Sono le 14.00 e Elisabeth non è ancora arrivata. Non mi meraviglio, chissà in chi si sia imbattuta. Sto ancora valutando se raccontargli la verità o se continuare a mentire. Mi servirebbe sfogarmi con qualcuno in questo momento. Ho mille pensieri confusi nella mia testa. Damon, Blake, Christopher e il lavoro... ma soprattutto chi è che mi stalkera?! "Triiiiiiiiiiiiiiin" Il campanello mi distrae dai miei pensieri. Finalmente è arrivata Elisabeth! Sto morendo di fame. Apro la porta ma non è la mia amica. <<Ho una cosengana per la signorina Stacey. Potrebbe firmare qui gentilmente?>> <<Ma io non ho ordinato niente.>> Il signore fa un enorme sorriso e con la mano invita qualcuno a salire le scale. <<Scusi signorina dovrebbe fare spazio>> Mi sposto dalla porta. <<No, intendo spazio in casa>> Iniziano ad entrare non so quante persone, ognuno con vasi enormi pieni di rose. Sono riuscita a contarni 15...poi ho perso il conto. Aveva ragione il tizio quando diceva di fare posto! Finalmente dopo 10 minuti di via e vai, finiscono di invadermi casa di rose. <<Ok signorina, le ho lasciato 1007 rose, di cui 7 di colori diversi. Per finire devo consegnarle questo biglietto.>> Prendo la lettera e mi guardo intorno...poi torno a guardare il tizio alla porta che fa spallucce e se ne va. Che devo fare con 1007 rose? In più sono anche allergica ai fiori! Guardo il biglietto, non c'è scritto chi è il mittente.
"Avanzo ancora un ballo ;)"
Le ha mandate Damon. Sono ancora vicino la porta quando iniziano a bussare. <<Eli, finalmente sei arrivata! Sei in ritardo di un ora e...>> <<Che cazzo sono tutte queste rose? Non puoi farlo solo perché ora non hai un lavoro! Dai, ne troverai uno migliore! Con questo non ti credere che potrai guadagnarti da vivere>> Ok, ha perso la ragione. <<Di cosa parli?>> <<Vuoi metterti a venderle alle coppiette per strada no?>> Da dove le vengono certe idee io ancora non l'ho capito e penso che mai lo capirò. <<Le manda Damon>> Resta a bocca aperta. <<Gli avrai fatto un servizio da oscar per arrivare a mandarti...>> <<1007 rose. E no, niente servizio da oscar... cioè niente di niente!>> Gli mostro il biglietto. <<Vuole ballare con me.>> <<Ballare? In che senso?>> Le mollo un pugno leggero sul braccio mentre scoppia a ridere. <<Dai aiutami! Non voglio ballare con lui e ovviamente neanche fare altro! E non voglio tutte queste rose in casa mia. Iniziano a bruciarmi gli occhi, lo sai che sono allergica! Forza, prendi un vaso e sii utile>> <<Che vuoi fare?>> <<Disfarmene!>> Scendiamo e saliamo le scale non so per quante volte, scrivo un biglietto e portiamo giù gli ultimi due. <<Fai sul serio? Preferivo l'idea di venderle alle coppiette. Guarda ne sta passando una!>> Inizia a gridare <<Rose, tante rose a solo due dollari l'una!>> <<Eli smettila!>> Che imbarazzo! Attacco il biglietto con scritto "in regalo" al vaso centrale. Ora però voglio mangiare! <<Andiamo al McDonald's?>> <<Ottima idea!>> Saliamo per prendere le nostre borse. <<Perché non hai sceso anche quelle 7 rose colorate?>> <<Perché sono rose finte. Quelle non mi danno fastidio.>>
Mi ci voleva un uscita così...spensierata. Elisabeth ha continuato tutto il pomeriggio a fare cazzate, ogni tanto mi nascondevo e facevo finta di non conoscerla, però mi ha fatto ridere un sacco. <<Senti Bea, non mi hai più raccontato cos'è successo l'altra sera. Blake ha fatto qualcosa contro la tu volontà?>> Blake? Non sarebbe capace di fare del male nemmeno ad una mosca. <<No Eli, anzi, Blake è molto premuroso. È dolce, galantuomo e non mi farebbe mai del male.>> <<Allora mi spieghi perché non lo hai più richiamato?>> Cazzo, ha ragione! Non ho più preso il cellulare dopo essere uscita dal bar questa mattina. Mi agito per cercarlo nella borsa. Ho 26 chiamate perse e 40 messaggi di Blake. Mi metto le mani nei capelli. <<Come facevi a sapere che non gli ho più risposto?>> <<Mi ha inviato un messaggio dieci minuti fa chiedendomi se ti avessi vista e gli ho risposto che stiamo insieme al parco. Quindi tra un po', suppongo, arriverà.>> <<E non potevi semplicemente dirmi di rispondergli al cellulare anziché complottare alle mie spalle e farlo venire qua?>> <<No, ti conosco. Non sai cosa dirgli e quindi non gli scriverai più. Quindi un confronto faccia a faccia è l'unica soluzione. Comunque amica mia, sei proprio fortunata ad avermi.>> La guardo mentre chiude gli occhi e annuisce con la testa. Non so se ha più problemi lei in testa o io che continuo ad esserle amica.
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...