<<Sei soddisfatta?>> mi chiede che tutta la sua arroganza! <<Mi fai schifo! Non ero ancora certa di questa cosa, ma ora ne sono sicura!>> dico gesticolando con le mani. <<Bene, allora sei pregata di non toccarmi mai più, di ignorarmi e di non rivolgermi più la parola. Fai il tuo lavoro e io faccio il mio.>> Voglio replicare quando si intromette Edward. <<Bella, lascia stare. Fa come ti ha detto.>> <<Non può voltarmi le spalle in ques...>> <<Ti ho detto di smetterla!>> rabbrividisco dalla paura. Blake mi guarda e facendo spallucce se ne va. Giustamente devo capire che ora il mio protettore è lui, e tutto ciò che mi dice non è una richiesta ma un ordine. Faccio cenno con la testa trattenendo un nodo alla gola. Mi sento in imbarazzo per la scena a cui hanno dovuto assistere le altre, e senza aprir bocca mi rimetto al mio posto. <<Ci siamo passate tutte sai? La maggior parte di noi proprio con Thomas, ma poi passa. Quando ti ritrovi ad avere tutto ciò che hai sempre sognato questo lavoro, alla fine, non ti sembrerà così tragico. Anche perché fanno rispettare le regole. Nessuno ti offenderà mai, nessuno potrà sapere chi sei veramente, fai il tuo e....basta. Ma l'unico consiglio che posso darti è di non attaccarti a nessuno di loro, specie Thomas. Perchè anche lui ,come noi, fa il suo e basta.>> <<Io ero convinta che mi amasse>> continua Pocahontas <<Poi una volta che mi ha portata qui per lui ero nessuno. Ci sono stata male per un pò ma il suo carattere ti fa passare ogni voglia di stargli dietro>> <<Bè, alcune te le fa venire...più volte>> interviene soddisfatta e con gli occhi a cuoricino Ariel. Penso che sia già nella mia lista nera! <<Lo sai che ti scopa e basta>> la stuzzica Jasmine. <<Se volesse scoparmi e basta non mi bacerebbe con tanta passione tutte le volte>> dice lanciandomi un occhiataccia. <<Mi togli una curiosità? come mai hai scelto Edward come tuo protettore? Nessuna di noi è sotto di lui.. o sei coraggiosa o sei tanto stupida.>> resto perplessa. <<Cioè nessuna di voi ha lui come protettore? Quindi questo significa...>> <<Che lui ha solo te! Si bella. A noi ci può toccare solo sotto ordine di Damon, per fortuna aggiungerei>> scoppiano in una risata. <<Perchè non lo avete scelto? Se posso chiedere>> si lanciano occhiate tra loro prima di rispondere. <<Girano voci>> dice sussurrando cenerentola. <<La vecchia bella era anch'essa sotto la sua protezione...ma dicono che lo abbia fatto infuriare talmente tanto da...>> <<Basta. Vi ricordo che se esce una parola di questa conversazione saremo tutte punite da lui. Quindi se volete continuare, continuate, ma io non voglio partecipare.>> guardo di nuovo cenerentola aspettando che prosegui. <<Ha ragione Ariel, meglio finirla qui.>> resto delusa.
<<Bella, seguimi>> mi ordina Edward. Guardo le altre ragazze che con gli occhi mi indicano di alzarmi e seguirlo. <<In bocca al lupo>> dice ridendo Ariel. Penso che metterà a dura prova la mia pazienza. <<Siediti>> faccio come richiesto. <<Brava, impari velocemente. Ora, vorrei farti alcune domande personali, anche se a dire il vero ho visto già molto di te>> dice bagnandosi le labbra. Si siede di fronte a me con un foglio. <<Allora... suppongo tu non sia vergine>> scuoto la testa <<Ok... rapporti orali?>> divento rossa a questa domanda cercando di trovare le parole giuste. Basta rispondere si? o vuole sapere altro? <<Voglio solo un si o un no>> dice come se avesse letto nei miei pensieri. <<Si>> <<Orgie?>> <<No>> <<Peccato non sai che ti perdi>> dice divertito. Non sembra aggressivo, anzi. Sembra tranquillo. <<Perdonami, proseguiamo. Ehm...di dietro?>> mi guardo i pollici. <<Tranquilla, non è un reato sai?>> <<No>> <<Sei stata con donne?>> Non pensavo ci fosse anche questa possibilità! <<Bella, sto scherzando>> riprende subito. <<Sadomaso? subito o fatto a qualcuno?>> Essere schiaffeggiata con una cintura equivale a sadomaso?>> <<Non saprei>> fa una faccia divertita. <<Come non sapresti?>> Dovrei spiegarglielo? Posso parlare apertamente con lui? Non so come comportarmi! Cos'è lui per me? Un padrone? un amico? <<Io... sono stata schiaffeggiata con una cintura... vale come sadomaso?>> scoppia in una grossa risata <<No ,Bella, non conta. Il sadomaso è quando vieni torturata..tipo tipo essere legata e appesa oppure avere delle pinze strette ai capezzoli. Sono solo due esempi ma ce ne sono tanti altri>> <<E la gente fa farsi questo??>> <<Per te è stata una tortura essere schiaffeggiata con la cintura?>> <<No, è stato inaspettatamente un piacere>> <<Ecco, per questa gente è un piacere. C'e chi lo preferisce più forte e chi meno.>> <<E io dovrei farmi stringere i capezzoli con delle pinze?>> <<Se è ciò che ti richiede il cliente si. Altrimenti puoi rifiutare sapendo però che poi Damon sottrarrà gran parte del tuo denaro>> <<Ah>> E l'unica cosa che riesco a dire. <<Ma visto che non lo hai mai provato non puoi sapere se ti piace o no...Comunque non sentirti obbligata se non vuoi farlo>> faccio cenno con la testa. <<Fidanzata?>> <<No>> <<Innamorata?>> Mi guardo intorno nella stanza cercando di prendere tempo. Quando i miei occhi incrociano quelli di Edward che m fissano curiosi. <<No>> <<Perfetto! Sentiti libera di ritirarti>> <<Abbiamo...finito?>> <<Si, non ho altre domande da farti>> <<Ah>> mi guarda dubbioso. <<Ti aspettavi altro?>> Sono passata da girare i pollici a schiocchiare le dita. <<Pensavo dovessi...come dire... testarmi..........>> dico piena di vergogna. Resta sorpreso. Si avvicina con la sedia alla mia, trovandoci faccia a faccia. <<Tu.. vuoi essere "testata"?>> chiede portandosi una mano alla bocca. La mia testa alla sua vista dice "cosa aspetti"? ma il mio cuore dice no. Aspetta qualche secondo una mia risposta, poi si passa la mano tra i capelli. Ripeto: non sentirti obbligata in niente! Quello che non vuoi fare non farlo. Le cose fatte controvoglia non sono mai fatte bene>> <<Grazie>> riesco a dire. <<Bè, ma cosa ne pensi del tuo nuovo appartamento? sono stato bravo?>> Lo guardo con aria interrogativa. <<No, se stai pensando che abbia fatto io i lavori ti dico subito che non ne capisco niente! Però i colori e l'arredo l'ho scelto a gusto mio>> <<Mi piace molto>> dico sorridendo. <<Sono felice>> risponde al mio sorriso. Mi alzo per avviarmi alla porta, sto per aprirla quando mi volto di nuovo verso di lui. <<Lo sai, mi piace parlare con te>> confesso. <<Ed è così che deve essere Bella. Non ascoltare le voci di corridoio su di me, in realtà nessuna di loro ha mai voluto provarci. Solo tu mi hai fatto questo onore. Non vedermi come il tuo superiore.... ma vedimi come... il tuo confidente ecco.>> Sorrido spontaneamente pensando che mi abbia di nuovo letto nel pensiero. <<Va bene. Buonanotte>> dico uscendo <<A domani>> risponde alzando una mano per salutarmi. E questo sarebbe il mostro?
<<Io torno a casa>> comunico alle ragazze. <<Tutto bene?>> chiede Jasmine preoccupata. <<Si, molto più che bene a dire il vero. Buonanotte>> e in coro mi augurano la buonanotte.
Arrivo alla mia auto ancora incredula che sia la mia. L'accarezzo come se fosse un bambino. Salgo e mi lascio cadere nel sedile. E' così morbido. Inserisco la retromarcia quando vedo arrivarmi Edward allo sportello. Avrà dimenticato di chiedermi qualcosa?? Abbasso il finestrino e non faccio in tempo a dire una parola quando entra con mezzo busto dentro l'auto, spegnendola. <<Ho fatto qualcosa?>> chiede un pò impaurita a dire il vero. Apre lo sportello facendomi notare che ho la coda del vestito incastrato fuori. <<Così si rovina>> dice ridendo mentre lo solleva. <<Ecco, ora non dovrebbe più essere un problema>> lo appoggia delicatamente, e senza sfiorarmi, sulle mie gambe. Siamo di nuovo faccia a faccia e mi chiedo se mi sarebbe piaciuto avere le sue mani sulle mie gambe. <<Grazie ancora>> dico fissandolo negli occhi. <<Non ce di che>> risponde guardandomi un pò negli occhi e un pò le labbra. Distolgo lo sguardo e rimetto a moto l'auto. <<Allora, a domani>> dico imbarazzata. <<Si, a domani>> dice chiudendo lo sportello e allontanandosi. Secondo me non sa come comportarsi. E' stato descritto ingiustamente come un mostro. Ovvio, Damon lo chiama in causa solo per infliggere punizioni! Spero di non dover mai arrivare a tanto.
Tolgo questi fastidiosi tacchi, anche se non ne ho mai indossati di così comodi. Chissà quanto costeranno. Sono le 2 passate e i miei occhi a stento riescono a stare aperti. Metto il pigiama e mi infilo nel mio nuovo letto, ammirando ancora una volta il mio appartamento. "I colori e l'arredo l'ho scelto a gusto mio" mi viene in mente. Devo ammettere che ha davvero buon gusto. Mi addormento, inaspettatamente, pensando a lui.
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...