Stanzino delle scope

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La serata passò tranquilla; io, Ron, Hermione ed Harry, cenammo e ogni tanto ci scambiavamo battute.
Ron, come al solito, si ingozzò di cibo.
Quando finimmo, passai per la mia camera e decisi di cambiarmi, per stare più comoda.
Jeans, anfibi e camicia, un must have, tutto rigorosamente nero.
Ho sentito in giro per i corridoi che non era una vera e propria festa, più un ritrovo per quelli più grandi.
I ragazzini del primo e secondo anno si chiedevano il perché non siano stati invitati, poverini.
Meglio che non sappiano cosa ci sarà lì.

I ragazzi mi aspettavano in fondo alle scale.
Arrivammo dai Serpeverde, salutai mio fratello ed i miei amici.
Guardai meglio alle spalle di uno di loro e vidi in un angolo, appoggiato al muro, in penombra, una figura ormai diventatami quasi familiare.
Era Draco, che mi fece un cenno con la testa, quasi a volermi salutare.
Chi lo capisce quel ragazzo!
Dalla finestra vicina entrava un fascio di luce lunare che gli illuminava i capelli e l'occhio destro.
Dio se era attraente.

Decidemmo di dare un po' di brio alla serata, ci stavamo annoiando, c'erano compiette ovunque.
Giocammo ad obbligo o verità.
Può sembrare un gioco per bambini, ma non se a giocarci ci sono 10 adolescenti...
"Granger, obbligo o verità?" disse Pansy
"Verità Parkinson"
Si vedeva che Hermione aveva un'aria scocciata, in più roteò gli occhi.
"Ti piace qualcuno tra questi che sono seduti qui?"
Pansy detestava Hermione e la cosa era reciproca, infatti dopo averle fatto la domanda, aveva un'aria soddisfatta.
Sperava di ottenere qualcosa, illusa.
A me non è mai stata simpatica; più che simpatica, la odiavo, troppo una gatta morta per i miei gusti.
Posso affermare che mezza scuola l'ha scopata e lei me andava anche fiera.
"Assolutamente no"
Hermione era visibilmente infastidita da quella domanda.

"Francesca, obbligo o verità?"
Quella voce la conoscevo bene.
Era quella di Cedric Diggory, un ragazzo Tassorosso anche lui al quinto anno.
Quest'estate lui è venuto in Italia e diciamo che per quei due mesi che è stato lì, ci siamo divertiti ecco.
Quando l'estate è finita non l'ho lasciato nel migliore dei modi.
Per me era stato puro sesso, sapeva scopare piuttosto bene, niente sentimenti; ma per lui non era così.
Mi sono sentita una merda quando l'ho visto piangere, si era davvero affezionato a me, ma la verità era che io non ero poi così tanto fatta per una relazione.
Quella sua domanda era provocatoria, lo colsi dalla voce scherzosa e dal suo sorrisetto divertito.
"Obbligo Cedric"
Intanto mi appoggiavo al divanetto su cui ero seduta e sorseggiavo il mio drink.
"Bene, devi  stare chiusa un'ora nello stanzino delle scope con..."
Si guardò intorno...
In cuor mio speravo che non dicesse quel nome.
"Draco Malfoy"
Il mio cuore fece un tonfo.
Tra tutti i ragazzi, proprio lui.
Per poco il Martini non mi andava di traverso.
Da bravo coglione quale era, subito di alzò dal suo posto e diede una pacca sulla spalla a Blaise.
Io ci misi un po', ma mi alzai.

In fondo, cosa poteva accadere?

"Chissà perché Cedric ha scelto me" disse Draco mentre spostava una Nimbus 2000 per entrare meglio nello sgabuzzino.
Era stretto, i nostri corpi si sfioravano, anche se noi non volevamo.
"Non lo so e non mi interessa"
Ero infastidita dalle sue parole, non sopportavo la sua presenza...
"Di nuovo insieme principessa"
Roteai gli gli occhi dal nervoso, una fottuta ora con lui.
Continuò...
"Dalla sua voce sembrava divertito, c'è stato qual- "
Lo interruppi bruscamente
"Cosa vuoi sapere Malfoy?"
"Rilassati tesoro, c'è stato qualcosa tra di voi?"
Perché cazzo mi faceva quella domanda?
E soprattutto perché gli ho risposto...
"È venuto in Italia quest'estate e per quei due mesi che è stato lì abbiamo avuto una sottospecie di relazione.
Io volevo solo sesso, ma lui si è legato abbastanza a me e credo che non abbia ancora superato la vicenda"
Vidi Draco accennare un sorrisetto...
"Aja...mai scopare con uno che viene nella tua scuola..."
"Vuoi farmi la predica Malfoy, proprio tu, che hai scopato tutte le ragazze di Hogwarts?"
Alzai entrambe le sopracciglia e dalla mia bocca uscì una risata.
Non rispose alla mia domanda, cosa doveva dire, era la verità.
"Continuiamo il gioco?"
C'era poca luce in quello stanzino, ma riuscii comunque a vedere la sua espressione soddisfatta sul volto.
Dove voleva arrivare?
"Sono venuta qui dentro solo per rispettare il mio obbligo, non ho mai detto che avrei giocato con te, ne tantomeno che ti avrei parlato"
"Ma lo hai appena fatto tesoro"
Fottuto Malfoy...
Sentì la sua mano attorno alla mia vita, stringeva i miei vestiti.
Cosa diavolo voleva fare...
Mi avvicinò a lui...
"Obbligo o verità principessa?"
Ormai non aveva più senso resistergli, decisi di continuare il gioco.
Eravamo così vicini che ormai respiravamo la stessa aria.
Nel frattempo guardava le mie labbra, credeva che non me ne fossi accorta...
"Verità, Draco"
Lo vidi allontanarsi leggermente quando lo chiamai col suo nome.
"È vero che non riesci a fare a meno di me?
Ti ho sentita oggi a Pozioni, tutti sanno che quelli sono gli odori che mi caratterizzano da sempre..."
Lo interruppi...
"Non so perchè io abbia sentito tutto questo, ma se vuoi insinuare che tu mi piaccia, ti sbagli parecchio.
Non potrebbe mai piacermi uno come te"
"Io non ho mai detto questo"
Mi fece l'occhiolino
"Eppure mi è sembrato che oggi in biblioteca ti sia piaciuto essere toccata da me"
"No" risposi secca.

"Obbligo o verità, Malfoy?"
"Obbligo"
Non mi toglieva gli occhi di dosso.
Non so perché, ma la situazione mi stava iniziando a piacere.
"Togliti la camicia"
Senza pensarci un secondo di più fece ciò che gli dissi...
Passò la mano tra i suoi capelli e da perfettamente ordinati, si scompigliarono un po'...era ancora più attraente così...
"Tocca a me" disse accennando uno dei suoi soliti ghigni, "Obbligo o verità?"
"Obbligo"
Non so perchè ma mi aspettavo un obbligo simile al mio.
"Togliti anche tu la camicia..."
Non chiedetemi il motivo, ma lo feci.
Mi guardava in un modo davvero bizzarro, guardava ogni centimetro del mio corpo.
Soffermò lo sguardo sul mio reggiseno.
Non riuscì a dire nulla perché Hermione bussò e aprí la porta.
"È passata un...", ci guardò sgranando gli occhi... "cosa diavolo è successo?"
Tutti e due, all'unisono rispondemmo: "niente!" e per un secondo ci guardammo negli occhi.
Uscimmo di lì e raggiungemmo gli altri.


Quinto capitolo della storia, vi sta piacendo? Che ne pensate?
Fatemi sapere.
Kiss kiss!

𝐄𝐲𝐞𝐬 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐢𝐜𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora