Ministero della Magia, Londra
4 Aprile, ore 17.38 PM
___Albus
Beh, se devo morire almeno morirò con stile.
Cammino alla destra di Rose, sfilando sicuro nella giacca nera dell'uniforme, le mani in tasca, la cravatta verde e argento aperta sulla camicia bianca e un ghigno malizioso tatuato in viso.
Strizzo l'occhio in direzione di Rachel e mi spazzolo la chioma corvina con una sicurezza che in realtà non possiedo.Noi Weasley-Potter abbiamo saltato i controlli all'entrata e anche se è stato imbarazzante guardare i nostri compagni venire perquisiti dalla testa ai piedi mentre sfilavamo loro davanti, se avessimo rifiutato il trattamento di favore come facciamo di solito ci avrebbero beccati armati di caccabombe, detonatori, pugnali, polvere buiopesto peruviana... più tutta l'altra roba illegale che si sono portati da Hogwarts Fred e James.
Osservo la coda di cavallo rosa della mia ragazza che saltella sul colletto della giacca imprestatale dal sottoscritto, proprio pochi centimetri sopra la colorata borsa a tracolla tutta rattoppata che contiene il carillon.
Attraversiamo il salone illuminato dai getti verdi dei camini che risputano maghi a ripetizione, camminando sotto i soffitti blu pavone ornati d'argento e fermandoci insieme al resto della scolaresca alla fontana della Fratellanza Magica, davanti alla quale ci aspetta un impaziente pelato con il blocchetto degli appunti stretto al petto. L'assistente di zia Hermione. Mi pare si chiami... «Fillmore» sospira Rose, battendosi una mano in fronte.
«Ben arrivati ragazzi, professoressa McGranitt, signorina Weasley...» rivolge un cenno educato alla preside e a mia cugina, che al momento glielo leggo in viso, vorrebbe sprofondare.
«Signorina Weasley» sussurra Phoebe a pochi metri da noi, scimmiottandolo.
Una risatina si leva dal gruppo dei miei compagni Serpeverde prima che li colpisca l'occhiataccia mia e di Scorp.
«Non so cosa sia peggio» mi bisbiglia Rose all'orecchio, sopra la spalla della camicia «questo o la fine del mondo»
«La fontana prima del 1996 era formata da cinque statue in oro raffiguranti un mago, una strega, un Centauro, un Goblin e un Elfo Domestico» continua imperterrito Fillmore «nel 1996 fu tuttavia distrutta nello scontro tra Albus Silente e Voldemort e le statue incantate aiutarono Silente e il signor Harry Potter: il Centauro fu colpito da un'avada kedavra per proteggerli, la strega bloccò Bellatrix Lestrange che aveva già decapitato il mago e la testa del mago funse come passaporta al signor Harry Potter, di modo che ritornasse ad Hogwarts sano e salvo»
«Se vuoi ascoltare di papà fai pure» borbotta Jamie a braccia incrociate, alla mia destra «ma dovreste andare»
«Shhhh!» la McGranitt lo zittisce da lontano, rifilandoci un'occhiata di fuoco da sotto le lenti e cingendosi con le dita ossute i fianchi avvolti dal tulle verde scuro «fate silenzio voi due»
«Nel 1997, dopo la caduta del Ministero della Magia, la fontana fu sostituita dalla famosa statua la Magia è Potere, simbolo del governo dei Magiamorte» con un leggero colpo di bacchetta da parte dell'assistente questa riprende le sembianze che aveva durante la guerra, con i babbani schiacciati sotto il peso dei piedi dei maghi «ma dopo la sconfitta di Voldemort fu abbattuta e poi in seguito fatta ricostruita da Hermione Granger attuale Ministro della Magia, precisamente nel 2008...»
Smetto di ascoltare Fillmore e mi piego su di Rose alla mia sinistra, cingedole le spalle con il braccio destro e mettendole davanti al naso l'orologio legato al polso del sinistro.
STAI LEGGENDO
What's in a name? That which we call a Rose
FanfictionGli opposti si attraggono. Come no. È una di quelle tante stronzate che leggi nei biscotti della fortuna o che senti in quei podcast smielati tenuti da guru del sesso in andropausa. Anche in alcuni romanzi rosa, a dirla tutta, ma solo se ti piaccio...