La furia di Thomas

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Forse non l'ho persa del tutto. Gira delicatamente le mie mani per osservare le ferite... dovevo evitare di rompere la bottiglia di vetro in testa a quel coglione! Chissà cosa starà penando di me in questo momento.  Alza lo sguardo e i nostri sguardi si incrociano. Vorrei supplicare il suo perdono, ma so già che sarebbe inutile. Lo capisco da come mi sta guardando. I suoi occhi sono freddi, distanti e oltre la compassione per queste ferite non vedo altro. Non ho mai avuto dubbi sulle mie conquiste, anzi, sono sempre cadute tutte ai miei piedi e, in un modo o nell'altro, me ne sono sempre sbarazzato. Ma questa volta sento che è diverso. Questa volta non voglio sbarazzarmene! Sono complicato, questo lo so. Non è facile starmi dietro con i miei mille sbalzi d'umore, ma sono certo che ha capito chi e come sono. Si volta verso Blake. <<Mi dispiace>> sussurra dispiaciuta mentre lascia le mie mani. Mi dispiace di cosa? Si volta verso Edward e d'istinto vorrei tirarla per braccio, ma Blake mi trattiene. <<Smettila! Hai già fatto abbastanza danno, non credi?!>> Mi libero dalla sua presa e sento il fiato farsi pesante. Non vorrà veramente scegliere... <<Edward>> dice. <<La mia scelta è Edward>> Sul viso di quella montagna di 100 chili di muscoli appare un sorriso di vittoria. Sento un vuoto farsi strada dentro di me. Una sensazione che in vita mia non ho mai provato! E' come se qualcuno mi stesse tenendo il cuore in mano e lo stesse stringendo. Partono brividi sul tutto il corpo per la rabbia. Senza rendermene conto mi ritrovo il pugno nell'armadio di Damon, lasciandoci un buco profondo. Beatrice salta dallo spavento, indietreggiando da me. Questa cosa che lei pensi che io le alzerei le mani mi ferisce, ma d'altro canto forse in questo momento mi verrebbe voglia di prenderla seriamente a schiaffi! <<Ok signori. Ora che la scelta è stata fatta potete tornare alle vostre postazioni! Abbiamo perso già abbastanza tempo. Ah ehm Thomas, quel danno ti verrà sottratto dallo stipendio.>> Annuncia divertito Damon. Il prossimo danno glielo faccio in faccia! Stringo forte i pugni anche se mi fanno molto male. <<Andiamo>> dice Blake spingendomi fuori dalla stanza, ma resto in mobile a fissare Beatrice. <<Thomas cazzo! Muoviti, ormai non ci puoi fare più nulla. Vai avanti come hai sempre fatto>> Come faccio a spiegare a mio fratello che questa volta non è come le altre? Chi crederebbe a uno stronzo senza cuore come me? Non mi è mai importato niente di nessuno... fin ora. Penserà che non accetto la sconfitta, che per orgoglio non voglio darla vinta, ma la realtà è ben diversa. <<Beatrice!>> riesco a dire a denti stretti, richiamando così la sua attenzione. Esita un attimo prima di voltarsi verso di me. <<Da oggi per te sarò Bella, come per tutti gli altri>> Quella ragazza imbranata, trascurata e buffa ormai non esiste più. Il nostro compito è quello di prepararle per questo lavoro, e vedendola ora in questo abito giallo, truccata e sicura di se mi fa capire che abbiamo svolto un ottimo lavoro. Purtroppo. Se è convinta di essere pronta a tutto ciò ok! Che vada a fottersi anche lei allora. Non mi farò umiliare tanto da una mocciosa che crede di essere una donna vissuta! Le farò capire ben presto che io non ho bisogno di lei. Ho creduto per un attimo di essermi intenerito, ma quel vuoto che sentivo bruciare dentro ben presto sparirà e tornerò ad essere quello di sempre. Sfrenato, strafottente e senza anima...<<Bene, fai pure "Bella". Capirai sulla tua pelle il grande sbaglio che hai appena commesso!>> e senza aspettare replica esco fuori sbattendo la porta. <<Potresti controllare nel corridoio se è tutto in ordine? Io vado a controllare il cinema. Sulla lista risultano tanti clienti, ma in giro ne vedo meno della metà.>> dice Derek. Senza rispondergli mi dirigo nel corridoio. Riesco a sentire solo urla di piacere, quindi qui è tutto in ordine. Presto dovrò sentire anche quelle di Beatrice in queste stanze. Chissà se fingerà come ha fatto con Blake. Scaccio via questi pensieri scuotendo la testa. Devo concentrarmi, o meglio ancora distrarmi da questi pensieri. <<Ariel, è tutto apposto?>> chiedo vedendola uscire da una stanza. <<Si, diciamo. Mi ha annoiata parecchio questo vecchio riccone. Avrei bisogno di essere sbattuta come si deve per riprendermi un pò.>> dice lanciandomi un sorriso malizioso e buttandomi le braccia al collo. <<Non sono dell'umore giusto. Ci sono parecchi clienti, vai a farti soddisfare da uno di loro.>> replico staccandomela di dosso.  <<Io però volevo te>> Raddrizzo la schiena guardandola dall'alto verso il basso. <<Io però non voglio te. Ora sparisci>> gli faccio segno con la testa di andarsene. Mi volto per tornare nella sala centrale quando noto Beatrice fissarmi dall'altro lato del corridoio. Penso abbia assistito alla scena. Senza degnarli di uno sguardo procedo dritto per la mia strada. <<Metthew,  versami un whisky>> dico sedendomi e massaggiandomi la tempia. <<Versane due. Oggi ce da festeggiare>> Tolgo le mani dalla testa per voltarmi. <<Non ho intenzione di bere con te>> rispondo seccato a Edward. <<Non essere scorbutico con me Thomas. Non vorrai farmi infuriare, vero? Sappi che ora ho un giocattolo in più su cui sfogare la mia rabbia>> dice ridendo di gusto. Mi alzo di scatto dalla sedia, facendola cadere per terra. <<State calmi! Risolvete le vostre questioni fuori di qui!>> ci rimprovera Matthew. <<Tranquillo, non ci sarà niente da risolvere. Tu versa i drink e fatti gli affari tuoi>> Con fare calmo si alza dalla sedia per rimettere a posto la mia. <<Te lo dico una volta sola Thomas>> dice avvicinandosi a mò di sfida. <<Ogni tuoi sbaglio, minaccia o bastoni fra le ruote che vuoi mettere a me, li pagherà la tua dolce bella. Quindi amico mio>> inizia a gridare aprendo le braccia come per volermi abbracciare <<Questione risolta direi, no?>> dice schiaffeggiandomi leggermente sulla guancia. <<Ecco perché non bisogna mai mostrare le proprie debolezze. Ora ti ho in pugno!>> prendendo il suo bicchiere si volta per andare via. <<Ah, un ultima cosa. Stalle alla larga! Anche in quel caso troverò una qualsiasi scusa per punirla.>> E con un sorriso soddisfatto mi gira le spalle. <<Che ti ha detto?>> chiede Blake spuntando da non so dove. <<Che è un uomo morto!>>  dico bevendo un sorso di whisky. Mi afferra le spalle scuotendomi <<Potresti tornare in te e smetterla?! Voglio sapere cosa ti ha detto!>> Nei suoi occhi percepisco preoccupazione e rabbia nello stesso tempo. <<Che subirà per ogni mia cazzata>> riesco a dire. Blake molla la presa lasciandosi cadere le braccia lungo i fianchi. <<E' colpa mia. Non avrei dovuto permettere di intrometterti.>> <<Non avrei mai pensato... lascia stare>> bevo tutto d'un fiato il whisky evitando di continuare questa discussione. <<Ora che vuoi fare?>> chiede mentre mi allontano. <<Mettermi da parte>> rispondo secco e senza voltarmi per guardarlo. L'unica dimostrazione d'amore che mi resta è quella di starle lontano. 

La serata è al termine e il locale si è quasi svuotato. Raggiungo le ragazze sul divano che stanno chiacchierando per rilassarsi. Beatrice è con loro ma non so se abbia già iniziato a "svolgere il suo lavoro" <<Ariel, hai risolto il tuo problema?>> chiedo irrompendo tra loro. <<Vuoi risolvermelo tu?>> chiede leccandosi le labbra. Le faccio segno con la testa di seguirmi e così fa. <<Scusatemi, continuo a chiacchierare un pò con lui>> annuncia alle ragazze che replicano con un <<si siii "a chiacchierare">> seguito da un sacco di risate. Non mi volto per guardarle, ne di cercare una reazione da parte di Beatrice. Posso solo immaginare il suo viso, forse, frustrato. O forse no. In un modo o nell'altro solo così posso farle capire di starmi alla larga. Deve odiarmi e schifarmi... per tenerla al sicuro. 

Entriamo in una delle stanze del corridoio. Slaccio la cintura facendo cadere i pantaloni per terra. <<Fammi rilassare>> le ordino. Si inginocchia davanti a me tirando fuori e stringendo forte il pene tra la sua mano. Le afferro i capelli e senza avvisarla glielo infilo in bocca. Faccio una leggera pressione per farglielo avere tutto, ma la parte migliore di me non reagisce e anche lei lo nota. <<Thomas?...>> <<Sono solo nervoso! Continua!>> e senza repliche lo continua a succhiare. Immaginando il viso di Beatrice tutto prende vita. <<Si>> mi sfugge dalla bocca e prendendole la testa con entrambe le mani glielo faccio sentire in gola, tanto da farle mancare il respiro. <<Ti sei rilassato subito noto>> dice guardandomi dal basso. La sposto per mettermi comodo sulla sedia. <<Cavalcami>> le dico mentre lo gioco nella mano facendo su e giù. Lei si posiziona frontale su di me, ma così non va bene. Non voglio vederla in faccia. <<Di schiena>> le ordino. Prima di iniziare le infilo un dito dentro facendola gemere dal piacere. Con l'altra mano tiro fuori un preservativo dalla tasca. Ora è bagnata al punto giusto e lentamente la faccio scendere sulla mia erezione. Salta come una cavalla arrapata su di me facendomi tirare indietro la testa dal piacere. La prendo per i fianchi e la faccio piegare in avanti per sbatterglielo tutto dentro. Dopo pochi minuti scoppia nel suo primo orgasmo. <<Thomas, cazzo!>> Le metto le dita in bocca per farla stare zitta. Continuo sfogando tutta la mia furia su di lei, cosa che non le dispiace. <<Continua più forte>> mi supplica.. e io rallento. <<Ti prego>> inizia a gridare tanto da  farsi sentire nel corridoio. <<Più forte>> le dico. <<Questi giochetti del cazzo Thomas! Scopami! Fammi male! Ti prego!>> Prendo rincorsa e inizio a sbatterglielo forte, un colpo per volta, facendola arrivare al suo secondo orgasmo. Sento che ormai è sfinita, così anch'io scoppio nel preservativo gridando di piacere. <<Non ti smentisci mai>> dice cercando di stamparmi un bacio. <<E' solo sesso, ricordatelo.>> Mi rimetto a posto ed esco dalla stanza. Dopo poco anche lei esce raggiungendo le altre. <<Bè Ariel? Ti vedo sfinita!>> la punge cenerentola. <<Sfinita si, ma anche tanto soddisfatta!>> risponde gettandosi sul divano. <<Blake, io torno a casa>> dico stanco <<Ti vedo più rilassato>> dice ridendo. Rispondo con un gesto della mano salutandolo. <<Bea...ehm Bella dove vai?>> sento urlare Blake. Non faccio in tempo a voltarmi che mi ritrovo la mano di Beatrice stampata sulla guancia. Questo dimostra che ho ottenuto ciò che volevo.   

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora