11- Amare le cose mai amate

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Niccolò's pov

I raggi che filtrano dalla serranda mi fanno aprire gli occhi a malavoglia, questa mattina svegliarmi è l'ultima cosa che vorrei fare, specialmente ora che ho Azzurra con me.
Sposto il braccio nel suo lato del letto ma non la sento, così mi rigiro ed effettivamente lei non é qui, però c'è il quaderno in cui scrivo le mie canzoni aperto in una pagina in particolare, lo giro e leggo un suo messaggio.

"Questo tempo trascorso non è mai abbastanza, ci vediamo dopo il lavoro <3" sorrido, come non facevo da una vita. Questa ragazza mi sta facendo riscoprire emozioni che non provavo da un po'. Poco dopo controllo il cellulare, che segna ormai le 10:30 quindi scrivo ad Adri se gli va di passare un po' di tempo insieme e la sua risposta non tarda ad arrivare.
Metto la moka sul fuoco per preparare un po' di caffè, nel frattempo risistemo la camera e prendo tra le mani la maglietta che avevo prestato alla mia Zuzu.
Mi rilasso sentendo ormai il suo profumo su di essa, la ripiego e la lascio sul cuscino, così quando vorrà saprà che quella é diventata sua.
Nel giro di qualche minuto sento il campanello, segno che Adriano è arrivato.
Corro ad aprirgli e mi si presenta con due cornetti e due panini salati.
-"Quanto te vojo bene amico mio." dico senza nemmeno salutarlo.
In risposta sorride dandomi del paraculo, niente di nuovo, poi ci appoggiamo nell'isola della mia cucina attendendo il caffè.
-" Allora che mi racconti? Come va con Giulia?"
-"Bene bene, é fantastica, sempre allegra, entusiasta, ogni volta che ci vediamo mi mette il buon umore. Poi anche se inizialmente non lo sembrava é dolcissima.
Tra l'altro si è aperta molto con me negli ultimi giorni"
-"Hai capito che zozzone Adrià...bravo bbello complimenti"
-"Ma no che hai capito cojone, mi ha raccontato del suo ex, che dopo di lui non ha mai avuto storie serie, sono il primo dopo svariati anni.." racconta facendomi tornare serio
-"Voglio andarci piano con lei, ha sofferto per quello stronzo prima di me e vorrei renderle tutto speciale...un po' come le prime volte ecco." spiega tutto con una felicità indescrivibile, non lo vedevo così spensierato da parecchio

-"Tu invece con l'Azzu?"
-"Tutto a posto, stanotte ha dormito qui da me."
-"Poi sono io lo zozzone eh.."
-"Non è successo quello che pensi anzi, c'eravamo vicini ma siamo stati interrotti da un suo amico. Dormire con lei però è stato stupendo, per 'na volta so stato tranquillo, quella preoccupata era lei.."
-"In che senso?"
-"Non lo so.. ha fatto un incubo, in realtà quando si è svegliata era terrorizzata, tremava e aveva gli occhi lucidi, non era un semplice brutto sogno. Ho paura che mi nasconda qualcosa, non mi ha mai parlato molto di ex ragazzi o della sua vita..." dico un po' preoccupato bevendo il mio caffè. -"La Giuli m'ha accennato qualcosa, su 'na certa Valeria? O forse Veronica...nun me ricordo bene, comunque nun m'ha voluto specificà gniente. Forse vuole che sia lei a parlartene."
-"Può essere."
-"Ah, a proposito de Azzurra, scorrendo su insta ho visto un post de 'na tua fanpage dove ce semo noi quattro che camminiamo in centro, però voi due siete abbracciati e a te te se vede benissimo. Fortunatamente lei é più coperta, però ormai gireranno pettegolezzi finché nun dirai qualcosa tu.." -"Cazzo, già m'hanno beccato?! È che ancora la cosa è fresca, e non vorrei sottoporla subito ai riflettori e ai fan che le scrivono...lei è molto riservata. Ho paura che possa spaventarla 'sto mondo e che si allontani da me..."
-"Ma no Nic nun te preoccupà. Hai visto ieri come te guardava mentre suonavi? Lei ce tiene assolutamente a te, ne so convinto. Ci sta che ancora tu non voglia esporla però sono sicuro che nun te lascerebbe mai pe 'sta cosa."
-"Lo spero..." sospiro un po' preoccupato. Mi sono affezionato molto a lei nonostante il poco tempo da cui ci conosciamo, e non vorrei soffrire di nuovo come l'ultima volta.
-"Dai cambiamo discorso, torneo a fifa?"
-"Solo se me lasci vince almeno 'na partita" chiede con viso sconfitto Adriano.
Scoppiamo entrambi in una risata fragorosa, e passiamo la mattinata davanti alla play come ai vecchi tempi.

Pov's Azzurra

Finalmente anche questa settimana di lavoro è finita, dopo aver chiacchierato del più e del meno con Giulia esco dall'ufficio, diretta a casa dove mi aspetta il mio bel moro.
Ho organizzato una piccola sorpresa per lui, spero gli piaccia con tutta me stessa.
Arrivo sotto al palazzo e lo trovo appoggiato al muretto d'ingresso con il cellulare in mano.
-"Ciao bimba" dice lasciandomi un tenero bacio a stampo.
-"Che guardavi?" chiedo curiosa sbirciando il cellulare.
-"Ti dico già che mi dispiace, ma qualcuno ci ha fotografati l'altro giorno in centro, e già la foto é ovunque su internet. Sicuramente cercheranno in tutti i modi di scoprire chi tu sia, in caso qualcuno ti dovesse scrivere tu non rispondere a nessuno. Mi dispiace averti messa in questo casino." dice abbassando la testa. Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, speravo il più in là possibile ma così non è stato.
-"Heii, non ti preoccupare che vuoi che sia, vorrà dire che passeremo un po' più di tempo in casa invece che fuori fin quando non si calmeranno le acque." dico prendendo il suo bel viso tra le mani e baciandolo dolcemente sulle labbra.
-"Dai, ho preparato una piccola sorpresa per te, andiamo su" dico poi aprendo il portone e prendendolo per mano. Arrivati nel mio appartamento lo conduco nella camera da letto, dove ho lasciato delle lattine di vernice sul pavimento.
-"Quando ero piccola, il mio passatempo era sedermi sul divanetto sotto alla finestra e disegnare le farfalle e gli uccellini che svolazzavano tra gli alberi, quindi ho pensato di ridipingerli nelle pareti e di farlo con te..."
-"Ti avviso, io sono una frana a disegnare"
-"Che vuoi che m'importi, è proprio questo il punto, farti fare qualcosa di nuovo, di inesplorato!"
-"Tu portami ad amare le cose mai amate.." continua lui centrando in pieno il motivo per cui stavo facendo tutto questo. Sorridiamo e ci baciamo, mettendoci poi al lavoro.
Disegniamo qualche farfalla qua e là, intorno allo specchio a muro dei rami e dei fiori, poi decidiamo di disegnare piccoli stormi di rondini anche nella parte alta dei muri, quasi al confine con il soffitto.
-"Nic non ci arriveremo mai lassù.."
-"Ma si, sali sulle spalle"
-"Ma sei pazzo? Guarda che peso tantissimo" non faccio in tempo a finire la frase che mi prende di peso. -"Sei uno scricciolo Zuzu, quanto mai vorrai pesare" risponde ridendo.

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