Finalmente dopo 5 ore di autobus, e mille applausi grazie a Eli che continuava a gridare che oggi è il mio compleanno, arriviamo nella mia città natale. Sento vibrare il cellulare in tasca, lo tiro fuori e mi esce un sorriso spontaneo. <<Come si chiama?>> Mi chiede Eli senza capire a cosa si riferisca. <<Chi?>> <<La persona che riesce a farti venire quel sorriso in volto.>> Era davvero tanto evidente? Abbasso di nuovo la testa sullo schermo, poi ritorno a guardare la mia amica. Non sono sicura di volerglielo dire. Leggo il messaggio al volo:
"Buon compleanno principessa ;)"
Gli rispondo semplicemente con un l'emoji che raffigura il pollice in su. Anche Black mi ha inviato un messaggio di auguri ma sinceramente non merita proprio la mia attenzione, lui è stato molto più disonesto! È stato mio amico e collega per quattro anni. Prendermi in giro in quel modo, portandomi in un posto stupendo e facendomi sentire importante. Mentre Thomas, ad essere sinceri, l'ho voluto io. Io l'ho provocato e lui ha reagito di conseguenza. Ritorno con la mente a quella sera...... <<Beatrice?!>> Scuoto la testa e batto ripetutamente le palpebre per scacciare via quel ricordo. <<È Black?>> Insiste nel sapere. <<No, non è Black. Non è nessuno.>> Mi limito a dirgli. Sbuffa e prende le sue mille valigie per metterle nel taxi. Finite di caricarle siamo costrette a chiamarne un altro per noi. <<Pensi che abbia esagerato vero?>> Mi metto le mani nei capelli e la guardo esasperata facendo lentamente cenno di si con la testa. <<DDAi, ormai quel che è fatto è fatto>> Mi dice ridendo e non riesco a non ridere insieme a lei.
Arriviamo da mia madre che ci aspetta sulla soglia della porta. Vedo il suo viso illuminarsi quando i suoi occhi incontrano i miei. <<Finalmente siete arrivate!>> Dice correndo ad abbracciarci. <<Ma perché ci sono due taxi?>> Chiede indicando le due auto. <<Ti racconteremo dopo. Ora, però, dovresti aiutarci ad entrare quindici valigie.>> Fa un espressione stupita. <<Hai deciso di tornare a vivere qui?>> Nei suoi occhi intravedo una luce di speranza, che però, si spegne subito. <<No mamma, non sono mie. Dai, ti racconto meglio vicino ad una tazza di caffè>>. Senza chiedere altro entriamo tutto in casa.
Facciamo una lunga chiacchierata parlando del più e del meno. Di come va con il lavoro (di cui ovviamente non ho detto di essermi licenziata), dell'appartamento in cui vivo e se c'è qualcuno nella mia vita. Quest'ultimo argomento lo faccio morire prima ancora di iniziare. <<Black>> Dice Eli guardando mia madre. Le faccio segno di stare zitta e di non continuare l'argomento. <<Chi è Blake?>> Chiede mia madre portandosi le mani sotto al mento. <<Nessuno, è solo un amico niente di più. Vieni Eli, ti faccio vedere la nostra stanza>> Mi alzo abbastanza infastidita dalla sedia, non volevo far conoscere alcun nome dei uomini che frequento o che ho frequentato. Dopo Christopher mi sono promessa di non presentare più nessuno a mia madre a meno che non mi stia per sposare. <<Scusami, non pensavo che ti saresti arrabbiata>> <<Non fa niente, non ha fatto più domande e va bene così. Però non fare uscire più altri nomi dalla tua bocca ok?>> <<Ti riferisci a Thomas?>> Non so perché ma quando sento il suo nome qualcosa scatta dentro me. Mi ritorna in mente il giorno che mi seguì in bagno, quando mi disse che a lui non piace chiedere il permesso. A quella volta che mi chiese se volessi sedermi avanti o dietro...in fraintendo la domanda. Siamo stati un po' come il cane e il gatto. Ora però sento un senso di vuoto o qualcosa del genere che non so spiegare. <<Hai lo stesso sorriso di prima, quando ti è arrivato.....il messaggio! Era lui che ti ha scritto! Thomas ti ha scritto!>> Resto sorpresa, non credevo fosse così grave! <<Quindi è per lui che provi qualcosa?>> Mi spiazza con questa domanda. <<Non so cosa dirti. Pensavo provassi qualcosa per Blake, ma da quando ho iniziato a bisticciare con Thomas è scattata una scintilla che fin ora, però, ho voluto ignorare. O meglio, pensavo fosse più disprezzo che altro. Quando mi è vicino mi mette ansia. Mi sudano le mani e sento la voglia di fare pazzie. Può sembrarti impossibile ma a modo suo sa essere dolce. Ed è proprio il suo modo diverso di mostrarsi che mi piace tanto. Però è stato molto chiaro: Lui non è tipo da relazione... e più da divertimento.>> Inizio ad ammettere a me stessa che, forse, potrei provare un sentimento per il ragazzo con gli occhi di ghiaccio....come purtroppo anche il cuore. Eli mi guarda in modo perplessa. Apre la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude subito. <<Sono riuscita a lasciarti senza parole?>> Mi fa un sorriso finto. <<E che...non so. Non è proprio il genere di ragazzo a cui punteresti. Cioè non lo conosco però quel poco che l'ho visto non mi sembra affatto dolce o romantico come me lo stai descrivendo ora. Tipo Blake.....>> <<Credimi Blake non è meglio di suo fratello. È bravo a recitare, al contrario di Thomas che è come lo vedi.>> Mi appoggio con la testa sul cuscino pensando che mi piacerebbe averlo ora qui, ma poi mi si piazza davanti l'immagine del contratto e di Damon. E ritorno alla realtà. Era tutto solo un gioco per loro. <<Stronzo. Lo vedo come uno stronzo senza cuore a cui piace giocare con i sentimenti delle ragazze. Che scopa in macchina senza curarsi di essere visto. È presuntuoso e si creda chissà chi...>> Vedo che si agita. Confermo che è uno stronzo e che sicuramente gli piace giocare con i sentimenti... purtroppo ci sono già cascata! <<È successo qualcosa di cui non sono a conoscenza?>> Non so se voglio sentire veramente la risposta. <<Io...ecco... sai quella sera al The Mint dopo il ristorante cinese? Che lui mi accompagnò in bagno perché ero troppo ubriaca, o fingevo di esserlo.....>> <<Si. Mi ricordo perfettamente. Cioè hai finto di essere ubriaca per farti portare da lui in bagno? <<Ero curiosa di sapere come sarebbe stato scoparci. Sembra così sicuro di sé! Insomma quando siamo entrati l'ho sbattuto al muro... toccandolo lì per fargli capire chiaramente le mie intenzioni. Ma lui mi ha rifiutata, dicendomi che non sarebbe mai successo niente tra di noi. Poi è corso da te lasciandomi li sola...mi sono sentita così umiliata dal suo rifiuto!>> <<Infatti per quanto ti sentivi umiliata hai continuato a provocarlo in macchina... e ora che ricordo anche li ti ha ripetuto varie volte che non ci sarà mai niente.>> <<Capisci?>> La guardo cercando di capire cosa vorrebbe dirmi, ma riesco solo a pensare che è stato capace di fingersi ubriaca solo per scopare. <<Capisco che lo hai toccato....e che ti sei fatta umiliare anche dopo, nonostante lui ti ha ripetuto varie volte che nn ci sarebbe mai stato niente>> <<Mi ha rifiutata ma dopo è stato con te! Vuol dire che comunque un minimo di interesse c'è no?>> Vorrei poterle raccontare che in effetti un interesse c'è, ma non come crede lei. Sono stata usata solo come un oggetto per i loro sporchi affari. Hanno calpestato le mie emozioni come se non fossero niente. Lui non potrà mai provare sentimenti. Non potrà mai far entrare un frammento di calore in quel cuore di ghiaccio.
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...