«Signori» erompe Fred, la camicia a scacchi marroni e una bandana gialla avvolta attorno ai dreads «probabilmente vi starete domandando perchè vi ho riuniti tutti qui»
«No Freddie, nessuno se lo sta domandando siamo tutti talmente deliziati dal fetente dormitorio di voi ragazzi che pensavamo proprio di passarci la giornata» esclama Roxanne, raccogliendo le ginocchia al petto e reprimendo i conati di vomito rispetto al mucchio di calzini su cui è seduta.
Non che io sia stata più fortunata dato che mi sono toccati giornalini come 'Le streghe più sexy dell'anno' e 'Bibidi Bobidi Boobs' rubati a Gazza dai miei cugini al terzo anno. E si, avete capito bene. Bibidi. Bobidi. Boobs.
«Ritira le zanne, sorellina» replica lui, saltando su un baule e allacciandosi le dita alla nuca «il motivo per cui siete stati tutti richiamati d'urgenza è... Rullo di tamburi...»
Sbatto le palpebre e inarco il sopracciglio dal momento che siamo tutti nel più totale silenzio.
«Bello, il rullo di tamburi» bofonchia Fred a Matt che sobbalza e prende le bacchette.
«... i diciassette anni di quella testa di cazzo di James, gente!»
«E lo festeggiamo anche. Come se il mondo ora avesse bisogno di mio fratello maggiorenne»
«Taci Lily» mio cugino riatterra sulla moquette e spinge avanti Rachel, la salopette sporca di vernice e un blocchetto degli appunti stretto al petto «avremo tutti dei nuovi nomi in codice dato che Jamie conosce i soliti e se mi rompi le palle, tu cugina cara sarai chiappetta»
La piccola Potter boccheggia rossa in viso ma si zittisce.
«Io aquila feroce»
«Ed io tigre reale del Bengala» ci tiene a precisare Baston, sorridendo soddisfatto e dondolandosi avanti e indietro a gambe incrociate.
«Roar»
«Domi no» la rimbecco, trattenendo le risate e scrollandomi lei e la sua coda di cavallo al gusto cocco dalla spalla.
«Lasciate perdere, piuttost-»
«Oh dillo Rachel che sei solo gelosa del nome in codice di Baston»
«Fottiti Matthew»
«Il linguaggio» sibila Molly, fulminandola con quelle perle nere che ha al posto degli occhi, sotto la frangia.
«Comunque...» riattacca Fred «abbiamo un sacco di lavoro visto che la festa è stasera... A proposito, Sala Comune, dieci in punto, diffondete il verbo»
«Ancora non posso credere che io te lo stia lasciando fare»
«Dimmi Rosellina ho mai combinato qualcosa di irresponsabile?» mi chiede beffardo, piegando le ginocchia e accovacciandosi davanti a me, Domi e Alice.
«Ho una lista» ribatto, soffiandomi qualche ciuffo rosso dal volto «ed è in ordine alfabetico»
«Parlando di liste» ci interrompe la mia migliore amica, sventolando il blocco degli appunti «ho compiti molto precisi per tutti»
Si schiarisce la gola e mio cugino la raggiunge piazzandosi dietro di lei e incrociando le braccia al petto.
«Lily e Lys voi penserete all'alcool, Lola agli incantesimi insonorizzanti, io, Lorc, Rox e Ali ad addobbare la Sala Comune, Fred, Matt e Domi a distrarre James, Molly a sfornare quegli inviti magici irriconoscibili, Louis e Hugo a distribuire quegli inviti magici irriconoscibili, Augusta e Lucy al cibo e Rosie, Valentine e Baston a cercare di capire i piani di Gazza per stasera»
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What's in a name? That which we call a Rose
FanfictionGli opposti si attraggono. Come no. È una di quelle tante stronzate che leggi nei biscotti della fortuna o che senti in quei podcast smielati tenuti da guru del sesso in andropausa. Anche in alcuni romanzi rosa, a dirla tutta, ma solo se ti piaccio...