Italia-Napoli

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<<Pronta per la prima tappa?>> Eli è molto emozionata. Non è mai stata in Europa, suo padre è sempre molto impegnato nel suo lavoro. A cosa serve avere tanti soldi se poi non puoi goderteli? <<Prima tappa?>> I suoi occhi s'illuminano. <<Certo, dici che ti porto in Italia e non ti faccio fare un tour?>> Inizia a saltellare come una bambina. <<E dove andremo?>> <<La prima tappa sarà dov'è nata la pizza Margherita... Napoli!>> Le esce un urlo di gioia soffocato. <<E poi?>> La solita curiosona! <<E poi vedrai>> Gli strizzo l'occhio.

Dopo una lunga attesa finalmente l'aereo sta per decollare. La hostess spiega cosa bisogna fare in caso di emergenza o di malore. <<Tieni, mastica una gomma mentre decolliamo.>> <<Perché?>> <<Dicono che allievi il senso di vuoto.>> Mi guarda divertita come per dire "tu e le storie metropolitane". Ha insistito di stare vicino all'oblò, io sinceramente gliel'ho sconsigliato come prima volta, ma non ha voluto darmi retta. L'aereo si stabilisce sopra le nuvole, il peggio per ora è passato. Guardo Eli che è diventata pallida. <<Tutto bene?>> <<Credo di aver scoperto che soffro di vertigini!>> Da un occhiata fuori dal finestrino. <<Ti va se ci scambiamo di posto?>> Ora dovrei dirgli "no ben ti sta, così la prossima volta mi darai retta" ma non sono tanto stronza...purtroppo. <<Dai, slaccia la cintura.>> Mentre ci alziamo per scambiarci di posto, entriamo in una turbolenza che fa ballare l'aereo. <<Moriremo tutti, me lo sento! Moriremo tutti>> La prendo e la faccio sedere al mio posto, tappandogli la bocca! <<Shhh, ma che urli! Sei impazzita? È una piccola turbolenza, non morirà nessuno!>> Mi giro verso la coppietta seduti dietro di noi, che giustamente stanno ridendo, e chiedo scusa. Inizia bene questo viaggio. Passa l'hostess con il carrellino, forse conosco un modo per far passare la paura ad Eli. <<Mi scusi, potrei avere un catalogo per favore?>> La hostess, molto garbata, me lo rende. <<Guarda Eli, qui le cose costano di meno, vuoi dare un occhiata?>> Vedo la mia amica riprendere colore in viso, come se non fosse successo niente. La cura per ogni male: shopping!

Atterriamo, e praticamente servirebbe un'altra borsa per poterci mettere tutte le cose che ha acquistato! <<Non ti sembra di aver esagerato un po'?>> <<Ma sei pazza? Questo orologio costava la metà! Non potevo non comprarlo!>> <<Ok l'orologio, ma del resto ne avevi proprio bisogno?>> <<Sono profumi che adoro!>> <<Eli, ti sei comprata anche un cellulare!>> <<E se il mio si rompesse? Non si sa mai! Meglio averne uno di scorta no?>> Aspettiamo di vedere i nostri bagagli sul nastro, Eli pensava di aver visto i suoi...almeno cinque volte! L'ultima però è stata la più bella. È andata convinta e se l'è preso, quando un uomo di mezza età ha iniziato a gridare: a ladro! Lei non capiva cosa stesse urlando quel signore , e sono arrivati quelli della security. Sono dovuta intervenire per spiegare che oltre ad essere stupida, non sa riconoscere neanche il proprio bagaglio. Finalmente, dopo un' ora e mezza, escono i nostri. Li prendiamo ed usciamo di corsa, salutando timidamente gli uomini che poco fa volevano portare via Eli. <<Che figura di merda! Come poteva pensare quell'uomo che stessi per rubargli il bagaglio?!>> Ah, quindi la figura di merda l'ha fatta lei. <<Hai prenotato una stanza in albergo?>> No, vengo come turista e vado a dormire sotto... <<Costavano troppo e ho pensato di dormire per strada, o possiamo vedere se qualche buon uomo ci accoglie a casa sua.>> Ad un tratto si blocca facendo cadere i bagagli a terra. Se pensavo che fosse pallida sull'aereo mi sbagliavo... <<Sto scherzando! Forza chiamiamo un taxi>> <<Tu mi farai morire così!>> Scoppio a ridere mentre mi insegue. Però ne è valsa la pena. Peccato di non averle fatto una foto, penso che sarebbe scoppiata a ridere anche lei se avesse visto la sua faccia! Arriviamo al motel. <<Un motel a tre stelle? Dimmi che stai continuando a scherzare.>> A dire il vero ne stavo prenotando uno a due stelle, ma questo era più vicino al centro. La guardo storta e mi avvio all'entrata. <<È ancora valida la proposta di trovare un buon uomo?>> Mi giro per guardarla. <<È valida anche quella di dormire per strada!>> Mi segue lamentandosi. Abbiamo la stanza numero 27. Non è molto grande qui, quindi non è stato difficile trovarla. Entro e mi butto sul letto mentre Eli è ancora sulla porta con un espressione disgustata. <<Staremo qui solo due giorni, e la stanza servirà solo per dormire! Non fare sempre la preziosa. Secondo me non è proprio male. È una stanza con il letto matrimoniale, l'arredamento è abbastanza antico e anche la tv non è una di quelle recenti. C'è solo un comodino per mancanza di spazio, una sedia alla scrivania dove vi è sopra la tv, un armadio dove a malapena ci entra un bagaglio e un bagno minuscolo, il primo che vedo in Italia senza un bidet. <<Dai, lascia tutto e andiamo a fare un'escursione!>> <<Andiamo a fare cosa?>> Ah questi americani, nascono nell'era moderna perdendosi le più belle storie antiche del mondo. <<Un'escursione nel sottosuolo di Napoli!>> Continua a guardarmi senza capire. <<Tu seguimi, tra poco vedrai.>> 

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora