8- Qualche pazzia

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La strada é lunga, e gli occhi faticano ormai a rimanere aperti, mentre le farfalle invece, non cessano di svolazzare nel mio stomaco. Sono le 3 di notte, io e Giulia stiamo tornando a casa entrambe nel mondo dei sogni. Siamo rimaste in silenzio per metà viaggio, ma ad interromperlo é la radio che passa una canzone stupenda di Niccolò, 'Stasera' e questo, risveglia sia me che la bionda al mio fianco.
-"A proposito di Nic..." dice lei con faccia divertita e indagatoria
-"Ci siamo baciati" dico tutto d'un fiato continuando a guardare dritto la strada
-"Cosa?! Oh mio Dio. Stai scherzando? No sei più che seria. Aiuto sono così contenta!!
Dai racconta..." risponde iniziando a muoversi incessantemente sul suo sedile.
-"Calmati, é stato solo un bacio!" sappiamo tutti che non era 'solo un bacio' specialmente per me che dò un peso ben specifico ad ogni cosa.
-"Mi ero allontanata per rispondere a mio padre, così sono andata a passeggiare avanti e indietro a riva. Poi sono rimasta un po' lì a pensare ed é arrivato lui.
Mi ha chiesto scusa per essere sparito così dal nulla, ma aveva paura che potessi usarlo per la sua fama come faceva la sua ex."
-"E tu come hai risposto?"
-"Devo ammettere che forse sono stata un po' stronza, gli ho risposto fredda, e ben distante da lui. Inoltre mi ha detto anche di aver pensato che fossi fidanzata con Alex, ma ovviamente ho negato il tutto. Poi ha notato che avevo freddo, così mi ha dato la sua giacca e mi ha baciata..."     -"Oddio sembra un film!! E poi?"
-"Poi niente, siamo tornati da voi e abbiamo ballato, ma c'eri anche tu quindi sai già" rispondo ridendo. -"Fortuna che non dovevo lasciarti da sola per un minuto eh!!" continua lei facendomi scoppiare a ridere. Ormai arrivate a casa, apro il portone e chiedo anche a lei di spiegarmi il tutto mentre ci strucchiamo e ci infiliamo sotto le coperte.
Dopo svariati baci e coccole, lei e Adriano si sono ufficialmente messi insieme, data da segnare nel calendario insomma!

24 maggio 2018 inizia la svolta.

Un brivido di freddo mi risveglia da quello stato ormai di coma che avevo assunto.
Avendo fatto le ore piccole immagino che abbiamo anche dormito fino a tardi.
Controllo il cellulare sul comodino e segna le 11:45 come pensavo.
Mi rigiro un po' nel letto e noto che al mio fianco c'è la sagoma di Giulia impressa nel materasso, ma non lei, vado in salotto e trovo la porta finestra aperta con lei fuori.
La raggiungo e la trovo pensierosa, tanto da non accorgersi della mia presenza.
-"Heii che fai qui?" chiedo accarezzandole la schiena.
-"Nulla di che, mi sono svegliata neanche 20 minuti fa e avevo bisogno di una boccata d'aria."
-"Tu non me la racconti giusta...dai spara" rispondo sedendomi su una poltroncina seguita poi dalla bionda. -"È che...ho paura di rimanerci sotto.
Non ho una relazione seria dai tempi di Giovanni, e ho paura di aver fatto le cose troppo in fretta o di non saper più gestire la vita di coppia"
-"Gno, devi stare tranquilla. Se le cose sono successe così rapidamente non é di certo per forza un problema. Magari entrambi avete capito che avete qualcosa di speciale che vi può rendere felici! Lui sembra così dolce e tranquillo, fossi in te non mi preoccuperei così tanto.
Come ogni relazione se va bene, si va avanti, se non va si rompe e amen.
Siamo giovani, non dobbiamo per forza trovare l'anima gemella con cui sposarci e mettere su famiglia nel giro di 3 anni." dico ridendo e cercando di scioglierla un po'.
Purtroppo la capisco benissimo, e non so neanche con quale criterio io abbia detto quelle frasi così giuste, perché ho le sue stesse paure e incertezze. Ma é così, la vita va avanti anche quando sembra tutto perduto. In un secondo mi salta addosso abbracciandomi come un koala.
-"Come mi capisci tu nessuno" sorrido a quelle parole, poi ci stacchiamo interrotte da una chiamata. È il mio cellulare e segna il nome di Priscilla.
Si, ieri sera mi sono trovata benissimo con lei ma i generale con tutti, é stata una serata davvero stupenda, quindi ci siamo scambiati un po' di numeri, compresi io e Niccolò, che però non si é ancora fatto sentire..
-"Ciao Priscilla! Come stai? Sisi tutto bene anche io...penso non ci siano problemi...dai va benissimo allora alle quattro...perfetto a dopo!"
-"Priscilla? Quella di ieri sera?" chiede la Gnola incuriosita.
-"Si, ha chiesto se ci va di prenderci un caffè alle quattro al centrale. Vieni?"
-"Si sono libera. Però ora sto morendo di fame. Che cucina la mia chef provetta?"
-"Amatriciana? Dovrei avere tutto in frigo"
-"Dio quanto ti voglio bene" risponde lasciandomi un sonoro bacio sulla guancia e rientrando in casa. Rimango ancora qualche minuto in terrazza, realizzando i fatti della sera prima, più di tutto il bacio. Un sorriso spontaneo si fa strada sul mio viso, poi però vedendo il telefono, ricordo che ancora Niccolò non mi ha né scritto né cercato in qualsiasi altro modo.
Torno dentro per non pensare troppo e mi metto ai fornelli ormai anche io affamata.

"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora