Ci prepariamo per la nostra solita entrata. Ariel oggi è particolarmente bella, chissà se è per Thomas.... scuoto la testa. Non mi interessa sapere! <<Thom>> la sento urlare mentre si volta per guardarmi. <<Cercherò di non stancarmi troppo questa sera, così magari consumerò con te le ultime energie>> dice mandandomi occhiate a mo di sfida. Questa è ufficialmente guerra! Si volta per guardarla accennando un sorriso, poi ad un tratto diventa serio. <<No>> dice secco. Schiarisco la voce per attirare la sua attenzione, cosa che mi riesce alla perfezione. Le faccio un sorriso a trecentosessanta gradi per farle capire che ho assistito al suo rifiuto. Capta il segnale e con sguardo furioso si gira dall'altra parte. Ben ti sta!
Non faccio in tempo a scende giù che già mi ritrovo le cartelle tra le mani. <<Oggi la tua dolce Bella potrà lavorare o hai altre scuse per farle saltare anche questa serata?>> chiede infastidita Emily. Osservo Edward mentre si accarezza la barba per qualche istante, poi le risponde con un sorriso e va via. Lo seguo con lo sguardo finché non svanisce dalla mia vista. Chissà cosa gli è preso. "click click" sento le dita di Emily schioccarmi davanti. <<Scendi dalle nuvole>> inspiro forte per non risponderle. Apro la prima cartella e resto sbalordita nel vedere che ogni cliente rilascia informazioni così dettagliate: peso, età, celibe/sposato/divorziato, colore dei capelli? Posizione preferita, uso di droghe e alcol...orientamento sessuale? (Dovrò informarmi sul perché di questa informazione), precedenti penali, mestiere e tanto altro. Un tipo di nome Noah attira la mia attenzione. Ha 33 anni, celibe e la posizione preferita è...ammanettato. Questa risposta rientra nel kamasutra? Dovrò aggiornarmi su questo. Lo trovo tra gli uomini in attesa all'angolo bar. <<Ciao Noah>> dico sedendomi accanto. <<Oh, ciao...>> <<Bella>> dico vedendolo in imbarazzo. <<Mai nome fu più azzeccato>> dice portandosi la mano alle labbra. <<Bevi qualcosa?>> Forse dovrei per scaricare un pò l'ansia. <<Un bicchiere di vino bianco, grazie>> Non avevo idea che i clienti pagassero anche i nostri drink. Chissà quanto denaro gira qui sotto. <<Allora, Bella, vogliamo conoscerci un pò prima di...ehm insomma... di andare di là?>> Non capisco se sono più tesa io o lui. Non è male come ragazzo: non è molto più alto di me, ha gli occhi di un castano chiaro proprio come i capelli, la carnagione scura e un sorriso di un ragazzino che sta per scartare il primo regalo di natale. Iniziamo a parlare del più e del meno e sembra di aver trovato la giusta sintonia. E' molto delicato, a parole... bisogna vedere poi nei fatti. Passa più di un ora e non so se dovrei fare io il primo passo o se lui si deciderà ad alzarsi. <<Un altro bicchiere di vino per favore>> chiede a Matthew. Questo è già il quinto! Non vorrei sentirmi male e vomitargli addosso la prima volta. Guardo Matthew cercando aiuto. Mi fa un cenno con il capo come per dire "ho capito" mentre mi posa il bicchiere davanti. Nonostante Noah abbia bevuto più di me sembra lucidissimo. Faccio un piccolo sorso e noto che il sapore non è lo stesso di prima. Guardo Matthew con sguardo interrogativo, ma lui non può fare altre che spallucce. E' acqua frizzante che con qualche colorante lo rende molto simile al vino. <<Grazie>> mimo a bassa voce mentre il cliente è distratto a slacciarsi la camicia. Ricambia con un sorriso. <<Vogliamo andare?>> chiede timidamente. <<Certo>> dico cercando di sembrare convincente. In questo caso Edward dove aspetterà? Saprà dove trovarmi? Iniziano a frullarmi mille domande nella testa. Chiude la porta alle sue spalle. Ora siamo solo io e lui. <<Spogliati>> mi ordina. La timidezza gli è sparita facilmente. Faccio come chiede. Si siede sul letto mentre mi osserva. Sento i suoi occhi accarezzarmi la pelle e, ad essere sincera, questa cosa non mi dispiace. Mi fa sentire potente e sicura. La sensualità che non avevo fino a qualche giorno prima sembra uscirmi naturale. Mi ritrovo completamente nuda davanti a questo sconosciuto. Di scatto si alza e si avvicina a passo lento. Inizia ad annusarmi capelli, poi spontaneamente inclino il collo chiudendo gli occhi. La mia mente ora è completamente libera. Sento il suo respiro dietro l'orecchio che mi provoca la pelle d'oca. Inizia a giocare con la lingua passando dall'orecchio al collo e, inaspettatamente, mi fa uscire un gemito di piacere. Sento l'adrenalina farsi strada, scatenando in me una voglia furiosa di sesso! Inizio a sbottonargli la camicia, facendola cadere sul pavimento. Non è per niente palestrato, ma non ha neanche un filo di grasso... è il giusto. Infilo la mano nei jeans e gli afferro il pene tra la mano facendo leggeri movimenti. Lo sento mentre diventa duro per me. Mi afferra i capelli e, dopo avermi guardata negli occhi per qualche istante, inizia a baciarmi. Inizio a dietreggiare fino al letto... proprio dove lo voglio in questo momento! Mi sdraio con lui sopra mentre continua a baciarmi con furia. Si stacca dalle mie labbra per scendere al seno e, con fare sicuro, inizia a succhiarmi i capezzoli. Tiro indietro la testa mentre mi mordo le labbra per non emettere suoni, cosa che non potrò fare allungo. Il suo dito è già dentro di me mentre continua a mordicchiarmi dal seno fino a "lì". <<Ti.. sta piacendo?>> chiede in un momento del genere! Gli afferro i capelli e senza dargli una risposta lo rimetto con la testa sul punto più caldo del corpo. <<Continua>> supplico. Non riesco a vederlo, ma sono sicura che abbia sorriso. Trova il mio punto debole e inizia a giocarci con la lingua, facendomi scoppiare in un orgasmo. Non mi da il tempo di riprendere fiato che già è dentro di me. <<Il preservativo?>> chiedo per sicurezza <<L'ho messo mentre la leccavo>> risponde impegnato a scoparmi. <<Aspetta>> gli dico facendolo uscire. Mi alzo e prendo un fazzoletto di seta e delle manette. Voglio stupirlo. Vedo come sul suo volto si espande un sorriso di gioia. Gli bendo gli occhi per poi ammanettarlo al letto. <<Voglio cavalcarti>> gli sussurro nell'orecchio. Mi posiziono su di lui, scivolando lentamente sul suo cazzo duro, che ora riesco a sentire tutto dentro di me. Inizio lentamente per poi aumentare fino a far sbattere il letto contro al muro. <<Ora sono io a scoparti>> grido con affanno. Inizia a gemere forte e capisco che è vicino all'orgasmo, così anch'io mi lascio travolgere e scoppiamo insieme in un lungo e intenso orgasmo. Gli tolgo le manette e sprofondo nel materasso. <<Lo hai fatto altre volte?>> chiede curioso. <<No, tu sei la mia prima volta>> mi guarda perplesso. <<Nel senso che sei il mio primo cliente e in più su cui ho "cavalcato">> dico ridendo vedendo la sua espressione. <<La prima di tante che verranno mi auguro>> Questo mi fa capire che sono andata bene. <<Ora vado a farmi la doccia>> annuncio infilandomi un accappatoio. <<E per me è ora di andare>> Il momento più imbarazzante penso sia questo: doverci salutare ma non sapendo come. <<Alla prossima allora>> dice alzando una mano, la stessa che pochi minuti fa era dentro di me. <<Si, alla prossima>> dico sorridendo e salutandolo con un cenno di sorriso. Bè, mi aspettavo peggio! Faccio scorrere l'acqua per farla arrivare a temperatura prima di infilarmici sotto. La doccia dopo una scopata è peggio di un sonnifero! Quante cartelle avevo in mano? Quattro/cinque?? E' legale avere tanti orgasmi in una sola sera? Chiudo gli occhi e mi massaggio la testa mentre la schiuma scende giù. Riapro gli occhi e per poco non scivolo per lo spavento. <<Che vuoi?! Non puoi stare qui!>> dico mentre cerco di coprirmi. Lui sorride. <<Non coprire ciò che conosco a memoria>> <<Vai via Thomas! Te lo ripeto: non puoi stare qui!>> <<Si che posso>> replica con strafottenza. <<Edward può, tu no>> lo provoco, ma mi rendo subito conto di aver sbagliato. Apre la porta della doccia ed entra vestito, bagnandosi tutto. <<Sarebbe lo stesso se ora ci fosse lui qui al posto mio?>> chiede guardandomi diritta negli occhi, a pochi centimetri dalle mie labbra. Sento il cuore impazzire mentre il fiato diventa pesante. Vorrei urlargli che il mio cuore e la mia mente appartengono a lui, solo a lui... ma a quale scopo? Per dargli modo di continuare a giocare con i miei sentimenti? Non posso. Devo essere forte! <<Anche meglio>> rispondo sicura di me. Non si aspettava questa risposta. Sono riuscita a lasciarlo senza parole. Forse così capirà di lasciarmi in pace...anche se in realtà non è ciò che voglio...ma ciò che devo. <<Anche per me è meglio scoparmi Ariel. A lei non devo spiegare come o cosa fare>> Eccolo. Dall'essere dolce e geloso a ferire ed essere una testa di cazzo ci vuole un'attimo! Sa fare solo questo: ferire quando viene ferito. <<Nessuno ti ha chiesto di entrare nella mia doccia! Ora, visto che io non saprei da dove iniziare con te, sei pregato di andare da una a cui non dovrai spiegare "come o cosa fare" e che ti accetti per come sei... uno stronzo squilibrato!>> <<Era ciò che stavo per fare>> dice uscendo furioso. <<Bene!>> gli replico dietro giusto per avere l'ultima parola. <<Finirà Beatrice...Prima o poi...>> dico a me stessa mentre mi avvolgo nell'accappatoio.
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...