Capitolo 34 - L'ultima serata

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Il gruppo si avviò a cena.

Rivedere lo stesso troll che quella mattina era stato portato a palazzo incatenato camminare libero tra degli adolescenti indifesi fece spaventare i passanti.

Ci furono pure un paio di madri del gruppo, addirittura, che si scontrarono con il maestro per il fatto di mettere insieme ai propri figli un essere abominevole e pericoloso come un troll.

Sir Lou , con il suo carisma, mise la sua buona parola da cavaliere che ai suoi alunni non sarebbe successo nulla di male, ma che anzi questa esperienza sarebbe stata, a suo parere, educativa per loro.

" Educativa un corno!- strillò una madre, che si avvicinò minacciosa al Gurubashi e gli urlò- non m'interessa se mi fai qualche fattura voodoo o qualunque diavoleria voi troll fate!".

Nonostante avesse solo un metro e cinquanta di altezza, Jehn la fissò inquieto.

"Se osi uccidere mio figlio o tutti questi ragazzi io e tutta Katel' Seas, ti daremo la caccia e ti faremo a pezzi!" lo minacciò furiosa.

Il Gurubashi era non poco sorpreso da questa madre umana violenta e iperprotettiva verso un figlio che aveva superato l'età per stare attaccato alle sue mammelle.

"Prima di tutto io, signora...- iniziò Jehn, badando bene alle parole da usare- nun so' fare le magie voodoo quindi fatture nun le posso fare.".

Deglutì.

"Secondo... se anche fosse, nun mi sognerei mai di farlo ad una madre. A' mamma è sacra, e nun si tocca! E complimenti p'a grinta, signora. Dico davvero.- si pronunciò Jehn, ammirato- mi ricordate tanto mia madre... E terzo ho giurato di... ".

SBATABAM!

La donna aveva appena dato un potente schiaffo, caricando tutta la forza che aveva sul palmo della mano, sulla guancia del troll.

"Ecco! Queste te le dava tua madre, brutto mostro?" sbraitò lei.

Il suo ceffone era stato così forte da farlo barcollare, lasciandolo troppo inebetito e scioccato per parlare.

Insomma, ci volle un po' per placarla, la signora si sfogò e se la prese un po' con tutti.

Non risparmiò neanche alla figlia del suo re la predica, che era intervenuta per cercare solo di prendere le difese del amico.

"E anche voi, principessa! - si permise di dire la donnona- portare questa minaccia qui! Se fossi in vostra madre ve le darei anche a voi!".

"Ma non lo siete.- rispose lei a tono- quello che ho in progetto io è solo per il bene vostro. Perciò dovete solo avere fede e offrire a lui la stessa fiducia e diritti che gli sto dando e difendendo io!".

Fu solo dopo quest'ultima affermazione che la madre si girò e se ne andò.

Tutti la guardarono allontanarsi mentre ciabattava via, muta e allibita.

"Mammamà oh!- esclamò Jehn, massaggiandosi la guancia, visivamente illuminato- mandate lei in guerra! Vincete sicuro con le manate che dà!".

E detto questo, mostrò la guancia a loro: si era formato un grossa macchia rossa, coi segni delle dita della nerboruta sopra.

Miracolosamente, la sua frase e l'ematoma ruppero la tensione che si era creata nel gruppo, facendo ridere tutti.

A parte questo, la cena si fece.

In pratica avevano il locale solo per loro, visto che nessuno osava cenare in presenza di un troll.

Sir Lou era molto generoso con i suoi allievi: Piatti a base di carne, verdure cotte e poi i tortini di carne della taverna riempirono la tavola, e non sopravvissero a lungo di fronte alle loro bocche affamate.

Troll Spirit [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora