Mattheo Riddle

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Draco e io tornammo in camera, per tutto il tragitto non dicemmo una sola parola.
Ero troppo sconvolta anche per pensare.
Mattheo, mio cugino, doveva morire.
Per colpa mia, per mano mia.
Se non l'avessi fatto non sarei stata libera, ma come avrei solo potuto pensare di esserlo.
Dopo quelle che mi sono sembrate ore arrivammo davanti alla porta della camera.
Draco l'aprì e mi fece entrare, dopodiché chiuse la porta alle sue spalle.
Mi diressi verso il letto, tolsi la tuta e infilai di nuovo la camicia.
Avevo solo bisogno di riposare, dovevo mettere insieme i pensieri.
Erano ormai le 5:30 del mattino, non potevo più dormire.
Anche Draco era sveglio, steso accanto a me, con il braccio dietro la testa.
Mi voltai verso di lui
"Draco"
Finalmente mi guardò
"Dimmi principessa"
Principessa...mi fa sentire una bimba quando mi chiama così, ma mi piace.
"Devi conoscere una cosa, che però in nessun modo deve influenzare la nostra attuale storia"
Lo vidi sedersi al centro del letto, mentre mi guardava.
Finalmente anche i miei occhi incrociano i suoi e non potei fare a meno di sentirli riempire di lacrime.
Perché doveva essere tutto così fottutamente complicato.
Mentre cercavo le parole giuste per iniziare quel discorso, sentì la sua mano accarezzarmi la guancia, il suo pollice scorreva lentamente su di essa.
"Si tratta di tuo cugino vero?"
Chiusi gli occhi e feci cenno di sì con la testa.
Quando li riaprì una lacrima percorse la mia guancia.
"Sono così stanca Draco.
Tutto questo mi sta distruggendo e in più scopro di dover uccidere Theo, una delle persone più importanti della mia vita"
Tirai su col naso e continuai
"I nostri genitori sono cresciuti come fratello e sorella e per un assurdo motivo anche io e lui siamo cresciuti così.
Sempre insieme.
Non so perchè lui non andasse d'accordo con Giovanni, ma mi ricordo che quando lo vedeva cambiava strada, si voltava dall'altro lato.
Insieme gli abbiamo fatto molti scherzi.
Mi ricordo che alla sua festa di compleanno gli preparammo una torta, solo che anziché mettere la panna, usammo la schiuma da barba dei nostri genitori.
Con me no.
Mi ha sempre visto come sua sorella minore, una bimba da proteggere.
Mi ha difesa tante volte e mi ha protetta altrettante.
Passavamo ogni ricorrenza insieme: Natale, Capodanno, Pasqua, l'estate.
Mi ricordo di tutti i natali passati a recitare poesie e canti natalizi.
Quando a mezzanotte arrivava Babbo Natale e scartavamo i regali.
La nostra gioia ed euforia sotto l'albero.
Siamo cresciuti e le cose non sono cambiate.
Sempre insieme, l'uno accanto all'altro.
Theo era tutto per me: mio fratello, il mio migliore amico.
Tutto.
Sono passati quasi tre anni da quella notte..."
Non sapevo se continuare o se stare in silenzio.
Una parte di me diceva che dovevo andare avanti, l'altra no.
Prima che Draco potesse dire una parola, feci un profondo respiro e ripresi a parlare
"Era estate.
Stavamo nella nostra villa in montagna.
Era gigantesca e la nostra parte preferita della casa era senza alcun dubbio la cantina dei nostri padri.
Mi ricordo queste luci attaccate ai muri, scaffali e scaffali di alcool, un enorme tappeto ed un divano in pelle nera altrettanto grande.
Quasi ogni sera io e lui sgattaiolavamo li sotto.
Prendevamo una bottiglia e iniziavamo a bere.
Quella sera parlammo di un sacco di cose.
Non so sinceramente perchè lui non sia ad Hogwarts, non gliel'ho mai chiesto, perché Durmstrag e non noi.
Conobbe una ragazza, una certa Evelin, un dannata troia da quattro soldi.
Theo non sapeva chi fosse realmente e si mise insieme a lei, passarono circa quattro mesi quando lui venne a scoprire del tradimento della puttana.
Il dolore gli si vedeva negli occhi, mai visto così.
Erano grandi e rossi.
Lui l'amava per davvero, lei no.
Cercai di consolarlo come potevo, piangeva nel mio petto, mi teneva stretta a se mentre io gli accarezzavo i capelli.
Dopo non so sinceramente quanto tempo smise di piangere, si tirò su e mi guardò.
Mi ricordo delle sue mani sul mio viso, mi sistemò i capelli, accarezzò le mie guance, fece scorrere il suo pollice sulle mie labbra e in un secondo mi baciò.
Dio era tutto così sbagliato, eravamo cugini e non poteva accadere.
Mi ricordo le sue mani che mi prendevano per le cosce e mi buttavano sul divano, lui a cavalcioni su di me mentre mi toglieva via la maglietta...
Non so perché io non lo abbia respinto o lo abbia tolto da dosso a me, ma molto probabilmente era quello che mi serviva in quel determinato momento.
Desideravo Theo, il suo tocco, le sue mani, tutto.
Dopo aver finito rimanemmo li tutta la notte.

-flashback-
Quella mattina mi svegliai con un mal di testa allucinante dovuto all'alcool.
Mi guardai intorno e non capivo, vedevo tutto sfuocato.
Un odore acre di alcool e sudore inondava quella stanza.
Poi i miei occhi andarono verso il basso.
Cazzo ero completamente nuda e accanto a me c'era lui, mio cugino...
Mi tirai completamente su, portai le mani alle tempie e appoggiai i gomiti sulle ginocchia ormai attaccate al mio petto
"Che cazzo ho fatto"
Furono le uniche parole che mi vennero in mente.
"Theo dannazione svegliati"
Scuotevo il suo braccio mentre saltavo giù dal divano raccogliendo le mie cose
"Altri cinque minuti mamma"
"Emerito idiota non sono zia, sono Francesca"
Vidi Theo alzarsi di scatto e guardarmi e poi guardare lui...
"Non dirmi che..."
"Abbiamo scopato? A quanto pare si"
"Porca troia..."
Ci rivestimmo non facendo una parola sull'accaduto.
Mi diressi verso la maniglia della porta, ma prima di girarla dovevo dire un'ultima cosa
"Theo, non una sola parola su stanotte, o siamo fottuti"
Alzò lo sguardo dai suoi pantaloni
"Questo è un segreto che ci porteremo nella tomba"
Uscì da lì e dalla fine di quell'estate non l'ho più visto.

La faccia di Draco era davvero strana: sconvolta, arrabbiata, incredula, triste.
Mi guardava con gli occhi sgranati, non dicendo una sola parola.
Provò un paio di volte a dire qualcosa, ma dalle sue labbra non uscì un solo suono.
"Parla Draco, ho bisogno di capire"
Cercai le sue mani ma lui le ritrasse a se.
Come potrei mai biasimarlo, probabilmente avrei fatto la stessa cosa anche io.
"È il passato, non avrebbe senso arrabbiarmi con te per una cosa di tre anni fa, quando nessuno dei due sapeva dell'esistenza dell' altro.
Ma dimmi solo una cosa...per te tutto quello ha significato qualcosa?"
Gli occhi di Draco iniziarono a diventare rossi sia per la stanchezza sia per le lacrime.
"Assolutamente no amore.
Ho sbagliato e me ne rendo conto, ma per me quella sera non ha significato.
Niente può farmi cambiare opinione, io amo te Draco, solo e soltanto te"
Gli poggiai le mani su entrambi i lati del viso e glielo accarezzai.
"Ti è piaciuto?"
"Assolutamente no Draco"
"Hai perso con lui la verginità?"
"Si"
Perché mentirgli? Di nuovo.
Ero stanca delle bugie, ero stanca di tutto.
Si vedeva chiaramente che era arrabbiato, ma cercava di nasconderlo per non darmi maggiori preoccupazioni.
"Mettiti giù principessa, sarai stanca"
Feci come mi disse e anche lui si sdraiò accanto a me.
"Domani mattina inventeremo una scusa e resterai con me l'intera giornata, va bene?"
"Va bene signor Malfoy, ai suoi ordini"
Feci il gesto da militare e lui si tirò su, i nostri visi attaccati, i nostri nasi che si sfioravano così come le nostre labbra.
Mi sembrava di essere tornata indietro di diversi mesi.
Alla fine non ho resistito, l'ho preso per la nuca e ho sbattuto le mie labbra contro le sue.
Noi due eravamo così...
Un secondo prima siamo tristi, l'altro arrabbiati, quello dopo ancora ci diamo forza a vicenda, ma quando sono accanto a Draco tutto si annulla.
Tutti i miei pensieri, le mie preoccupazioni, le mie ansie, svaniscono nel momento in cui sono con lui.
Mi basta una sua carezza, un suo sguardo, un suo bacio per trasmettere serenità al mio corpo e alla mia mente.
Se le nostre parole prima erano state in un certo senso dolci, i nostri baci non lo erano affatto.
Dalle labbra, Draco scese verso il collo, fino ad arrivare all'inizio della camicia che avevo lasciata aperta.
Mentre era lì sotto mi guardava con occhi affamati, aveva bisogno di me come io avevo bisogno di lui.
"Per oggi può bastare piccola, adesso dormi"
Draco rimase lì, con la testa sul mio petto, gli accarezzavo i capelli e in un secondo ci addormentammo.

Ah...
Colpo di scena direi!
Tranquilli, come avete potuto capire, i due sono cugini di secondo grado, quindi non c'è stato mica un incesto😅!
Cosa ne pensate?
Se pubblico poco è perché sono in vacanza, quindi credo che questo sarà l'ultimo capitolo che pubblicherò fino alla settimana prossima quando tornerò a casa, nel frattempo credo che finirò la storia.
Grazie per le 3.100 letture!!💕
Kiss kiss 💋

𝐄𝐲𝐞𝐬 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐢𝐜𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora