La resa dei conti

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Mi voltai a guardarlo, aveva gli occhi fissi su di me.
Era arrabbiato, triste, frustrato; ma soddisfatto delle mie azioni.
Feci un bel respiro e camminai verso di lui.
Mi sedetti sul letto e Draco mi seguì a ruota.
Cercava un contatto, ma più lui si allungava verso di me e più indietreggiavo.
Se solo penso che quelle mani hanno toccato quella troia, vado fuori di testa.
"Cosa cazzo hai fatto Draco.
Tradirmi...con chi poi? Con Parkinson.
Andiamo su potevi impegnarti un po' di più...di lei me ne fotto.
Tra tutte le troie, la più squallida di tutte ti sei scopato.
Come diavolo ti è saltato in mente di fare una cosa simile...
Spero che tu ti sia sentito appagato da lei, anche se dubito che sia alla mia altezza.
Dio mio Draco...da quanto va avanti sto schifo?"
Dalla mia bocca uscivano frasi che non avevano un filo logico tra di loro.
Ero nera con lui.
"Non c'è mai stato nulla tra me e quella puttana"
Mi guardò dritta negli occhi, li vedevo ardere dalla rabbia, la mascella stretta.
Non gli credevo.

"Draco...perché mi menti?
Cazzo ti ho dato tutto,  ti ho dato la mia vita. Ho conosciuto i tuoi, mi hai detto che era una cosa ufficiale, mi hai baciata davanti a tutti più e più volte, mi hai dedicato la vittoria a Quidditch, mi hai detto che mi amavi, mi hai fatto dei regali.
Ho perso il conto di quante volte abbiamo fatto l'amore, ieri abbiamo iniziato a parlare di futuro!
Dio, perché devo scoprire ste porcherie.
Mi fai schifo Malfoy...
Non puoi immaginare nemmeno lontanamente l'odio che provo per te fin dove arriva in questo momento"
Draco detesta quando lo chiamo con il suo cognome.
Gli ho tirato uno schiaffo; dopo quel gesto mi sono sentita più libera.
Di scatto mi ha presa per il collo e mi ha sbattuta sul letto.
Sentivo la pressione delle sue dita, il suo sudore sulle mani...
Mi teneva la faccia alta, voleva che lo guardassi negli occhi.
Erano diventati più scuri, era furioso.
"Tu adesso mi ascolti cazzo.
Ti vuoi ficcare in quella dannata testa che non l'ho mai toccata.
Io...con lei...ma per favore.
Ti ho già detto che tra me e Parkinson non c'è mai stato nulla e mai ci sarà.
È fottutamente ossessionata da me.
Le piaccio da anni, ma non ha mai avuto il coraggio di dirmelo..."
Mentre diceva queste parole mi penetrava le tempie con un dito.
La sua pressione sul mio collo aumentava.
"Draco mi stai facendo male..."
Uscì un flebile suono...
Niente.
"Si è avventata lei su su me, io non l'ho mai sfiorata, mai.
Mi fa schifo il solo pensiero.
Dio come devo dirti che amo solo te..."
Notai che i suoi occhi iniziarono a bagnarsi, ma non uscì una sola lacrima.
"Non ti credo Draco.
Lasciami il collo, mi stai soffocando.
Voglio andare via"
A sentire tutto quello non riuscì a trattenermi: piangevo, piangevo da morire; non ci volevo credere...non volevo credere a nulla.
Mi ripetevo: "è un brutto sogno, adesso finisce"
L'amore della mia vita ha scopato un'altra.

Ha allentato la presa sul mio collo.
Mi sono tolta gli orecchini e glieli ho buttati in faccia
"Stronzo..."
"Come cazzo mi hai chiamato?"
Ha iniziato di nuovo a stringere, più forte stavolta.
"Come meriti, S.T.R.O.N.Z.O"
Scandì bene l'ultima parola, doveva capire che ero furiosa con lui.
"Non parlarmi mai più così"
"Altrimenti?"
Lo guardai intensamente, sapevo non mi avrebbe fatto nulla.
Mi ha lasciata andare...
Mi sono tirata su, istintivamente ho messo le mie mani attorno al collo e ho iniziato a tossire fortissimo.

Mi alzai dal letto, ero orami sotto la soglia della porta, mi voltai a guardarlo.
Teneva stretti tra le sue mai i miei orecchini.
"Dove stai andando?"
La sua voce non era come quella di prima, adesso era più calma e pacata.
Aveva gli occhi lucidi; stavolta notai una lacrima scendere sulla sua guancia.
"Non lo so, ho bisogno di tempo Draco.
Tempo per riflettere, non riesco ad essere lucida adesso"
Sono uscita da quella stanza e mi sono chiusa la porta alle spalle.


Come andrà a finire tra di loro?
Cosa ne pensate del gesto di Draco?
Kiss kiss

𝐄𝐲𝐞𝐬 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐢𝐜𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora