Deglutisco nervosamente visto che non ho la più pallida idea di cosa sta per succedere. <<Sai chi sono?>> chiede spezzando il silenzio. <<Jim Tailor>> rispondo brevemente. <<Sai di cosa mi occupo?>> continua a chiedermi. <<Cantante?>> se non sbaglio Edward aveva accennato che fosse un cantante grazie ai soldi del papino. <<Me lo stai chiedendo?>> divento rossa dall'imbarazzo. In realtà non so niente di questa "famosa celebrità". <<Suppongo di si. Purtroppo non l'avevo mai visto e ne tanto meno sentito parlare prima d'ora.>> confesso onestamente. <<Capisco. Quindi se non mi fossi presentato come un ospite speciale tu non avresti minimamente pensato di essere con una celebrità?>> mi viene una risatina spontanea. Si definisce celebrità dinanzi ad una ragazza che non lo aveva mai sentito nominare. << Si, proprio così>> <<Perchè mi hai scansato?>> chiede arrivando subito al dunque. <<Pensavo che non mi avrebbe mai scelto perciò non ho neanche tentato di sedurla>> mento. Volevo semplicemente spassarmela nella sauna mentre qualcun'altra avrebbe soddisfatto i suoi bisogni. <<Come ti chiami?>> <<Bella>> dico iniziando a spazientirmi. <<Il tuo vero nome>> Non capisco se abbia chiaro le regole di questo posto. <<Non posso svelarle il mio vero nome... è una regola>> dico con voce sicura. <<Però tu conosci il mio. Se non sbaglio neanche voi potreste conoscere il nome dei clienti.. o sbaglio?>> In effetti ha ragione. <<Non glielo chiesto io. Si è presentato da solo scendendo le scale>> gli faccio presente. Dopo qualche secondo di silenzio riprende. <<Mi piaci sai? Sei schietta e intelligente, oltre ad essere decisamente bella. Mi piacciono le menti complicate. Ti ho notata già da prima che iniziasse il gioco. Mentre le altre non desideravano altro che la mia attenzione tu la evitavi.>> Maledetta a me penso mordendomi le labbra. Inizia a frugare nei cassetti uscendo qualcosa che però non riesco a vedere. <<Inginocchiati>> mi ordina. Faccio come mi dice. Il suo tono dolce e gentile di poco fa è cambiato bruscamente. Ora è più duro e severo. <<Sai come si chiama la mia ultima canzone?>> chiede sapendo per certo che non la so. <<No>> dico secco. Mi arriva una frustata sulla schiena. Sussulto dallo spavento misto a bruciore. <<Be mine>> mi informa mentre mi gira intorno. <<Carino>> dico a denti stretti Si allarga un sorriso sul suo volto. <<Vorrei che tu l'ascoltassi>> dice orgoglioso. <<Senz'altro>> <<Anzi, voglio che tu la impari.. ora>> Prende il cellulare dalla sua tasca digitando qualcosa. Pochi secondi dopo inizia a suonare una dolce melodia. Mi aspettavo qualcosa di rock o di pop invece è una melodia lenta e gradevole.
"Quando fingo di stare bene il demone che vive in me vorrebbe urlare sii mia. Ti cerco e ti ritrovo in ogni mio respiro, nei miei sogni, in ogni gesto e il mio desiderio è quello di dirti sii mia. Ti rivedo finalmente dopo giorni, mesi e anni di tua assenza e penso che tu sia sempre più bella dell'ultima volta che ti abbia vista.. ti prego sii mia. La mia mente viaggia quando non ci sei, penso alle tue mani che accarezzano dolcemente un viso che non è il mio, così le lacrime si fanno strada nei miei occhi che vorrebbero dirti sii mia. La mia strada ha preso un percorso tutt'altro dalla tua, siamo due linee parallele che viaggiano di pari passo che però non si incontreranno mai, supplicando, pregando che questa tortura un giorno finirà per poterti finalmente dire sii mia. Ti vedo sai? quando rivolgi il tuo sorriso migliore a chi in realtà non ti merita, perché solo tu sai che come batte il mio di cuore mai nessun altro potrebbe mai, il sangue che pulsa per farlo vivere ti direbbe sii mia. Smettiamola di fingere di non appartenerci, di ignorare l'impulso istintivo che abbiamo di baciarci quando i nostri sguardi si incrociano per sbaglio, quando nei tuoi occhi leggo chiaramente le parole sii mio. Quando mi passi accanto ti soffermi per guardare le mie labbra che silenziosamente mimano sii mia.
Sii mia
Sii mia..
Perche il rimorso più grande è quello di non avertelo mai detto quando un tempo eri mia. "
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...