Testa o croce

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Inizia un nuovo giorno e penso che forse dovrei ringraziare Damon per avermi difeso ieri sera, ma mi chiedo perché lo abbia fatto? Mi sbagliavo sul suo conto. Magari, in realtà, sotto quell'apparenza da uomo alfa si nasconde un uomo dal cuore d'oro. Dovrei iniziare a rivalutarlo. Quando entro al Black Pearl  però resto delusa, lui non c'è. Da quando mi ha proposto di lavorare per lui non viene più qui, forse si sente offeso dal mio rifiuto. Entro in sala per prendere le ordinazione e resto impietrita quando vedo che al posto di Blake ora c'è  Chris. <<Dov'è Blake?>> Non ha neanche la decenza di guardarmi in faccia. <<Ha cambiato il turno, non so se è solo per questa settimana o se è definitivo.>> Si è fatto cambiare di turno? Così, senza avvisarmi. Spero che non sia per colpa di quello che stava per succedere ieri sera. Mi assale un senso di colpa, misto a tanta rabbia. L'unica cosa certa è che questa settimana devo stare a stretto contatto con Chris e questa cosa non mi piace, non mi piace affatto! Prendo il cellulare e scrivo un messaggio a Blake.

"Oggi mi è mancato non vederti al bar mentre mi prepari il caffè. Perché hai cambiato il turno senza dirmi niente? Spero di rivederti presto."

Mi aspetto una sua risposta, che però, non arriva. Con il cuore in gola, e un senso di delusione, inizio questo triste turno.

<<Signorina Stacey, abbiamo finito le cialde del tè verde. Potrebbe andare in magazzino a recuperarne qualcuno invece di starsene lì a fissare il cellulare?!>> Il signor Smith è un uomo di mezza età, occhi scuri che rispecchiano perfettamente la sua anima. I capelli brizzolati gli danno un tocco di fascino, fascino che però svanisce una volta che apre la bocca. Non capisco come faccia sua moglie a sopportarlo! È un uomo freddo, senza un briciolo di cuore. Lavoro qui da quattro anni e sinceramente non ricordo mai di averlo visto sorridere. Vedo dietro di lui Christopher gustarsi la scena, mentre in silenzio continua ad asciugare i bicchieri. Scendo giù nel magazzino, qui è un vero disastro! Penso che dovrebbe assumere più personale, ma è troppo tirchio per fare un passo del genere, a lui piace sfruttare quei pochi dipendenti che ha, senza versare un centesimo in più. Dopo aver messo il magazzino sotto sopra (più di quanto già non fosse) riesco finalmente a trovare le cialde. M'inginocchio per prendere il cartone e mentre mi rialzo sento la porta chiudersi dietro di me. Mi volto per lo spavento e mi ritrovo Christopher appoggiato ad essa, bloccandomi così il passaggio. <<Dobbiamo parlare>>. Resta immobile con lo sguardo serio. Non ho niente da dirgli, tanto meno voglio stare qui ad ascoltarlo. La nostra storia è finita e lui deve farsene una ragione.  Nessuno lo ha costretto ad infilarsi nel buco di un altra! <<Non abbiamo niente di cui parlare. Ora lasciami passare>> Cerco di spostarlo per passare, senza successo. Mi prende il viso con entrambe le mani, mi guarda intensamente negli occhi e senza darmi alcun modo di replica mi tira a sé infilandomi la lingua nella bocca. Provo a liberarmi da questo bacio preso con forza, ma ogni mio sforzo è inutile. Lascio cadere le cialde e con tutta la mia forza mi spingo via dalla sua presa. Questa volta non ci sarà nessuno a salvarmi. <<Blake non è il ragazzo adatto a te! Io sono l'unico amore della tua vita! Non lo capisci che non riesco a vivere senza te? Ora ti chiedo solo di ascoltarmi, cosa che non hai fatto per quasi un anno. Vorrei poter tornare indietro per rimediare ai miei errori. Non voglio perderti, ti prego, dammi un'altra opportunità! Posso dimostrarti che sono cambiato. Il mio cuore appartiene solo a te!>> Sta succedendo tutto così velocemente che le sue parole mi risuonano nella mente, come se non stesse capendo cosa stia dicendo. <<Eri il mio unico amore, ora nel mio cuore non c'è più posto per te! Adesso che ti ho ascoltato lasciami passare, altrimenti inizio ad urlare!>>  <<Non credi neanche tu a quello che stai dicendo. Lo so che nel profondo del tuo cuore vive ancora il nostro ricordo.>> <<Un amaro ricordo, uno di quelli che non vorresti mai più rivivere!>>  <<Ti chiedo solo un'altra possibilità.>> <<L'hai avuta, le tue parole non scacceranno via quell'immagine di te mentre ti scopi un'altra nel mio letto. Non ho più voglia di ripetermi, lasciami andare.>> Lo guardo con aria di sfida, se continua a bloccarmi il passaggio inizierò veramente ad urlare, non può trattenermi qui ancora per lungo. Riesco a leggere la delusione nei suoi occhi, che non si avvicina minimamente a quella che lui ha inflitto a me, e contrariato si fa da parte. <<Blake non ti renderà felice>> È l'ultima cosa che riesco a sentire mentre vado via. Ritorno al bar dove trovo il signor Smith ad attendermi. Senza farsi notare dai clienti si rivolge a me, con denti stretti e un filo di sorriso. <<Dov'è il tè che hanno ordinato? Aspettano da un quarto d'ora!>> Non può minimamente immaginare di quanto in questo momento me ne sbatti dei suoi stupidi tè! <<Rivoglio Blake nel mio turno, Christopher non è adatto a fare il gioco di squadra.>> <<Signorina Stacey, di quello che vuole lei a me non interessa un bel niente. Le ho chiesto dov'è il tè?>> nella sua mente mi starà prendendo a schiaffi, dipendente o no, questo non è il modo di trattare una persona. <<Sono finiti, Christopher non è attento come Blake, ha dimenticato di segnarlo.>> Faccio un grosso sospiro per non dire altro, prendo il palmare e ritorno in sala. <<Buongiorno>> Riconosco questa voce, più che la voce riconosco il profumo. Emily. Oggi ha i capelli sciolti, una camicia bianca che fa risaltare il suo seno, (penso sia una quarta abbondante) incastrata perfettamente in un jeans stretto mostrando le sue curve perfette. Non ho ancora capito se è alta o se sono i tacchi a renderla tale. La tonalità del suo trucco delicato, ma nello stesso tempo vistoso, accentua la sua finta abbronzatura. Invidio il suo essere tanto curata, io accanto a lei sembro uno straccio. <<Buongiorno a lei Emily>> <<Non mi sembri tanto convinta>> <<La vita purtroppo non è facile per tutti.>> Devo ricordarmi che sa leggere la mente! <<Tutto può essere facile, bisogna solo volerlo.>> Mi strizza l'occhio. Forse sa dell'offerta fattami da Damon. <<L'altro giorno ti ho vista di sfuggita al The Mint, il tempo di venire a salutarti ed eri già andata via.>> <<Ho avuto un imprevisto.>> Se crede che le racconterò la mia vita solo perché sa fingersi amica si sbaglia di grosso. <<Questa sera daremo una festa, sarei lieta di averti come mia ospite.>> <<Ti ringrazio per l'invito, ma purtroppo non potrò esserci.>> <<Peccato, Damon ci resterà male all'ennesimo rifiuto.>> Mi guarda con un sorriso malizioso. Ecco ero certa che sapesse qualcosa. <<Pensaci e ricordati che il percorso della nostra vita dipende solo dalle nostre azioni.>> Senza aggiungere altro se ne va. Chissà se Blake sarà lì questa sera. A proposito, devo controllare se ha risposto al mio messaggio.

"Cara Bea,

Non preoccuparti, tornerò presto a preparati il caffè. Purtroppo ho avuto un inconveniente e ho dovuto spostare il turno momentaneamente. Mi fa piacere che senti la mia mancanza, sappi che lo stesso vale anche per me. Ti mando tanti baci. Scegli tu dove ;)".

Sento un senso di sollievo, non no ha cambiato a causa mia. Prendo le mie cose e mi avvio all'uscita. Vedo anche Christopher prendere le sue cose, saluto freddamente e vado via prima che possa trattenermi ulteriormente. Arrivata a casa, apro di nuovo il cassetto e tiro fuori un'altra poesia.

                                                   Ricordi di ieri

Riapro una vecchia porta. Lentamente entro e mi guardo intorno, ovunque sono appese le nostre foto, i nostri ricordi. Resto al centro di questa stanza... esce un sorriso dalle mie labbra mentre scivola una lacrima dalla Ita guancia. Tutto ad un tratto spariscono i ricordi di ieri e mi appare il presente... una stanza buia, priva di colori. M'inginocchio e resto con lo sguardo vuoto, come il vuoto che ho nel cuore. Mi copro gli occhi, non voglio più guardare quelle immagini. Inizio a strillare. Un vento leggero mi sfiora i viso, che inizia a sentire freddo. Tolgo le mani dagli occhi e mi ritrovo su di un prato fiorato. Delle bellissime farfalle volano su di me e dolcemente mi appoggiano un fiore tra i capelli. Sento una presenza dietro di me, mi giro e ci sei tu con il tuo meraviglioso sorriso. Mi guardi e ad un tratto sento le mie guance bollire. Il cuore batte forte, ti avvicini e mi sposti i capelli, asciughi le lacrime dal mio volto e ti siedi accanto a me, su quel prato di mille colori. Non parli, ma attraverso ai tuoi occhi riesco a leggere tutto ciò che vorresti dirmi. Ti avvicini alle mie labbra e mi baci delicatamente. Improvvisamente mi ritrovo sola. Il. Prato svanisce e le farfalle cadono e, sbattendo per l'ultima volta le loro ali, muoiono. Una voce dal nulla mi riepiloga la mia storia con te, del nostro amore infinito. "Lui vive in te, nei ricordi di ieri".

Vedo bruciare anche questa poesia, portando via con se i ricordi di ieri. Accendo il computer per trovare un bel film su Netflix cercando così di distrarmi un po'. La mia attenzione cade su un titolo inserito da poco: Reign. Leggo la trama. Parla dell'adolescenza della regina Maria Stuarda e del suo arrivo in Francia dove conosce il promesso sposo Francesco. Mi metto il pigiama e do inizio alla mia serata. Sono alla quinta puntata quando squilla il cellulare. È un messaggio da parte di Elisabeth.

"Bea dove sei? A casa vero? Hanno organizzato una festa al The Mint, ti va di andarci insieme? Non dirmi che sei ancora arrabbiata con me? Aspetto tue notizie."

Mi risuonano in mente le parole di Emily: " siamo noi a decidere del nostro destino". Domani è il mio giorno libero, volendo potrei fare anche tardi senza problemi. Ma questa serie è così bella! Lancerò una moneta, testa vado alla festa, croce resto a guardare la serie. Mentre lancio la moneta nel profondo desidero che esca testa. Tolgo la mano per vedere il risultato ed è... croce. Peccato, il destino ha altri piani per me. Non passa neanche un minuto che mi arriva una foto su whatsapp, è di Blake. È una su foto insieme a...Eli? Sono insieme alla festa. Ok destino, questa volta ti è andata male!  Questo volta sarò io a decidere.

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora