Arriviamo al ristorante e ringrazio di avere Elisabeth con i suoi mille vestiti. Non penso che mi avrebbero fatta entrare con jeans e scarpe di ginnastica. Sul biglietto da visita ho notato che era di lusso, ma non immaginavo tanto. Ci troviamo davanti ad una scalinata larga e luminosa, con dei camerieri, che sembrano più maggiordomi, all'esterno con dei vassoi pieni di prosecco. Il palazzo è enorme, e penso che su ci siano delle camere da albergo. Perfetto, potranno prenotare qui per questa notte, sperando che domani prenderanno di nuovo il volo per New York. Entriamo e la prima cosa che noto sono gli enormi lampadari di cristallo che penzolano su ogni tavolo, allestiti di tovaglia bianca con al centro dei vasi pieni di fiori. Ci sono dei tavoli di coppie con delle candele accese, che ridono con gli occhi pieni d'amore mentre sorseggiano del buon vino. Quanto li invidio. Le tende ricadono dolcemente per terra, sono di color beige-oro, rendendo così l'ambiente piacevole con quei colori caldi. <<Prego, avete prenotato un tavolo?>> non posso non notare come guarda Eli da cima in fondo, mangiandola con gli occhi. <<Siamo stati invitati da Filippo>> ma ancora non riesce a togliere gli occhi di dosso ad Eli. <<Penso non ti stia ascoltando>> precisa Blake. Gli passo la mano davanti per richiamare la sua attenzione. <<Vi faccio accomodare subito>> batte le mani e in un lampo ci troviamo due camerieri ad accompagnarci al nostro tavolo, gentilmente ci spostano la sedia a me e ad Eli, quando Thomas con un gesto sgarbato fa spostare il cameriere dalla mia sedia. <<Non cera bisogno di mandarci questi pagliacci, anche noi conosciamo le buone maniere!>> <<Non si direbbe>> replico. Sono 4 posti, due da un lato e altri due dall'altro. Thomas sposta la sedia accanto a la mia credendo di prendere posto, ma lo blocco in tempo. <<Vorrei che sedesse Blake accanto a me, se non ti dispiace>> gli lancio un sorriso malefico. <<Vieni Tom, accomodati accanto a me>> lo incalza Eli. Molto infastidito lascia il posto al fratello, molto grato che non abbia fatto storie. <<Potresti sforzarti ed essere gentile con Elisabeth, mi faresti un grandissimo regalo di compleanno.>> abbassa il menù per guardarmi negli occhi. <<E' questo che vuoi?>> mi chiede con tono fermo. <<Si>> replico secco. <<Esprimi bene il tuo desiderio, te ne concederò solo uno.>> <<Mi sembra di avertelo già espresso chiaramente.>> <<Ok>> <<Ok>> ritorna con il naso sul menù facendo avvicinare Eli a lui. <<Preferisci carne o pesce?>> le chiede dolcemente. Lei non perde tempo e avvicina la sua sedia a quella di Thomas, tanto che basta un movimento per saligli addosso. Blake fa lo stesso con la sua. Scegliamo più o meno le stesse cose, rendendomi conto che abbiamo quasi gli stessi gusti, mentre Thomas ed Eli hanno scelto completamente cose diverse da noi. Su una cosa però siamo tutti d'accordo: <<Vino bianco grazie>> chiacchieriamo del più e del meno, di quanto mia madre sia simpatica e accogliente, del magnifico posto, di tutto tranne che di Damon o Edward. Anche Eli sta parlando da più di mezz'ora con Tom, non so di cosa ma lui non mi sembra molto partecipe al discorso. Nella sala risuona della musica lenta, e quasi tutti si alzano per danzare. <<Ti va di concedermi questo ballo?>> sento dire a Thomas mentre guardo le altre coppie danzare. Mi giro di scatto per rifiutare il suo invito quando noto che non era rivolto a me. Prende la mano di Eli e gli stampa un bacio su di essa. <<A te non piace ballare>> gli rinfaccio. <<Magari mi piace farlo con la compagnia giusta>> replica sorridendomi. Si alzano e vanno dritti al centro. Lui ha la postura perfetta, alto, magro e quei vestiti poi gli danno quel qualcosa in più che non si vede tutti i giorni. Con una mano dietro la schiena fa un inchino ad Eli, che diventa rossa dall'emozione. Le fa vedere come posizionare le mani mentre lui posizione le sue, con una si tengono la mano mentre l'altra ricade sulla schiena nuda di Eli. Non avrei mai pensato che fosse un talentoso ballerino, ovviamente lui comanda i passi, ma lo fa così naturale che lo fa apparire semplice! <<Mi dispiace Bea, ma questo non è il mio campo>> mi dice mortificato Blake. <<Come fa ad essere così bravo?>> gli chiedo sorpresa <<Damon lo obbligò a frequentare un corso di ballo, diceva che aveva il suo perchè>> e devo ammettere che per una volta devo dargli ragione. <<E tu no?>> fa spallucce <<Visto che "lavoriamo" in coppia bastava che lo sapesse fare solo uno>> <<Ah>> è l'unica cosa che riesco a dire. Fanno un paio di balli quando ci portano i nostri piatti. <<Wow hai visto?? Mi sembrava di volare! Thomas sei fantastico.>> Non riesco a non fare un sorriso più che falso, a dirla tutta mi è passata anche la fame. Continuano a ridere e scherzare insieme, come se si fossero conosciuti adesso, ma questo era lo scopo, farli avvicinare... ma ora non sono più tanto convinta di volerlo. Si avvicina al suo orecchio e le sussurra qualcosa, accarezzandole la schiena scoperta. <<Scusate, devo andare un attimo in bagno>> sorrido dolcemente a tutti e tre e mi allontano frettolosamente. Ho bisogno di aria. Vado sul retro del ristorante dove con grande sorpresa trovo un giardino enorme! In mezzo ce una bellissima fontana: è rotonda e in mezzo ce una statua che raffigura un angelo... mi avvicino per guardarlo meglio e capisco che è cupido. Resto li immobile ad osservare l'acqua che fuori esce da tutte le parti, ispirando tutta questa aria fresca, per far passare la profonda delusione che mi infligge il cuore. Tanto il dolore che provo che non ho notato che dietro la fontana ce un labirinto di piante. Non ne ho mai visto uno e decido di farmi un giro, infondo non potrà essere molto grande. Non è molto luminosa, ce un cielo stellato e una luna pazzesca questa sera, e se fosse stato troppo illuminato non si sarebbe notato questo spettacolo naturale. Arrivo al centro dove ci sono delle panchine intorno ad un altra statua. Non so chi o cosa rappresenta, ma è una fanciulla con i capelli sciolti, il vestito lungo e ha una ghirlanda luminosa in testa. Tra le mani ha qualcosa, mi avvicino per guardare meglio e noto che è un foglio. Lo prendo e lo lascio cadere per terra: è il contratto di Damon! Spaventata inizio a guardarmi intorno, potrebbe essere l'opera di Edward... potrebbe davvero essere nascosto qui da qualche parte? E se si, come fa ad anticipare le mie mosse? Mi avevano avvisata di stargli lontana, che sarebbe stata l'ultima persona che avrei voluto incontrare. cerco l'uscita, ma penso di essermi persa! Il cuore inizia a battermi più forte e sento le lacrime salirmi agli occhi. Cosa succederà se me lo ritrovassi di fronte? Cosa potrebbe mai farmi di tanto tremendo? Per la prima volta in vita mia mi sento persa...persa qui dentro e persa nell'anima. Inizia a mancarmi il respiro quando noto lo steso fiore per la stessa volta: sto girando su me stessa. Vorrei urlare aiuto, ma la voce resta soffocata in gola. Mi gira la testa quando sento afferrarmi il braccio. D'istinto chiudo gli occhi e inizio a tirare pugni in aria. Vengo bloccata da dietro, non posso fare più niente. <<Hai finito? O vuoi spaccarmi tutti i denti?>> Inizio a piangere per il sollievo, mi giro di scatto e mi perdo tra le braccia di Thomas. <<Come mi hai trovata?>> gli chiedo con il singhiozzo. <<Ho visto come mi hai guardato, quel sorriso finto lo dai a bere a loro, non a me, così ti ho seguita. Poi dovresti tenere ben in mente che io ti troverò sempre>> lo dice con un tono mai avvertito fin ora da parte sua. Un tono dolce e rassicurante, sincero e premuroso. <<Stai piangendo perché ti sei persa?>> <<Il contratto>> riesco a dire. <<Non ci pensare ora, avrai tempo quando torneremo a casa>> mi dice accarezzandomi la testa, tenendomi forte al suo petto. <<No Thomas, il contratto era sulla statua!>> <<Io avrei scommesso che quello innamorato fosse Blake.>> Sentiamo battere delle mani da dietro. <<Peccato che sei piombato qui tutto ad un tratto, mi sarebbe piaciuto scambiare due parole da solo con Beatrice.>> <<Edward>> dice Thomas facendomi spostare dietro di lui, come per volermi proteggere. <<Cosa vuoi?>> vedo un lungo sorriso allungarsi sul suo viso. <<La verità avrei preferito trovare tuo fratello, così si sarebbe ricordato di quel pugno che mi ha sferrato in faccia. Ma ci sei tu, quindi... credo che non avrai da ridire se mi lasci solo con lei..giusto? <<Non hai risposto alla mia domanda>> dice con tono duro. <<Eseguo solo gli ordini!>> dice ora incazzato con voce più alta. <<Ora ci siamo noi, puoi tornartene dal tuo padrone>> <<Oh no, lui vuole voi sul prima aereo di ritorno, al più presto. Non è affatto contento da questa vostra piccola fuga>> <<Non ha fatto parola con nessuno del contratto>> <<Lo so, lo so. Infatti noi non siamo preoccupati per lei, ma per voi. All'inizio solo di Blake, ma ora abbiamo capito che siete entrambi un problema.>> <<Anche noi stiamo facendo solo il nostro lavoro! Credi davvero che potremmo entrambi perdere la testa per questa ragazza?!>> Mi manca un battito di cuore. E come se mi avesse trafitto con un coltello, spingendo sempre più affondo. Mi sento mancare le gambe, così cado con le ginocchia per terra. Fatico a respirare. <<Dammelo>> dico sottovoce. Alzo la testa per guardare Edward. <<Ho detto dammelo!>> China la testa da un lato, stringendo un pugno nell'altra mano. <<Cosa devo darti?>> mi chiede con occhi luccicanti. <<Beatrice stai zitta>> mi ordina Thomas. Mi faccio forza e lentamente mi rialzo sulle mie gambe tremanti. Supero Thomas per avvicinarmi a Edward. <<Dammi il contratto>> alza le mani in aria e lentamente esce un foglio ed una penna dalla giacca. <<Ora scegli: lo strappi o lo firmi?>> <<Beatrice!>> mi rimprovera ancora Thomas <<Potrò comunque essere la tua "scopata"! Sei stato chiaro: tra me e te non ci sarà mai niente! Quindi cosa vuoi da me Thomas?>> riesco a mala pena a pronunciare il suo nome che sento di nuovo le lacrime scendere giù dalle guance. <<Due cuori che si auto distruggono. Per questo non possiamo permetterci l'amore! Guarda come ti sei ridotto. Sei sempre stato la mela marcia, quello senza ritegno, il miglior cacciatore di tutti... per poi arrivare a questo?>> fisso il contratto, con la speranza che Thomas ha ancora un briciolo di cuore per dirmi di non farlo, per supplicarmi di lasciar perdere, che non è vero che non provi niente per me e che un giorno potrebbe esserci qualcosa tra di noi. Alzo la testa per guardarlo negli occhi. <<Hai ragione. Sono sempre stato quello senza anima, lo stronzo della situazione, quello che non guarda in faccia nessuno. Però su una cosa ti sbagli di grosso: io per lei non provo niente! L'amore? non ne conosco il significato!>> chiudo gli occhi e inspiro forte. Questo è quanto basta per farmi prendere la mia decisione. <<Girate di spalle>> Edward mi guarda perplessa. <<Devo appoggiarmi da qualche parte per firmare?>> Appoggio il foglio sulle sue spalle, che potrei giurare non fossero così larghe l'ultima volta che l'ho visto. Penso ancora un attimo quando sento Thomas schiarirsi la voce. <<Sappi però, che se ora firmerai.....>> <<Chiudi il becco Thomas!>> emette severamente Edward. Ho ancora la penna a mezz'aria quando mi viene tolta da mano. <<Blake>> <<Scusa fratello, ho fatto il prima possibile!>> mi prende la mano e mi trascina via da Edward. <<Ho appena parlato con Damon. l'ho rassicurato che siamo qui solo per finire il nostro lavoro e che non abbiamo bisogno di te! Mi sono permesso di accollarci ogni responsabilità per lei.>> <<Lo sa anche che era sul punto di firmare?!>> <<Così prenderai tu i meriti? Sogna! Lei firmerà con noi, e saremo noi a tutelare su di lei, non tu!>> non riesco più a seguirli. <<Damon è d'accordo che lei dovrebbe sapere questo piccolo particolare: se tu concederai la firma a lui, noi non potremmo in nessun modo intrometterci tra te e lui. In poche parole lui avrebbe il potere su di te e da contratto tu dovrai rispondere, oltre a Damon, solo a Edward. E non vogliamo un'altra Beatrice in sala di rianimazione, vero?>> <<Non capisco perché non ti cacciò via quel giorno>> scoppia in una risata. <<Perchè non poteva! Lei doveva rispondere a me! Ha infranto la regola e io avevo il diritto di punirla.>> resto paralizzata. <<Le punizioni sarebbero queste?>> chiedo con voce tremante. <<Non siamo tutti delle bestie come lui>> mi rassicura Blake. <<Quindi, è tutto risolto. Ci rivediamo a New York>> dice Thomas sorridendo. E con queste ultime parole ci allontaniamo da lui. <<Non finisce qui!>> replica, ma Thomas alza la mano salutandolo.
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...