<<Che cazzo ti è saltato in testa? Damon potrebbe punirti per questo, idiota!>> Thomas urla ormai da circa mezz'ora. Non me ne frega un cazzo se Damon vorrà punirmi, è stato Edward a provocarmi! <<Ora sei soddisfatto? Prega che lei non accetti!>> <<Non lo farà, gli spiegherò che questo luogo non fa per lei>> <<Spero tu stia scherzando?! Penso che dovresti rileggerti un po' il contratto perché questa ragazza ti ha mandato il cervello in tilt! Non glielo puoi dire, Blake! La sanzione da pagare per una regola infranta è alta, e tu fratello mio, ne stai infrangendo molte. Vuoi vedere la tua famiglia in mezzo alla strada?! Immagina se mamma e papà verrebbero a sapere quello che facciamo, che gli diresti?>> Maledetto contratto del cazzo! Vorrei poterlo prendere e farlo in mille pezzi. Inizio a tirare pugni al volante, devo sfogare la mia rabbia! <<Stai calmo! Ti ricordi il giorno che Damon chiese a Bea di ballare e tu, super eroe, la portasti via? Già all'ora ti ho parato il culo è ti è andata bene che Damon mandò Edward solo a controllarvi!>> "Il giorno che Damon le chiese di ballare"... Il giorno che la portai al lago! Inizio a pensare a quella sera... "Il cellulare continua a squillare"... Ecco il pezzo mancante! Ecco chi era, ecco perché è sparita per due giorni. Gli avrà detto qualcosa per farla spaventare, ma perché non me ne ha parlato?! <<Edward è venuto a controllarci? Subito dopo che siamo usciti??>> <<Si, dopo che ti ho detto esplicitamente NO, senza avere un minimo della tua attenzione, gli ha chiesto di cercarvi.>> <<Perché me lo dici solo ora?!>> <<Ho visto che era tutto apposto, quindi suppongo lui vi abbia solo controllati come gli ha ordinato o è successo qualcosa di cui non sono a conoscenza?>> <<Ti ricordi quei giorni che non riuscivo a rintracciarla?>> <<Quando "dice" che ha litigato con la madre?>> Giusto, anche a lui glielo raccontò <<Si, la portai al lago. Era la seconda volta che cercai di stuzzicarla, quando ci ero quasi iniziò a squillarle il cellulare e iniziò ad agitarsi. Non sapevo che nei paraggi ci fosse Edward!>> <<E lei ha inventato la scusa della madre. Sinceramente quando me lo ha raccontato non mi sembrava molto convincente, ma non potevo farle troppe domande. Secondo te perché non ti ha detto la verità?>> <<La vera domanda è: perché Edward non mi ha lasciato terminare?>> Arriviamo a casa e non riesco a chiudere occhio. Nella testa mi frullano tante domande, penso che Edward lo abbia fatto per togliermi l'incarico, mettendomi contro Damon. Ecco, infatti, a chi voleva assegnarlo, lo stava per dire prima che Thomas spingesse Beatrice fuori dal locale. Mi giro e mi rigiro nel letto. Sono troppo nervoso per riuscire a dormire. Devo, in qualche modo, mettere i miei sentimenti da parte. Solo così potrò evitarle delle spiacevoli conseguenze. Le mando un messaggio.
"Perdonami per prima, un giorno forse, potrò raccontarti tutto. Ti prego di fidarti di me! Thomas mi ha raccontato cosa è successo tra di voi...in macchina... sappi che non provo rancore, hai fatto ciò che hai ritenuto giusto di fare. Buonanotte"
Deve sapere che so cosa è successo e che non deve provare vergogna. Ci sarò sempre per lei, dietro le quinte, ma ci sarò.
<<Blake, Blake!! Alzati devi andare a lavoro. Sono le 14.00!>> Apro gli occhi e mi stiro nel letto. <<Quando la smetterete di rientrare tardi la sera?!>> Mia madre apre la finestra della stanza, facendo entrare i raggi del sole che iniziano a darmi fastidio agli occhi. Mi copro il viso con il cuscino. <<Ho detto che devi alzarti. Anche tu Thomas, svegliati!>> <<Io non devo lavorare>> Si lamenta Thomas. <<Non mi interessa! È tardi e non potete fare colazione all'ora che noi pranziamo!>> Esce dalla stanza furiosa sbattendo tutto quello che gli capiti davanti. <<Mi sa che si è incazzata un po'>> Tolgo il cuscino e guardo Thomas. <<Si, ma proprio giusto un po'>> Ridiamo. <<Come ti senti oggi? Sei riuscito a dormire?>> Sono fiero quando riesce a far uscire quel poco di umanità che gli è rimasto <<Gli ho detto che so cosa avete fatto ieri sera>> <<Cosa hai fatto? Senti Blake, mi dispiace per questa situazione, ma sai che non avresti dovuto dirle niente. Rischi di mandare tutto a quel paese! Ti sei chiesto cosa potrebbe pensare? Oltre al fatto che io scopo meglio di te ovviamente>> Gli lancio il cuscino in faccia. <<Tu hai preso l'aiutano magico, non te lo dimenticare!>> <<Non ti da fastidio che te ne parli, vero?>> Non puoi immaginare quanto! <<Preferisco sapere che stia con te che con Edward, ma comunque... dovrò mettermi un po' da parte. Devo sopprimere questa cosa che provo per lei prima che sia troppo tardi. Continua tu>> Si alza dal letto facendo avanti e indietro mentre si passa ripetutamente la mano tra i capelli <<Lo sai che servi anche tu, dobbiamo stimolarla il più possibile e, a quanto è messa male, solo io non basto.>> È proprio questo che mi piace di lei, la sua purezza. È dolce e provocante giusto quanto serve. Ingenua e bambina con il suo intimo colorato. Non gli importa di apparire o di essere guardata, si accontenta di indossare un semplice jeans e una felpa di due taglie più grande. Lei è così... semplicemente lei. <<Perché proprio lei? Cioè voglio dire, ne abbiamo conosciute tante, a mio parere molto più belle. Hai lavorato al suo fianco per tanti anni e non hai mai avuto un minimo interesse verso di lei e ora che non puoi averla la vuoi? Ma che cazzo di mente perversa hai?>> Ora è in mezzo alla stanza che gesticola <<Non so, forse proprio perché ora ho visto quanto è diversa dalle altre che mi piace. Fosse stata una come Lily o Ariel quanto ci avresti messo a potarle da Damon?>> <<Tu quanto ci hai messo?>> <<Tre giorni. Ma si capiva da subito che per loro non sarebbe stato un problema fare quel mestiere. È questo il punto. Ci sono tante già pronte, perché cambiare una ragazza innocente?>> Si massaggia la tempia e si siede sul letto. <<Damon dice che quelle come lei sono le migliori. Se riusciamo a far uscire il fuoco che nasconde dentro, sarà più spietata di Lily e Ariel messe insieme.>> <<A te com'è sembrata?>> Mi guarda come per dire "vuoi saperlo veramente?"<<È rimasta immobile. Non ha cercato di cambiare posizione o trovare un modo per accontentarmi prima. Però mi ha stupito quando gli sono arrivato in boc...>> <<Ok, ok. Ho capito. È ancora bloccata su certe cose, l'ho notato anch'io. Avvisami se si fa sentire>>
Arrivo a lavoro con quindici minuti di anticipo. Mia madre mi ha praticamente cacciato a calci in culo di casa. "Devi rispettare l'orario di lavoro!". Regole qua regole la. Sono stufo di dover prendere ordini da tutte le parti! <<Buon pomeriggio Blake, sei arrivato presto? Hai fatto anche le cose mie!>> <<No, Chris, sei tu che sei in ritardo di venti minuti!>> Questo coglione pensa di prendermi per il culo. Come abbia fatto a stare con lui ancora non riesco a spiegarmelo. Mi ha fatto sorridere quando si è presentata facendo finta di non conoscerlo. Damon avrà dato un bel po' di soldi a Smith per assumere un nullafacente come lui.
Guardo il cellulare, un po' amareggiato. Beatrice non ha più risposto al mio messaggio. Forse è meglio così. Avrò il modo di capire quanto io sia importante per lei. Alzo la testa dal cellulare e vedo entrare Thomas <<Sono passato per dirti che vado al cinema con lei>> Quindi non mi ha risposto volutamente. Lo guardo scocciato tirando su un sospiro nervoso <<È stata lei a cercarmi>> Alza le mani a mo di difesa <<Non sto dicendo niente, io stesso ti ho detto che mi sarei fatto da parte per un po'. Cosa state andando a vedere?>> <<50 sfumature di rosso>> Fa un sorriso divertito. <<Gli dirai che il nostro caro Damon ha molto in comune con Mr. Grey?>> Scoppiamo a ridere. <<Se ci andresti tu sicuramente spomperesti tutto! Al tempo giusto lo scoprirà da sola, magari girerà il prossimo capitolo della saga>> Vedo Christopher dietro al bancone che ci guarda con aria interrogativa, sicuramente avrà sentito tutto. Mi avvicino a Thomas per parlare sottovoce. <<Vedi quel coglione impalato lì che ci guarda? È Christopher. Non mi piace che si faccia i cazzi nostri, potrebbe andare a riferirle ciò che vede o sente. La prossima volta mandami un messaggio>> <<Se ti avessi mandato un messaggio mi avresti chiesto perché non sono venuto di persona. Con te come la faccio faccio sbaglio.>> Se gira verso l'uscita sbuffando. <<Divertiti!>> Non troppo mi verrebbe da aggiungere. <<Contaci>> Mi strizza l'occhio e se ne va. Mi giro verso Chris, che ora fa finta di niente. <<Sai, è da maleducati origliare le conversazioni degli altri>> <<Parlavate di Beatrice?>> Questa faccia di cazzo ha anche il coraggio di ammetterlo! <<Qualcuno dovrebbe insegnarti le buone maniere. Non provocarmi troppo Chris, altrimenti vedrai un Blake tutt'altro che ragionevole!>> <<Per tua informazione, io e Beatrice siamo...>> <<Siete STATI qualcosa, prima che lei ti trovasse con una ragazza nel suo letto. Ora dimmi, lei lo sa che era una escort?>> Non fa più lo stallone. Ora il suo sguardo è pieno di sensi di colpa. <<Tu come fai a sapere...>> <<Io so tutto! Se tu ti farai i cazzi tuoi, io mi farò i miei. La prossima volta che osi origliare una mia conversazione con una qualsiasi persona non sarò così clemente. Ora sbrigati e vai a vedere se ci sono ordini da prendere!>> Lo seguo con lo sguardo mentre si avvia in sala. Povero sfigato, non può immaginare che ho accesso al libro dei clienti, e quando ho visto il suo nome il mese scorso capii che anche all'ora aveva questo vizio. D'altronde, oltre a Bea, chi se lo caricherebbe uno così. Mi viene un sorriso spontanea. <<Cosa ti diverte tanto Blake? Il fatto che devi stare qui a bisticciare con il suo ex, o il fatto che ora è fuori chissà dove con tuo fratello?>> Emily oggi ha cambiato tavolo e si è ben nascosta dietro al giornale. <<Che vuoi? Damon è impegnato con qualcun altro e sei venuta per cercare consolazione?>> Le lancio un sorriso di sfida. <<Ridi , ridi. Dimentichi che tra non molto sarà anche tra le gambe della tua ragazza...>> <<Sempre se accetterà!>> Gli ringhio contro. <<Che c'è? Ti da fastidio il solo pensiero? Senti una rabbia inspiegabile dentro che giorno dopo giorno ti consuma? Vorresti colmare quel vuoto per sentirti meglio? Bè sappi che per quanto ti sforzerai, per quanto tempo possa passare, non se n'è andrà mai quella sensazione!>> I suoi occhi diventano lucidi <<Perché continui allora se ti fa tanto male? Vattene, gira il mondo, allontanati il più possibile.>> <<Sai perché! O te ne sei dimenticato? Dobbiamo rispettare le regole!>>
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Damon Scott
ChickLitAvevo tutto nonostante la mia giovane età. Una bella casa, un posto di lavoro e soprattutto avevo la mia indipendenza. Le mie giornate trascorrevano tranquillamente, la verità erano fatte solo di casa e lavoro. L'unica cosa che mancava nella mia v...