14- Bugia a fin di bene

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Un tocco delicato mi procura un leggero solletico che mi sveglia, ma non apro gli occhi, decido di bearmi di tutta la dolcezza del mio ragazzo. Carezze e baci si fanno strada sul mio viso finché non decido di aprire gli occhi e ammirare il volto da bambino di Nic.
-"Eri già sveglia?"
-"Si ma mi sono goduta un po' della tua dolcezza"
-"Furba la bambina" dice lasciandomi un altro bacio più prolungato.
-"Che ci fai sveglio così presto anche oggi?"
-"Non lo so, a volte mi sembra sprecato perdere tempo a dormire." poco dopo riprende                    -"Andiamo a fare colazione al bar quà sotto?"
-"Va bene, mi dò una sistemata e scendiamo" mi lascia un ultimo bacio al volo e ci alziamo. Mentre vado in bagno però, una notifica dal mio cellulare mi distrae.
Lo prendo in meno e trovo un messaggio da Alex, che mi provoca un leggero stupore in quanto non ci sentivamo da un po' ormai.

Alex

'Ciao Azzu come stai? 😊
È un po' che non ci si vede.
Che ne dici di una piada stasera in centro? 9:00

'Credo si possa fare, per che ora?' 9:02

'Facciamo per le 8 in via Cavour?' 9:02

'Perfetto' 9:03

'Fantastico! Allora a stasera😘' 9:05

Esco da whatsapp per far partire la mia playlist musicale e prepararmi, ma i pensieri che iniziano a rimbombare nella mia mente non mi permettono di godermi a pieno le canzoni che passano in sottofondo. Dovrei parlare ad Alex d Niccolò? Assolutamente sì, almeno non si fa strane idee.
Ma sicuramente ci rimarrebbe molto male, è pure venuto fino a Roma per fare la specialistica quì...ripensandoci forse è meglio mantenere il segreto e fargli capire a prescindere per gradi che tra me e lui non ci sarà mai nulla.
Ma dubbio ancor più importante, dovrei dire a Nic della cena?
Quasi sicuramente si ingelosirebbe per il nulla cosmico, di certo non mi vieterebbe di andare a trovare un mio amico, ma per lui è tutt'altro che un amico, e mi terrebbe il muso per non so quanto tempo..
Dopo svariati minuti presi le mie decisioni.
Per quanto sarebbe potuto essere rischioso, avevo deciso di mentire.
Avrei detto una piccola bugia a fin di bene, ovvero che sarei andata a cena con la mia migliore amica come ai vecchi tempi, nulla di che.

-"Senti Nic, la prossima settimana dovrò andare a Milano dalla mia famiglia.." il suo sguardo si rabbuia un po' -"Ah, capisco non ti preoccupare, tanto sicuramente sarò pieno di interviste e cose varie...che giorni starai via esattamente?"
-"Parto il 20 e torno la domenica dopo, quindi il 27"
-"Va bene, ma ancora é presto per preoccuparsene, godiamoci al meglio questi ultimi giorni"        -"Sei sicuro di non voler venire?"
-"Si tranquilla, ancora penso che sia presto conoscere la tua famiglia, non credi?"
-"Si si sono d'accordo, é che, mi mancherai molto già lo so"
-"Anche tu bimba, tanto tanto" risponde accarezzandomi il viso dolcemente.
Il resto della giornata lo passiamo come la classica domenica in casa, tra coccole, film e partite di calcio, per le quali é tanto fissato Nic, decido di alzarmi solo intorno alle 7 per iniziarmi a preparare. -"Dove vai bimba?"
-"Emh...ho una cena con la Gno, non te l'avevo detto?"
-"Non ricordo, comunque tranquilla, io ti aspetto qui se vuoi, così dormiamo insieme"
-"Certo" rispondo schioccandogli un bacio veloce per poi sparire dietro la porta della mia camera. Non mi è mai piaciuto mentire, soprattutto alle persone che amo, ma conoscendolo ormai so che non avrebbe reagito per niente bene a questo invito, e saremmo finiti a litigare, quindi ho preferito fare così.

La cena è stata molto tranquilla e semplice, purtroppo non ho avuto il coraggio di parlare schiettamente ad Alex, ma al contempo mi ero semplicemente comportata da amica di vecchia data, senza troppi abbracci o cose varie. L'unica cosa che volevo ormai quasi tornata a casa, era dormire abbracciata al mio ragazzo, ma la vista che mi trovai appena aprii la porta del mio appartamento, non prometteva bene.
-"Dove sei stata?" chiede Nic senza nemmeno salutarmi con le braccia conserte.
-"Tel'ho detto, a cena con Giulia.."
-"Sì Giulia...peccato che Adriano le aveva organizzato una cenetta romantica fuori Roma proprio stasera..mi ha chiamato poco fa"
-"Nic ti posso spiegare tutto, sediamoci e calmati-"
-"No io non mi calmo proprio per un cazzo Azzu. So benissimo con chi eri e perchè.."
-"Sì ero con Alex ma non c'è nulla di malizioso dietro. Abbiamo mangiato una semplice piadina in centro...è stata un'uscita tra amici niente di più."
-"Quindi tu mi nascondi le uscite con un amico. Sai qual'è la cosa peggiore?
Che mi stai prendendo per il culo da non so quanto tempo."
-"Nic, calmati. Non ci sono mai uscita da quando stiamo insieme, e oggi non ti ho detto nulla perchè sapevo che ti saresti incazzato per niente, ma davvero io ci sono cresciuta con Alex, se avessi voluto starei con lui già da anni, ma non mi piace, io ho occhi solo per te.."
-"Cazzate. Non avresti dovuto nascondermi queste uscite clandestine, e non mi sarei assolutamente incazzato. È un tuo amico, per quanto mi stia sui cojoni non posso vietarti di vederlo. Io mi sono aperto con te, dopo anni credevo di aver trovato una persona sincera, onesta, che mi capisse, invece mi sono sbagliato di grosso. Sei come tutte le altre." mi si gela il sangue. Prende la sua giacca e si dirige verso la porta.
-"Nic fermati." si blocca rimanendo di spalle, allora corro davanti a lui.
-"Guardami..." gli prendo il viso tra le mani e lo costringo a fissarmi dritto negli occhi                          -"Ascoltami...tra me e Alex non c'è assolutamente nulla. Ho mentito, è vero, semplicemente perchè per non ferirlo non gli ho detto di te e per paura di perderti o di farti incazzare non ti ho detto di lui. Ho sbagliato, ne sono consapevole, tornassi indietro non lo rifarei, ma per dimostrarti quanto tengo a te e a noi sono disposta a fare qualsiasi cosa, anche smettere di frequentarlo se ti può fare stare meglio."
-"Chi mi dice che non continuerai a mentirmi come hai fatto fin'ora? Senza che me ne accorgessi minimamente.." rimaniamo qualche minuto in silenzio, entrambi con le lacrime agli occhi, poi lui tira un grosso sospiro.
-"Mi dispiace ma non mi fido più. Hai mandato tutto a puttane.."
-"Mi stai lasciando?" chiedo con voce tremolante per via delle lacrime.
-"Credo di sì" con uno scatto esce di casa sbattendo la porta, e io mi lascio scivolare lentamente per terra, consapevole di aver perso la persona più preziosa della mia vita, che mi aveva fatto rinascere e che mi stava di nuovo uccidendo con la sua assenza.
Sono stata una stupida, ho sbagliato, e sicuramente al suo posto mi sarei incazzata tantissimo anche io, ma non avrei mai buttato via una cosa così bella.
Per tutto questo tempo non ho condotto la vita che volevo, sono sopravissuta, ho tirato avanti, solo con lui ho riscoperto il sapore vero della vita.
Dopo svariati minuti squilla il telefono, e corro a rispondere con la speranza che sia Niccolò, ma non é lui, é la Gno.
-"Pronto" rispondo con la voce ancora spezzata.
-"Tutto ok? Non ti sei fatta sentire oggi, mi sono preoccupata."
-"Credo che ci siamo lasciati"
-"Coosa? Ma che cazzo-dimmi che è successo" racconto l'accaduto a Giulia, la quale ovviamente comprende il mio punto di vista ma anche quello di Nic.
Questa volta il danno l'avevo fatto io, era tutta colpa mia.
-"Vuoi che venga lì da te?"
-"No no tranquilla, voglio solo dormirci su, mi scoppia la testa"
-"Va bene, io ora sono con Adri e sta parlando al telefono con Nic già da trequarti d'ora quindi credo stiano discutendo della stessa cosa. Domani ne parliamo meglio al lavoro va bene?"              -"Okay, notte Gno"
-"Notte cucciola"
Chiudo la telefonata e faccio un respiro profondo.
 Poi decido di andarmi a fumare una sigaretta in terrazzo per cercare di calmarmi, e andare a dormire il prima possibile. Nel giro di mezz'ora, crollo in un sonno profondo, con ancora le lacrime agli occhi e i singhiozzi che non mi lasciano respirare.

"Nel secondo che precede il tempo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora