Baywatch ci fa un baffo

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Ognuno ha le sue abitudini. E su questo non ci piovono né cani, né gatti, né castori geneticamente modificati che si spacciano per ornitorinchi e nemmeno ornitorinchi geneticamente modificati che si spacciano per castori. Che poi, non ho mai capito, perché un cane o un gatto dovrebbe mai cadere dal cielo. Ma gli inglesi e i loro modi di dire sono strani, e anche questa è una verità universalmente conosciuta, se vogliamo citare Jane Austen. E si, vogliamo citare Jane Austen.

Io sono strana. E non perché sono inglese o perché frequento una scuola di magia e baggianate simili. Sono strana e basta. Lo siamo tutti in realtà. La differenza è tra chi lo ammette e chi preferisce passare la propria futile esistenza nella disperata ricerca di una precaria stabilità mentale, fisica e spirituale, in un mondo che gira. Letteralmente. Perché si, geni del male, il mondo gira, e con lui giriamo noi.

Perciò ecco, tentare di nascondersi nei propri doveri o dietro l'etichetta rispettabile trattino perfettamente normale risulta essere il più inutile e stressante dei mestieri.

C'è chi dice che la vita sia una giostra, e considerata la teoria secondo la quale la Terra ruota attorno all'asse polare, io gli credo. Di conseguenza, vivo nella decisa convinzione che tutto ciò che dobbiamo fare sia comprare quel maledetto biglietto, issarci sul cavallino con più fiocchetti rosa e vomitare tutto lo zucchero filato che ci ha venduto da sotto banco, il kebabbaro di fiducia, al primo giro.

E rifarlo, e rifarlo ancora una volta, finché dentro di sé uno si ricorda che ne vale la pena. Ne vale davvero la pena. Di vivere intendo, e non di vivacchiare. Oh, e se così non funziona fate prima a scendere e ad appuntarvi mentalmente di comprare solo kebab da Abdul... Niente più dolciumi da fiera.

Ma dov'ero rimasta? Ah giusto: ognuno ha le sue abitudini.

È la giustificazione di Malfoy, che illumina lo schermo del telefono e che risponde alla mia precedente domanda: ancora sveglio? Sono le due di notte.

Io amo la versione due di notte delle persone. Onesta. Vulnerabile. Leggera, mi ripete.

Ma piantala, scrivo.

Devi ammettere che detto da me era piuttosto sexy, ribatte.

Sai cos'è davvero sexy per me? Una conversazione reale, replico.

E la nostra non lo è?

Va' a dormire, Malfoy, ribadisco.

Domani ti toccherà rispondermi, lo sai? Mi provoca.

Lo so... Buonanotte biondino, gli concedo e mi permetto di sorridere di fronte ad un sogni d'oro, rossa.

Ma come ci riesce?! Se io sono strana, Scorpius lo è al quadrato. La settimana prima siamo incazzati neri l'uno con l'altra, quella dopo io insisto e lui si apre con me rispetto alla morte di sua madre, e il giorno dopo ancora chattiamo per ore.

Soffoco una risata nervosa premendo con forza il cuscino sulla mia faccia.
Morgana, perché deve essere sempre tutto così difficile?! È il pensiero che mi attanaglia, mentre mi rigiro tra le lenzuola. Appurato che no, non riesco a dormire, mi decido ad abbandonare camera mia e di Hugo per scendere le scale alla volta della cucina.

<<Al>>

<<Rosie>>

Spalanco il frigorifero e mi adopero in ricerca di qualche avanzo di gelato.

<<Lascia perdere, l'hanno finito>>

<<Merda>> sussurro, afferrando quella che al buio mi sembra una confezione di nutella disciolta.

What's in a name? That which we call a RoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora