Non capisco come sia possibile che Blake non noti niente. Non poteva alzarsi lui per accompagnarmi in bagno? Sono ancora al tavolo che continuano a brindare, a me sinceramente è passata la voglia di festeggiare. <<Ordiniamo altro vino?>> propone Elisabeth. <<Io passo, ho già bevuto troppo>> Sono nervosa, l'alcol non farebbe altro che peggiorare il mio stato d'animo. <<Andiamo al The Mint, basta vino, ho voglia di un cocktail. Che ne pensi fratellino?>> Vedo Blake mentre arriccia il naso e anche il suo tono inizia a cambiare. <<Non ne ho voglia. Magari ci andremo dopo, da soli.>> <<Perché escluderci? Non abbiamo il coprifuoco quindi possiamo venire anche noi>> Eli fa gli occhi dolci. <<Bea tu non vuoi andare? Dai convincilo tu!>> Sinceramente no, non ci voglio andare. Ma conosco Elisabeth, quando si mette in testa una cosa difficilmente riesco a farle cambiare idea. <<Magari solo un cocktail>> Inizia a battere le mani per la felicità. Blake invece, non è ancora convinto. <<Siamo tre contro uno. Arrenditi, questa volta hai perso.>> Thomas gli rivolge un sorriso che non riesco ad interpretare. Un po' a modo di sfida, un po' pieno di soddisfazione. <<Va bene, accetto questa sconfitta. Ma fidati che la prossima sarai tu a perderla>> Non capisco a cosa si riferisca. <<Staremo a vedere>> Thomas si alza e s'infila il giubbotto. <<Chi perde paga. Ti faccio mandare il conto. Vi aspetto fuori>> Strizza l'occhio a suo fratello e se ne va. <<A cosa si riferiva?>> Adoro la franchezza di Eli! Io non mi sarei mai permessa di chiedere anche se, infondo, sono curiosa di scoprire di cosa si tratta. <<Siamo stati sempre così, Thomas è molto competitivo e si appiglia su tutto. Non fateci caso.>> Ci rivolge un sorriso. "Thomas è molto competitivo". Inizia a risuonare nella mia mente come un eco. <<Andiamo?>> Ha capito di non avermi convinta. <<Si, dimmi quanto viene dividiamo le spese>> Sbuffa e mi fa segno con la mano di uscire fuori. <<Ecco le chiavi, arrivo subito.>> <<Grazie, ma i cocktail li offriamo noi!>> Sorride mentre si avvia alla cassa. Thomas è seduto sul cofano anteriore della macchina a fumare una sigaretta. <<Ma tu non ce l'hai una ragazza?>> Eli parte all'attacco . <<No>> Risponde freddamente lui. <<E perché no?>> <<Non sono tipo da cose serie>> Lo dice guardandomi. Quindi esattamente, cosa vuole da me?! Sono seduta accanto a lui quando gli arriva un messaggio. È di Blake. Provo a leggere cosa c'è scritto. "Smettila! Dobbiamo trovare...." Thomas appoggia il cellulare al petto. <<Finito di farti i cazzi miei?>> Mi sento in imbarazzo di essere stata scoperta. <<Scusa, non volevo essere....>> <<Non farlo mai più!>> Eli ci guarda perplessa. Non posso replicare. Lo sbaglio è stato il mio, di non essere capace neanche di spiare senza farmi beccare!
Arriviamo al The Mint è continuo a pensare al messaggio di prima. Devo parlare con Blake e farmi spiegare cosa sta succedendo. Oggi la musica è più bassa del solito e il locale inizia a svuotarsi, sarà per via dell'orario. <<Facciamo in tempo ad ordinare quattro cocktail?>> Il barista guarda male Thomas. <<Lo sai che a mezzanotte dobbiamo chiudere>> <<Mi chiami il proprietario? Vorrei complimentarmi con lui per l'ottimo lavoro che stai svolgendo>> Gli lancia un sorriso malefico. <<Sei il solito stronzo! Io al contrario di te rispetto gli ordini che mi vengono dati.>> <<Se vuoi lo chiamo io senza farti scomodare>> <<Non ci intratterremo per molto William. Per mezzanotte saremo già fuori di qui tranquillo. Prima li fai, prima ce ne andremo.>> Interviene Blake in modo duro. <<Per i miei gusti vi dà troppo agio.>> <<Per i miei, invece, tu parli troppo>> Replica di nuovo Thomas. <<Che sta succedendo?>> Quella voce mi fa salire un brivido lungo la schiena, ma non di piacere. <<Sono loro che continuano a provocarmi capo>> Blake e Thomas si guardano e sorridono. <<William vai pure. Ne riparleremo domani>> <<Ma io...>> <<Ho detto vai>> Rivolge uno sguardo fulminante a Thomas e senza aggiungere parola se ne va. <<Scusate, il ragazzo deve ancora imparare le buone maniere. Avete ordinato qualcosa?>> Con il suo modo arrogante fa il giro del bancone. Mi guarda da cima a fondo mangiandomi con gli occhi. <<Ti è piaciuta la mia sorpresa Beatrice?>> Guardo Blake che a sua volta mi lancia uno sguardo interrogativo. Ma lo fa apposta? Con un finto sorriso si avvicina a me. <<Di cosa sta parlando?>> Mi chiede sussurrando nell'orecchio. <<Mi ha mandato delle rose>> <<Ad essere precisi 1007>> Aggiunge Elisabeth. La guardo storta. Sento il fiato di Blake farsi pesante. È infuriato! <<Sono allergica ai fiori, non dovevi disturbarti.>> <<Non è proprio la riposta che mi aspettavo ma va bene, la prossima volta saprò che le rose non sono di tuo gradimento>> La prossima volta? In che modo devo fargli capire che non voglio niente da lui! <<Blake dobbiamo parlare, ti dispiace venire un attimo fuori con me?>> Damon glielo chiede mentre ci porge i nostri cocktail. Blake ora guarda Thomas. <<Stai tranquillo, le tengo sott'occhio io vai pure>> Finisce la frase e fa un lungo sorso al suo drink. Fa un espressione come per dire "ah bene è proprio quello che mi preoccupa". <<Tu non bevi Bea?>> <<No, voglio restare lucida>> Lei invece lo ha già quasi finito. Sicuramente me lo avrà chiesto per... <<Allora bevo anche il tuo, posso?>> Ecco appunto <<Si certo, fai pure.>> Damon si schiarisce la gola. <<Blake, per favore, seguimi.>> Percepisco che non vorrebbe, ma che per qualche ragione, deve andare. Aspetto che escano. <<Devo andare in bagno. Eli vieni con me?>> La vedo già barcollare sulla sedia, non mi sarà molto di aiuto. <<No, no resto qui con Thomas. Vedo se riesco a convincerlo di scoparmi questa sera>> <<Vedi che ti sento.>> <<Ah, meglio ancora! Ora sai che voglio scopare con te>> Inizia a ridere... da sola. <<Non lo farei neanche se fossi l'ultima ragazza sulla faccia della terra>> <<Ti faccio tanto schifo?!>> Prima che lui potesse rispondere l'interrompo. L'ha già umiliata abbastanza! <<Ha bevuto molto. Cerca di essere gentile! Io torno tra un po'.>> <<Vengo con te. Ho detto a Blake che vi avrei tenuto sott'occhio. E penso che non ti dispiacerebbe se ti seguissi>> Si passa la lingua sulle labbra.
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...