Il lago

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<<Dove mi stai portando?>> <<È un segreto>> Mi metto comoda sul sedile, allaccio la cintura e partiamo.

Passa circa mezz'ora e arriviamo...bhè sinceramente non so dove. È buio e non si vede molto. È pieno di alberi, e ad essere sincera ho un po' di paura. <<Non preoccuparti, conosco questo posto molto bene. Non temere. Ti fidi di me?>> Guardo di nuovo fuori dal finestrino. Non sono tanto sicura di voler scendere. Poi sento la sua mano accarezzarmi il viso, mi giro verso di lui e gli stampo un bacio in bocca. <<Certo che mi fido di te.>> Scende prima lui, prende qualcosa dal bagagliaio, poi viene ad aprirmi lo sportello. <<Dai coraggio, non avere paura>> Mi faccio forza e inizio a seguirlo. Dopo aver attraversato qualche albero sento il rumore dell'acqua, mi ritrovo davanti ad una scena mozza fiato. Non ci sono più alberi, c'è solo un immenso prato illuminato da miliardi di stelle e, in fondo ad esso, risuonano le piccole onde del lago. Ci avviciniamo e con una mossa veloce lo zaino che ha in mano diventa una tenda da camping. È tutto perfetto! <<Blake, questo posto è...>> <<Unico come te.>> Chissà quante ragazze abbia già portato qui, ma non m'importa. Quello che è stato prima di me appartiene al suo passato. <<Che stai facendo?>>  Lo guardo mentre inizia a spogliarsi, prima il maglione, poi scarpe e calzini e infine i jeans. Il bagno con questo freddo?! <<Dai spogliati e vieni, l'acqua è calda!>> Esito un po' ma vedendolo giocare come un bambino, mi viene voglia di raggiungerlo.

Inizio lentamente a spogliarmi, immaginandomi già cosa potrebbe succedere una volta dentro. Osservo attentamente le sue braccia forzute, le desidero intorno al mio bacino mentre mi penetra nell'acqua. Sento bagnarmi il perizoma al solo pensiero di averlo tutto dentro. Mi si induriscono i capezzoli che dolcemente inizio ad accarezzare, eccitandomi sempre di più. Lui vedendo il mio gesto, inizia ad uscire mangiandomi con gli occhi. Vedo attraverso le mutande il suo grosso pacco gonfiarsi, pronto a colmare questa mia sofferenza! Continuo a toccarmi, fino a raggiungere la parte più calda del mio corpo. Ad un tratto si ferma, vuol vedere di più! È lo accontento... Infilo la mano nel perizoma e inizio a massaggiarmi lentamente il clitoride, sognando che fosse la sua lingua a provocarmi questo intenso piacere. Mi faccio strada con il dito e, senza pensarci due volte, metto il dito dentro. Ansimo nel vederlo godere mentre mi scopo con il dito. Sto per scoppiare in un violento orgasmo quando mi rimprovera di fermami. <<Non così. Il piacere devo fartelo raggiungere io! Vieni in acqua e ti scoperò fino a quando non mi supplicherai di smettere!>> Lascio cadere la maglietta per terra e inizio a camminare verso di lui. Sto per entrare in acqua quando sento squillare il cellulare, mi giro e decido di lasciarlo squillare. Faccio un altro passo e ricomincia a squillare. <<Ti stai facendo desiderare? Devo uscire e prenderti con forza?>> <<Solo un minuto, il cellulare sta squillando, controllo un attimo e sarò tutta tua>> Con un sorriso prendo il cellulare. Un numero anonimo ha provato a chiamarmi cinque volte, ma aspetta, c'è anche un messaggio:

"Non farlo, prenderai freddo e potresti ammalarti ;)"

Resto paralizzata. Qualcuno ci sta osservando! Impaurita inizio a guardarmi intorno, oltre a noi c'è solo il buio pesto. Mi rivesto velocemente, se è uno scherzo è di cattivo gusto! <<Blake esci dall'acqua! Dobbiamo andare via>> Ora che faccio? Glielo dico? Lo farei solo spaventare. Blake si avvicina per baciarmi ma la magia ormai è finita. M'inginocchio prima prima che possa raggiungermi e gli porgo i vestiti, voglio andarmene subito! <<Cos'è successo? Chi era al cellulare?>> Ora cosa mi invento? Odio mentire, ma questa è una bugia d'emergenza. <<Era mia madre, ha detto che sta provando a chiamarmi su Skype, vuole sapere dove sono. Devo tornare subito a casa e richiamarla.>> la bugia della madre funziona sempre. In pochi minuti ci troviamo in auto, è stato duro attraversare gli alberi sapendo che ci sia qualcuno lì in mezzo che, ahimè, sarebbe potuto uscire da qualsiasi angolo. <<Tua madre ti controlla?>> Sarei meno spaventata se sapessi che fosse mia madre a controllarci! <<Purtroppo lei è dall'altro lato del mondo è normale che si preoccupi. <<E ti chiama a quest'ora?>> <<In Italia ora è giorno è l'unico orario in cui possiamo vederci un po'.>> Continuo a mentire.

Arriviamo sotto casa mia, scendo dall'auto guardandomi intorno. Senza rendermene conto mi trovo Blake al mio fianco. <<Sei sicura che vada tutto bene?>> La mia paura è palpabile. <<A mia madre piacciono le sorprese, non vorrei che fosse qui nei paraggi. Si sentirebbe esclusa dalla mia vita se scoprisse che frequento un ragazzo. Non ho avuto ancora modo di raccontargli di te>> Apro la porta di casa e Blake vorrebbe seguirmi. Mi fermo sulla soglia, mi volto verso di lui e gli stampo un bacio in bocca. <<Ci vediamo domani>> I suoi occhi sono confusi. Non gli lascio modo di replicare che gli chiudo la porta in faccia. Spero lui possa perdonarmi. Faccio tre giri alla serratura per sicurezza e abbasso tutte le avvolgibili. Ora dovrei essere al sicuro. Mi preparo una tisana per rilassarmi, qui nessuno potrà farmi del male. Tiro fuori un'altra poesia mentre gusto il sapore del limone e zenzero.

                                    

                                                            Ancora

                                                E lo hai fatto ancora,

                       in una notte di pioggia, sei ricomparso nei miei sogni!

                Sentivo battere la pioggia sul tetto mentre il vento urlava forte.

                                    Lo hai fatto ancora, ancora e ancora.

                                   Sei ritornato per farmi male...ancora!

                    Al mio risveglio la pioggia si confondeva con le mie lacrime...

                           come l'urlo del vento che sento dentro... ancora.

Finisco la tisana e m'infilo nel letto. Inizio a pensare chi potrebbe essere ad averci inseguito. L'unica persona che mi viene in mente è Christopher, ma sarebbe davvero capace di arrivare a tanto? Mentre sono persa nei miei pensieri mi arriva un altro messaggio in anonimo.

"Hai fatto bene a non raccontargli niente e soprattutto a non farlo entrare in casa. Ora riposati, oppure continua da sola quello che hai iniziato vicino al lago. Ti auguro una buona notte :*" .

Mi manca l'aria! Questo pervertito ci ha seguiti fino a casa. Potrebbe essere lì fuori. Mi alzo e chiudo a chiave anche la porta della camera mia. Ho paura, ho davvero tanta paura! Spengo il cellulare e mi nascondo sotto le coperte. Inizia così la notte più lunga della mia vita.


Che dite ragazzi? Inizia a piacervi?  Ci sono ancora tanti misteri da svelare... Mi piacerebbe molto confrontarmi con voi.. Lasciate un commento...positivo o negativo che sia, mi aiuterà a migliorare :) 

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora