Lei

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La mattina seguente mi svegliai nel mio letto, avvolto nel piumone e nelle lenzuola verde smeraldo; toccai alla mia destra il materasso, ma stranamente lei non c'era.
Non aveva dormito con me quella notte.
Mi ricordai di Piton e della sua improvvisa convocazione.
"Probabilmente è solo tornata in camera sua", pensai.
Mi diressi verso il bagno, feci una doccia, indossai la divisa e scesi giù nella Sala Grande, con la speranza di trovarla lì.
Seduti al tavolo c'erano solo i suoi odiosi amici Grifondoro, ma di lei nessuna traccia.
Diedi un'occhiata veloce alla sala, ma niente.
Presi posto accanto a Blaise, ma nella mia testa riecheggiava una sola domanda: dove cazzo era finita?
Prima che potessi continuare a torturarmi, la voce del preside Silente mi riportò alla realtà...
"Buongiorno studenti, non sono solito fare annunci di prima mattina, ma oggi mi tocca.
Come molti di voi potranno notare, stamani in sala non è presente la signorina Medici.
A tutti quelli che la conoscono dico di stare tranquilli, ha avuto un'urgenza familiare ed è dovuta tornare in Italia.
Ha preso il primo volo stamattina.
Detto questo, rassicuratevi.
Buone lezioni e buon proseguimento di giornata"
Italia? Perché non mi ha detto nulla? Cosa le ha detto Silente ieri sera?
I miei pensieri vennero scacciati via dalla pacca sulla spalla che mi ha dato Blaise...
"Cazzo Draco alzati, dobbiamo andare a lezione"
Roterai gli occhi dal nervoso, volevo solo tornare in camera mia e dormire.
"Fanculo Blaise, arrivo"
Mi tirai su facendo forza sulle braccia, mi trascinai lungo il corridoio e uscì dalla Sala Grande.
Dio quella giornata senza di lei non passava mai.
Oggi non l'avrei vista assorta nei suoi pensieri con la penna tra le labbra mentre prova a concentrarsi.
Cazzo se era sexy quando faceva così, un po' come quando scopavamo e sussurrava il mio nome all'orecchio.
Fottuta lezione di Erbologia, se non c'era lei non mi concentravo...
A chi avrei sporcato la divisa adesso?
Mangiai qualcosa a pranzo, tornai in camera mia e mi buttai sul letto.
Aprì il cassetto del comodino, tirai fuori le cartine, i filtri e rollai una canna.
A lei non piaceva particolarmente quando fumavo erba babbana, ma ne avevo bisogno per rilassarmi.
Lei non la prediligeva, preferiva il tabacco alla marijuana, anche se qualche volta l'ha provata.

Iniziai a pensare a lei e la mia mente ritornò al nostro primo incontro sulle scale, a quando l'ho vista in biblioteca...

-flashback-
La guardai mentre mi provocava, la matita tra le sue bellissime labbra e pensai a quanto potessero stare bene intorno alla mia lunghezza.
Pensai a quanto sarebbe stato bello scoparla e vederla nuda accanto a me nel mio letto.
A quanto mi sarebbe piaciuto che pronunciasse il mio nome mentre ero dentro di lei, a quanto mi avrebbe dovuto supplicare, sentire i suoi gemiti.
Spostò i capelli di lato e fece scorrere la matita...cazzo non davanti a tutti...
Inconsciamente mi leccai il labbro e lo morsi leggermente, ma la verità è che dovevo provare a tutti i costi a nascondere la mia erezione.
Cazzo mi faceva quell'effetto.
I suoi occhi si incontrarono con i miei e solo in quel momento notai quanto fossero belli e penetranti.
Di un bellissimo punto di marrone, a mandorla, lunghe ciglia che incorniciavano il suo sguardo.
I suoi zigomi alti, il suo bellissimo naso e quelle fottute labbra carnose, dipinte di un rosa stupendo.
Solo una parola per descriverla: perfetta.
La vidi alzarsi dal suo posto e in quel momento tornai alla realtà.
Sussurrò qualcosa alla Granger e si allontanò.
La seguì con lo sguardo e notai che si dirigeva verso uno degli scaffali più nascosti della biblioteca.
Non so per quale assurdo motivo io mi sia alzato dal mio posto, ma andai nella sua stessa direzione.
Mi fermai poco prima, stava tentando di recuperare un libro piuttosto alto, ma non ci arrivava.
Era in punta di piedi, quella dannata gonna le lasciava vedere tutte le cosce, per non parlare della camicia leggermente aperta.
Ma porca troia!
Fece cadere un libro e in quel momento mi avvicinai a lei.
L'ho aiutata; mi assicurai che sentisse la mia pressione sul suo sedere; anche se lei non voleva, avrebbe preso una scala...
Volevo sapere per quale dannato motivo si comportava così con me, le broccai i polsi sulla testa e il libro cadde per terra.
Feci quello che mi riusciva meglio, ma cazzo, averla così vicino a me mi faceva solo venire voglia di prenderla e scoparla davanti a tutti su uno di questi tavoli.
Dannazione a me e al parlare di altre ragazze...
"Io.Non.Sono.Come.Le.Altre.Malfoy"
Non dirlo cazzo!
Mi avvicinai a lei e sfiorai le nostre labbra, poggiai la mia fronte sulla sua e passai l'indice lungo il suo corpo, soffermandomi sul seno e le cosce.
La sentì deglutire.
Per ultima cosa trascinai il mio pollice sulle sue labbra, ma no, non potevo baciarla.
"Se hai bisogno di me, sai dove trovarmi principessa"
Dovevo assolutamente allontanarmi da lei o rischiavo seriamente di scoparla seduta stante.
Mi fermai due scaffali dopo, sistemai la mia erezione nei pantaloni prima che qualcuno mi potesse vedere e tornai al mio tavolo.
Dopo un po' vidi tornare anche lei e quando appoggiò il libro sulla scrivania mi guardò ed io risposi con un'occhiolino.
Dopo un po' mi passò davanti e mentre camminava la guardai.
Aveva lunghissimi capelli castani, perfettamente lisci.
Cazzo quei vestiti mi facevano solo venire ancora più voglia di strapparglieli via.
Quella gonna mostrava tutte le sue curve.
I miei occhi non poterono fare a meno di guardale il culo mentre camminava.
Fanculo a me e alle mie fantasie sessuali su di lei.
L'accompagnai con lo sguardo finché le porte della biblioteca non si chiusero, senza prima guardarci per un'ultima volta.
Speravo che quell'imbecille di suo fratello le avesse detto della festa di stasera, così l'avrei potuta guardare ancora meglio e perché no, provarci.
"Malfoy cazzo smettila di fissarla, sembri un fottuto maniaco"
Blaise mi schioccò le dita davanti al viso e quel gesto mi fece trasalire.
"Fanculo Zabini" ringhiai...
"Ti piace non è vero?"
Tiger fece uscire una risatina, ma chiuse quella sua fottuta bocca non appena lo guardai.
"Cosa pensi di fare amico?"
Guardai Blaise con la coda dell'occhio e appoggiai i gomiti sul tavolo, intrecciando le mie mani e giocando nervosamente con il mio
anello...
"Vuoi renderla tua, non è vero Malfoy?"
Goyle del cazzo, la sua voce mi irritava, stavo pensando...
"È già mia"
Strinsi la mascella, smisi di giocare con l'anello e lo guardai sprezzante.
La mia risposta fu secca, con un tono di voce alterato e severo.
Lei era già mia e nessun altro poteva averla se non io.

𝐄𝐲𝐞𝐬 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐢𝐜𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora