Incubo

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<<No ti prego lasciami stare, cosa vuoi da me? Mi fai male!>> <<Voglio prenderti ora, qui su questo tavolo!>> Vedo una sagoma nera e non riesco a riconoscerne il volto. Mi sta strappando via i vestiti, contro la mia volontà. Cerco di urlare, vorrei chiedere aiuto ma la mia voce si spezza nell'aria. Quest'ombra oscura ora è su di me, in mezzo alle gambe... Lo vedo mentre si slaccia il bottone dei jeans e in un attimo lui è dentro di me. Mi violenta con tutta la forza del suo bacino. Provo a liberarmi dalla sua presa, ma il mio corpo non risponde ai miei comandi. Così, indifesa e senza la posibilità di potermi difendere, continua a stuprarmi.

Mi sveglio sudata ancora sotto le coperte, era solo un incubo! Accendo il cellulare e scopro che sono chiusa qui dentro da tre giorni. <<Cazzo ho saltato due giorni di lavoro!>> Mi alzo di scatto e indosso la prima cosa che mi capiti sotto le mani ed esco con furia per raggiungere al più presto la Black Pearl. Durante il tragitto penso a quello che potrebbe succedere una volta arrivata, sento già che non sarà niente di buono. Prendo coraggio e, riempendomi i polmoni d'aria entro nel ristorante. Ad attendermi è il signor Smith, che sembra tutto tranne che felice di vedermi. <<Signorina Stacey, che onore rivederla! Questa volta non la passerà liscia. Da oggi farà il doppio turno senza vedere un solo centesimo! Sarò io a decidere quando sarà il momento di pagarla. Ora, si prepari e vada subito a servire la clientela.>> Non mi ha neanche chiesto cosa fosse successo! Vedo Christopher ridersela con gusto e senza riflettere a quello che stavo per dire, scoppio in un urlo di rabbia. <<Lei non ha il diritto di trattarmi in questo modo! Sono stanca del suo carattere di merda! Lei è solo uno stronzo senza cuore! Da oggi se li serva lei i suoi clienti, mi licenzio!>> Gli occhi delle persone in sala ora sono tutti puntati su di me, stupiti da tutta la mia furia. Prendo le mie cose, lancio uno sguardo infuriato a Christopher, ed esco da questo inferno. Sento le mani dei clienti applaudirmi dietro, forse non sono l'unica a pensare che quell'uomo sia un bastardo.

Cammina per la via pensando a quello che ho appena fatto. "Mi licenzio" ma come mi è potuto saltare in mente! Ora come farò a pagare l'affitto. Mi fermo in un bar per prendere un caffè, devo schiarirmi le idee. <<Bea, che sorpresa vederti qui>> Alzo gli occhi in direzione da cui proviene la voce e, una volta riconosciuto il soggetto, sento le guance bollire. <<Tom, che strana coincidenza. Stavo per ordinare un caffè, ti unisci a me?>> <<Tu non dovresti essere a lavoro?>> Proprio ora doveva toccare questo tasto? <<Mi sono appena licenziata. Non mi andava più di essere la schiava di Smith>> <<Allora bisogna festeggiare! È da tempo che dico a mio fratello di mandare a quel paese quell'arrogante. Lo sai che è da giorni che prova a rintracciarti? Che fine hai fatto? Hai già dei ripensamenti?>> Vedo il suo sorriso allargarsi mentre attende una mia risposta. Dovevo immaginare che l'unico a cui importa qualcosa di me è Blake. Non ho avuto modo di controllare il cellulare, e a dirla tutta, ho paura di. Trovare un altro messaggio anonimo. <<Sono stati giorni stressanti. Ho avuto una discussione con mia madre quindi per evitarla ho spento il cellulare, solo questa mattina l'ho riacceso e non ho avuto il tempo di controllare. Spero non si sia preoccupato troppo.>> Non mi sembra di averlo convinto. Mi osserva con attenzione con aria come per dire "puoi ingannare mio fratello ma a me non la dai a bere". <<Tu non hai un lavoro?>> Cerco di distrarlo, anche se leggo nei suoi occhi che sta ancora cercando di capire la verità. <<Il mio lavoro è complicato, ti annoierei nel spiegarti cosa faccio. Ordiniamo?>> Ora è lui a volermi distrarre dalla domanda fatta. Più conosco questo ragazzo e più sono convinta che non siano fratelli giusti. Mi viene da ridere. <<Lo hai fatto di nuovo>> Mi spiazza dal mio piccolo pensiero. <<Cosa ho fatto di nuovo?>> <<Quel sorrisino mentre sei soprapensiero. Vorrei tanto farmi un giro in quella testolina per vedere cosa ti diverte tanto>> Ah credimi, non troveresti niente di cui ridere. <<Mi dispiace, lo faccio senza rendermene conto. Ti assicuro che non rido di te.>> Che imbarazzo! Però mi ha riconfermato di essere molto attento. Questo ragazzo mi darà filo da torcere. <<Buongiorno ragazzi. Cosa vi posso portare?>> La cameriera interrompe nel momento giusto. <<Per me un caffè grazie.>> <<Io ne vorrei uno corretto>> Lo guardo con aria investigativa. <<Anche Damon lo prende così>> <<Ah si? Allora ha buon gusto>> Non mi sembra molto sorpreso. <<Va bene così, ti ringrazio. Tieni pure il resto.>> Vedo la cameriera diventare rossa, bordò e viola quando Thomas le rivolge un sorriso. In effetti come darle torto. Chinando la testa facendo un accenno di ringraziamento si allontana. <<Quindi non senti mio fratello da qualche giorno, non ti manca?>> Non mi sono posta ancora questa domanda... mi manca? Sento il bisogno di averlo accanto in questo momento? Forse preferirei averlo nel mio letto, magari trovarmi su di lui e cavalcarlo con tutta la mia forza, cercando di scoppiare in un enorme orgasmo... <<Bea? Ci sei?>> Ritorno in me e guardo Thomas confusa. Devo smetterla di fantasticare in pubblico. <<Mi manca, si. Ma non nel modo che pensi tu>> Scoppio in una risata. Il bello è che non so neanche com'è a letto! Mi eccito solo al pensiero, ma di concreto non c'è stato ancora niente. <<Ah ecco i nostri caffè. Grazie gentilissima>> Inizio a sorseggiare aspettano che la cameriera si allontani. <<Hai visto come ti guarda? Ti sta letteralmente mangiando con lo sguardo>> Lui si gira per guardarla, poi ritorna a me. <<E a te da fastidio?>> Lo guardo stringendo le sopracciglia con aria interrogativa. <<Perché dovrebbe darmi fastidio?>> Abbassa lo sguardo e fa un lungo sorso al suo caffè. <<Così>> S'illumina il cellulare. <<Scusami devo rispondere>> <<Fai pure>> Prima di rispondere gli lancio un altro sguardo. <<Non è Blake>> <<Inclina leggermente la testa da un lato e mi sorride. <<Io non ho chiesto niente>> Sbatto gli occhi e scuoto la testa. Non so perché glielo abbia detto. <<Beatrice Stacey! La prossima volta che vuoi prenderti una pausa almeno avvisami! Sono stata in pensiero per te, sei sparita per due giorni non penso che sia un'amica tanto terribile da escludermi dalla tua vita per...>> <<Eli, Eli frena. Scusami hai ragione ho spento il cellulare per un paio di giorni. L'ho riacceso poco fa e ti avrei richiamata dopo aver letto i messaggi. Stai tranquilla sto bene>> <<Anche Blake è in pensiero per te. L'ho incontrato ieri al The Mint e mi ha chiesto di te. Si può sapere cos'è successo?>> <<Si, lo so che Blake è stato in pensiero. Sono con Tom e me lo ha detto anche lui. L'altra sera...>> Vedo Thomas che mi guarda attentamente. <<Ti spiego appena ci vediamo. Ti va di venire da me a pranzo?>> <<Non sei andata a lavoro?>> <<Mi sono licenziata. Ti spiego tutto dopo>> <<Wow Beatrice non so cosa ti sia successo in questi giorni ma una cosa buona l'hai fatta! Alle 13.00 sono da te così festeggiamo! A dopo>> Ma sono l'unica a pensare che non ci sia niente da festeggiare?! <<L'altra sera....?>> Lo sapevo che stava ascoltando attentamente. <<Ho litigato con mia madre come già detto. Ora dovrei andare a fare un po' di spesa. Ti ringrazio per il caffè.>> Gli do un bacio sulla guancia e vado via.

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora