Il falò

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<<Il cielo è molto sereno, penso che questa sera ci sarà un mare meraviglioso>> dico ad alta voce, anche se era un pensiero tra me e me. Blake mi guarda seduto sul mio letto mentre io sono ancora con l'asciugamano. <<Posso asciugarti i capelli?>> mi chiede sorridendomi. Senza volerlo inizio a ridere, tanto da sembrare una psicopatica uscita da qualche film. Il sorriso sul suo volto svanisce. <<Perdonami, non rido per ciò che hai detto...è solo che...>> non posso dirgli che è l'esatto opposto di suo fratello! <<Non lo ha mai fatto nessuno>> faccio spallucce. Il sorriso gli ritorna in faccia mentre si sdraia sul letto, portando le braccia dietro la testa. <<Ed è proprio per questo che voglio farlo. Vorrei poter essere il tuo "primo" in qualcosa.>> Mi siedo accanto a lui, diventando seria. Inizio a giocare con le dita delle mani, mentre penso a cosa potrei perdermi se non firmassi con loro. E' vero, dovrei fare delle cose che magari non vorrei, però.... chi lo sa? Potrebbe piacermi, forse riuscirei ad apprezzare a stare al centro dell'attenzione, sentirmi desiderata... anche se conosco bene lo scopo. Potrei divertirmi e guadagnare un sacco di soldi contemporaneamente. E soprattutto avrò intorno a me sempre loro due, non so se sono pronta a dividermi da Thom... cioè dai due fratelli. Faccio un lungo sospiro mentre mi scorrono mille domande nella testa. Di scatto Blake si alza, mettendosi seduto affianco a me. <<Cos'è che ti turba?>> mi chiede dolcemente prendendomi la mano. Vorrei potermi sfogare con lui, o con Eli o con qualcuno, ma so che non posso. <<Pensavo a come potresti asciugarmi i capelli. Non so ancora se li voglio ricci o lisci>> dico ridendo. <<Fossi in te non mi farei troppi problemi. Liscia o riccia, sei sempre uno schianto>> mi strizza l'occhio facendomi arrossire. Come può uno essere così terribilmente dolce e l'altro così disgustosamente stronzo non me lo saprò mai spiegare! <<Vado a prendere il phone>> gli stampo un bacio sulla guancia e tirandomi indietro i miei occhi restano fissi nei suoi.  Restiamo ad osservarci entrambi per un paio di secondi che sembrano infinti. Gli prendo il viso con entrambe le mani e senza rifletterci gli stampo un altro bacio... questa volta, però, sulla bocca. Lui mi afferra per le spalle e dolcemente mi allontana per ritornare a guardarmi negli occhi. <<Cosa stai facendo?>> mi chiede confuso. <<Insegnami>> gli dico e la sua espressione sembra ancora più confusa. <<Insegnami a spegnere i sentimenti.>> Si mette le mani tra i capelli. <<Mi stai chiedendo di insegnarti a non provare niente...per mio fratello?>> mi chiede amareggiato. <<No Blake! Insegnami a non provare più niente per nessuno e sarò pronta a firmare con voi.>> dico determinata e sicura di me. Si gratta le sopracciglia pensando a non so cosa. <<Tu provi qualcosa per me, Bea?>> la sua domanda mi spiazza. All'inizio pensavo di si, però poi Thomas... è qualcosa di diverso! Ma dentro me sento che ce qualcosa che mi lega a lui. <<Si>> rispondo guardandolo profondamente negli occhi. <<Allora mi dispiace, non posso insegnartelo. Devi trovare qualcuno per cui non provi niente. Venire a letto con me.... o con Thomas... non ti aiuterà. Ti sta bene fare cose con noi, perché infondo tu lo desideri davvero. Perciò devi trovare qualcuno per cui non hai interesse, che dopo aver fatto quello che devi o vuoi fare , per te finisce lì.>> resto perplessa da questo "consiglio", ma pensandoci su devo dargli ragione. Io mi trovo bene con loro, e dal primo istante ho sognato un futuro con uno di loro.....uno più dell'altro ma, vabbè, sono dettagli. <<Però non capisco una cosa. Voi siete i cacciatori giusto?>> annuisce lentamente con la testa. <<Però ora mi stai consigliando di trovare qualcun altro diverso da voi...perchè?>> Si alza dal letto facendo avanti e indietro nella stanza. <<Ti sembrerà assurdo, ma noi non abbiamo mai avuto questo "problema". Di solito dopo la prima scopata le ragazze accettavano senza esitare. Non siamo mai stati troppo a lungo a lavorarci su, quanto con te. Nessuno ha mai avuto modo di affezionarsi a noi e quindi è sempre stato più.. facile? Poi sei arrivata tu, testarda, sognatrice e devota all'amore e... hai stravolto il nostro modo di essere>> <<Quindi forse sono io la sbagliata?>> fa un espressione stupito. <<Ti sto riempendo di complimenti, dicendoti che noi siamo il male e tu il bene, e credi che quella sbagliata sei tu?>> si inginocchia davanti a me, prendendomi di nuovo le mani. <<Tu sei perfetta Beatrice Stacey! Porti allegria ovunque tu vada, la tua risata contagiosa farebbe ridere anche il più brontolone sulla faccia della terra! E sei pura, il tuo cuore è puro... Sei sbadata e buffa, la mattina non parli se non prendi prima un caffè, non ti piace attirare l'attenzione delle persone che ti circondano, ti preoccupi più per gli altri che per te stessa e sai essere l'amica dolce e severa che tutti vorrebbero al proprio fianco! La tua unica sfortuna è stata quella di imbatterti in noi, squallidi malati di mente che fanno del male anche a chi non lo meriterebbe, solo per rispettare un contratto dettato e scritto da uno squilibrato senz'anima.>> Resto a bocca aperta. Ma ho ancora tante domande da togliermi dalla testa. <<Voi... siete stati sempre così?>> la sua espressione diventa triste. Non sono sicura, ma i suoi occhi mi sembrano lucidi. <<Io... non sono proprio come loro. Ho tentato all'inizio a convincerli di lasciarti stare, ma era già troppo tardi. Damon vuole a tutti i costi sostituire la vecchia Beatrice con te e non chiedermi il perché, non ti saprei rispondere. Io purtroppo riesco ancora a provare compassione, dispiacere e tristezza. Al contrario di mio fratello che ormai ha perso ogni sentimento. In lui non vive più un briciole d'affetto o di amore. E' diventato proprio come Damon: uno stronzo arrogante a cui l'unico interesse è quello per se stesso, senza comprendere il dispiacere che possono causare a chi li circonda. Ma non è stato sempre così, sai. Lui era divertente, amorevole e difficilmente si arrabbiava. Preferiva soffrire che far soffrire. Era.... normale>> Sembra triste e incazzato allo stesso tempo. Credo che se continuasse a parlare, scoppierebbe in lacrime. Gli prendo la testa e gliela appoggio sul mio petto, abbracciandolo forte. <<Grazie Blake per la tua sincerità>> gli sussurro nell'orecchio mentre lui mi abbraccia dai fianchi. Ad un tratto si spalanca la porta della stanza. <<Che cazzo state combinando?!>> inizia ad urlare Thomas. <<Quindi neanche a te hanno insegnato a bussare>> dico in modo sarcastico. <<Comunque se non ti dispiace, potresti uscire? Io e Blake abbiamo ancora qualcosa da fare>>  lo provoco lanciandogli uno sguardo malizioso. <<Fate pure.>> Alza le mani a mezz'aria ed esce senza aggiungere altro, sbattendo la porta dietro a se. Torniamo a guardarci divertiti. <<Riccia?>> dico alzandomi per prendere il phone. <<Mmm... forse liscia>> scoppiamo in una risata. Forse era lui che aveva bisogno di sfogarsi... e sono contenta che lo abbia fatto con me. Mi ha dimostrato di avere fiducia in me, cosa che non posso dire di quell'altro "malato di mente". 

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora