<<Hai voglia di un gelato>>? mi chiede Eli mentre sono immersa nei miei pensieri. Vorrei solo tornare indietro nel tempo e rimediare ai miei errori, ma purtroppo questa cosa non è possibile. <<Si dai, andiamo. Ho proprio voglia di un buon gelato italiano.>> Arriviamo al bar principe e ci accomodiamo fuori. Elisabeth continua a parlare a ruota di non so cosa, ho perso il filo quando ho deciso di non ascoltarla più. Annuisco con la testa con un finto sorriso per non essere maleducata. Guardo il cielo azzurro, chiedendomi cosa stia facendo in questo momento Thomas. Sentirà la mia mancanza? O per lui era davvero tutto solo un gioco? Queste incertezze mi distruggono la mente! Vorrei poterlo avere qui di fronte ed insultarlo in ogni modo possibile. <<Ciao>> Una voce maschile interrompe le mie mille offese rivolte a Thomas. <<Oh làlà>> Tiro una gomitata violenta ad Eli che non riesce a non ammirare ogni genere maschile che gli capita sotto al naso. <<Ciao>> rispondo con un tono come per dire "scusa ci conosciamo?" Il tipo scosta una sedia del nostro tavolino e si siede con noi, fissandomi negli occhi. Alzo le sopracciglia infastidita dal suo modo maleducato. <<Posso esserti utile, in qualche modo?>> <<Davvero non mi riconosci?>> Lo guardo più attentamente, ha un viso magro e lungo con dei lineamenti delicati, capelli neri con un barattolo di gelatina tirati indietro, occhi piccoli e verdi...ma non mi viene in. mente nessuno. <<Penso tu abbia sbagliato persone, io non ti conosco.>> <<Tu sei Beatrice vero?>> Annuisco con la testa. <<Abbiamo fatto le scuole medie insieme.>> Ripenso a tutti i miei compagni di vecchia scuola per identificarlo, e capisco che è... <<Filippo il grassone?>> Scoppia in una risata. <<Scusami, volevo dire Filippo....>> Penso che le mie guance sono rosso fuoco per l'imbarazzo. <<Non preoccuparti, ero davvero grasso in quegli anni. Non mi hai offeso.>> Eli chiede la mia attenzione con una faccia come per dire "mi fai capire qualcosa?" Le traduco tutto per renderla partecipe alla conversazione. <<You are beautiful>> Filippo mi guarda con un sorriso pieno di vergogna. <<Mi dispiace, non riesce a trattenere i complimenti>> Che gli dovevo dire? Perdonami ho un'amica ninfomane? <<Thank you>> gli risponde brevemente. <<Non sono bravo in lingue straniere. Sai, dopo le medie mi sono iscritto in un liceo di metalmeccanica ma ho mollato subito. Non era quello che volevo fare nella vita. Così ho iniziato a lavorare nel ristorante di mio zio e ora sono uno chef.>> Bè certo gli è sempre piaciuto mangiare. Soffoco una risatina. <<Come hai fatto a dimagrire tanto?>> <<Ho nauseato il cibo. Cucino sette giorni su sette per non so quante persone. Quando vedo il cibo mi passa la fame. Tu invece cosa fai?>> Mi fa un sorriso dolce. Vorrei dirgli che sono diventata una grande imprenditrice a New York, che sto forte economicamente, di essere indipendente e autonoma...ma la realtà è che mi sono licenziata, mi hanno ingannata e tradita e in più sto scappando da un contratto fatto da un malato di mente di cui sono perseguitata da un sicario in caso dovessi farne parola con qualcuno! <<Sarei curiosa di assaggiare qualcosa fatto da te>> cerco di cambiare argomento. I suoi occhi si illuminano di gioia. <<Venite questa sera, sarete miei ospiti.>> Dal suo portafogli esce un biglietto da visite. Sembra un ristorante di lusso. <<Grazie per l'invito, ci saremo!>> Guardo Eli che mi fa spallucce e agita le mani. Ho capito come farla tacere per un pò. Le faccio cenno con la testa come per dire "ti spiego tra un pò". <<BEATRICE!>> Alzo di scatto la testa...quella voce! <<Thomas?>> Sento un nodo in gola. Cosa ci fa qui? Anche Filippo ed Eli si voltano per guardare il pazzo che sta urlando il mio nome in mezzo alla strada. <<Hai finito di sposarti in continuazione?>> mi urla furioso contro. Solo dopo pochi secondi noto che c'è anche Blake. <<Ciao anche a te Thomas!>> Blake lo sposta e si inginocchia davanti a me. <<Se avresti risposto al cellulare o ai miei messaggi, forse avrei potuto dirti che ti stiamo dietro da giorni... e non solo noi!>> Anziché guardare Blake, mi soffermo nell'osservare Thomas che va avanti e indietro. Poi si ferma e guarda male Filippo. <<Lo so che Edward mi osserva, l'ho visto un paio di volte di sfuggita ma non ero mai sicura che fosse davvero lui.>> <<Lo sapevi? E non ti è venuto in mente di avvisarci?!>> Interviene di nuovo bruscamente Thomas. Mi alzo furiosa dalla sedia facendo cadere Blake all'indietro. <<Forse ti sfugge che mi avete ingannata, usata e illusa solo per....>> mi blocco subito prima di dire cose che non dovrei <<E credi che io mi fidi ancora di voi?!>> Blake viene con le mani al petto verso di me, a mo di pace. Mentre Thomas carica di nuovo urlandomi in faccia. <<Non mi sembravi molto dispiaciuta mentre urlavi di piacere!>> D'istinto gli mollo un ceffone in faccia. Mi afferra entrambi i polsi bloccandomi. Mi guarda con occhi furiosi <<Bello, non capisco la tua lingua, ne so chi tua sia, ma molla la presa.>> Filippo gli stacca le mani dai miei polsi e si mette tra me e Thomas. Non faccio in tempo a voltarmi verso Blake che mi ritrovo Filippo per terra. <<Thomas!>> Blake si mette davanti bloccando la furia di suo fratello. Mi inginocchio a terra accanto a Filippo. <<Va tutto bene?>> <<Ora lo uccido!>> Fa uno scatto per rialzarsi, ma lo trattengo. <<Lascia perdere, ti faresti male.>> Lo guardo con occhi dispiaciuti, mentre vorrei piangere per la rabbia. <<Ora basta!>> Interviene Eli con voce tremante, direi che è impaurita. Aiuto Filippo a rialzarsi tenendolo stretto per non fargli fare cazzate. <<Come mi avete trovata?>> Chiedo a Blake. <<Con trova il mio iPhone>> Scuoto la testa disgustata da tutto questo. Prendo il mio iPhone e lo lancio addosso a Thomas. <<Hai la macchina?>> Filippo mi indica la moto. <<Ok, andiamo. Eli ti faccio venire a prendere da mia madre, aspetta qui. Quanto riguarda voi due, non voglio vedervi mai più!>> <<Dove stai andando?>> mi urla Thomas da dietro. <<Beatrice, dove stai andando?!>> Lo ignoro proseguendo verso la moto. <<Sappi che ti troverò lo stesso, e spera e prega Dio che sia Edward a trovarti prima di me!>> <<Smettila cretino, hai rovinato tutto! Ma cosa ti è saltato in mente?!>> Sento Blake rimproverare Thomas. Mentre infilo il casco, mi volto ancora una volta verso di loro. <<Ti prego Bea, parliamone!>> mi implora Blake. Vedo Thomas venire di nuovo verso di me, salgo sulla moto senza togliere lo sguardo dai suoi occhi, e quando era ormai vicino, Filippo spinge l'acceleratore. Sono riuscita a sentire le sue ultime parole: "Non andare".
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...