abbracciandomi da dietro e appoggiando la testa sulla mia spalla. -"Tu sei pazzo" sussurro girandomi e baciandolo come si deve.
Senza perder tempo saliamo a bordo e facciamo partire la playlist dell'estate, consapevoli del fatto che finalmente era giunta e con lei solo sensazioni positive.
Io e la Gnola ci spogliamo intente a prendere un po' di sole mattutino, il migliore per abbronzarsi, ma in un secondo sento lo sguardo di Nic bruciare sul mio corpo da cima a fondo. Arrossisco al solo pensiero, non ho mai avuto un bel rapporto con il mio fisico,
e pensare che il mio fidanzato avrebbe potuto trovare mille imperfezioni come io stessa già facevo, mi procurava altrettante paranoie.
Ogni mia preoccupazione però sparisce con un solo gesto, un sorriso dolce e una carezza sulla guancia. -"Sei bellissima Azzu, non hai nulla di cui preoccuparti" sussurra Niccolò al mio orecchio facendomi rabbrividire come non mai.
-"No, Adriano mettimi giù, Adriano mi incazzo!!" sento la Giulia urlare alle mie spalle intenta a liberarsi dalla presa del suo ragazzo, ma in men che non si dica mi ritrovo nella sua stessa posizione, a sacco di patate sulla spalla di Nic.
-"No Niccolò ti prego, se mi bagni i capelli ti strozzo Moriconi"
-"Non riusciresti a stare un solo giorno lontana da me, figuriamoci se mi uccideresti"
-"Le ultime parole famose..."
Fu così che ci ritrovammo tutti nell'acqua gelida di inizio giugno, infreddoliti si, ma spensierati e felici come bambini. Nic mi avvicina a lui facendomi allacciare le gambe al suo busto, dando inizio ad un bacio romantico e pieno di passione. 
Ci siamo solo noi e il mare, siamo immersi nell'infinità.
-"Zuzu!! Guerra tra due torriii" urla Giulia poco più distante da noi, quindi ci stacchiamo e Nic mi fa salire sulle sue spalle, la Gnola fa lo stesso da Adriano e iniziamo una battaglia all'ultimo sangue da cui usciamo vittoriosi.
-"È colpa tua Giú, hai perso l'equilibrio" contesta Adriano sconfitto
-"Certo, mo é colpa mia, questa spingeva come 'na stronza!!" scoppiamo tutti in una risata fragorosa e dopo un'altra mezz'oretta buona torniamo in barca.
Stendo l'asciugamano e mi ci sdraio sopra intenta ad abbronzarmi, poco dopo però il mio fidanzato si mette in mezzo.
-"Mi fai un po' di spazio?" chiede con la faccia d'angelo, così si siede tra le mie gambe e si stende appoggiando la sua testa sulla mia spalla.
-"Mi fai un po' i grattini?"
-"Ora sembri tu il bimbo tesoro" rispondo ridendo e iniziando a giocherellare con la sua massa informe di capelli scuri.
-"Ragazze ma voi da quanto tempo vi conoscete?" chiede Adri curioso
-"Dalla prima superiore, io ero di Milano centro, mentre la Gnola di Sempione, quindi non ci eravamo mai viste prima, e per sbaglio ci siamo scontrate in un corridoio della scuola perché entrambe non sapevamo dove fosse la nostra classe."
-"Si, all'inizio la Zuzu sembrava incazzata nera perché le avevo fatto cadere un quaderno, poi quando l'ha ripreso le ho chiesto di che classe fosse, ha risposto 1B e che non aveva la minima idea di dove si trovasse l'aula, io nemmeno così siamo scoppiate entrambe a ridere e ci siamo messe a cercarla insieme. E ho scoperto che non era così tanto stronza come sembrava"
-"Lei invece scema sembrava e scema é rimasta" commento io ridendo.
La Gnola in tutta risposta mi fa una linguaccia troppo divertente e tutti ridiamo a crepa pelle.       -"Regà aperitivo?" chiede Nic.
Tutti approviamo l'idea e ci scoliamo uno spritz tra altre chiacchiere.
-"Voi invece come vi siete conosciuti?"
-"Per la prima volta ci siamo visti all'asilo, io ho provato a rubare ad Adri un dinosauro giocattolo, e quando mi ha sgamato invece di incazzarsi mi ha chiesto se volevo giocarci insieme a lui. Poi abbiamo fatto conoscere le nostre madri e abbiamo scoperto che abitavamo vicinissimi l'uno dall'altro.."
-"Quindi abbiamo passato tutti i giorni a giocare insieme al parchetto, poi alle medie abbiamo conosciuto qualcun altro dei miserabili e alle superiori abbiamo completato il gruppo.
Ma io e lui non ci siamo mai separati, sgarravamo insieme, ci coprivamo a vicenda quando facevamo stronzate.."
- "..e mi hai sempre appoggiato con la musica" continua Nic dando una pacca sulla spalla ad Adri, con un sorriso che ringraziava l'amico per tutto.
-"Regà io sto morendo di fame, che hanno preparato di buono i nostri fidanzati?" chiede Giulia con fare sarcastico imitando il loro accento.
-"Insalata di riso, é di vostro gradimento signorine?"
-"Assolutamente si" rispondo io lasciando un bacio a Nic che ricambia con il sorriso.

La giornata vola, e il tramonto arriva in un attimo.
Trovo che sia il momento della giornata più bello, il sole cala ma sprigiona i colori più vivaci e mozzafiato, le ansie e le preoccupazioni della giornata diminuiscono e la stanchezza si converte in relax. -"Dai Nic, chiudiamo in bellezza la giornata, cantaci qualcosa" implora la mia amica appoggiata da Adriano. Intona così le prime note di 'Forse dormirai' accompagnato dalla sua chitarra acustica e dai nostri sguardi incantati.
Rimango come sempre estasiata dalla sua voce, dalle parole, mi sembra di vivere un sogno. Quando conclude la canzone ci accorgiamo di essere quasi arrivati a riva, perciò prendiamo tutte le nostre cose e sfiniti dalla bellissima giornata ci avviamo verso la macchina.

-"Notte regà" dice Nic fermandosi sotto casa di Adri.
-"Buona notte, ci sentiamo domani" rispondono Giulia e Adriano.
-"Che dici, resti stasera?"
-"Non ho voglia di altro stasera" rispondo canticchiando la sua canzone.
Lui sfoggia uno dei suoi sorrisi più belli e mi lascia un bacio a fior di labbra, non poteva capitarmi cosa migliore.

"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora