Nel frattempo Lort, tornata a casa, si ritirò nella sua camera da nano.
Dormì solo tre ore, quelle che bastavano ad un iperattiva come lei per recuperare un po' di energie.
E anche per accogliere Nime, che quando era rientrata,sembrava non essere ancora tornata dalla sua misteriosa passeggiata notturna.
Appena sentì qualcuno passeggiare fuori dalla sua stanza, si rialzò.
Doveva risolvere questo mistero, e visto che Torgados aveva detto che sarebbe rincasato verso l'ora di pranzo, quella era l'occasione perfetta per incastrarla.
A passi felpati, si avvicinò alla porta e sbirciò in cucina.
La figura di Nime, tutta incappucciata e avvolta come la prima volta, era china sul camino a girare il mestolo su una pentola di latte caldo.
Stava cantando una canzone.
Aveva una voce così intonata e dolce che sciolse la tensione dal petto di Lort.
La fanciulla si poggiò all'angolo della porta, restando per un po' ad ascoltarla in silenzio.
La massaia incappucciata, per nulla accortasi di essere osservata, seguendo il ritmo della sua canzone si metteva ad ancheggiare.
Addirittura, nel posare una zuccheriera su una mensola distante dal camino, fece una delicata giravolta.
Lort trattenne in silenzio una risata, squadrandola da capo a piedi.
Si chiese sotto tutti quegli strati di pesanti tessuti chi si nascondesse, e chissà quali altri talenti nascondeva.
"Buongiorno Nime!" la salutò lei, con voce allegra.
Nime sussultò, girandosi di scatto.
Così facendo, il mestolo che teneva in mano cadde dentro la pentola.
Si vide proiettati i suoi stupiti occhi chiari a mandorla addosso.
"Fiuu... siete voi!- sospirò rassicurata Nime, con una mano sul petto- b... buongiorno...".
"Non volevo spaventarti . Ma cantavi La Ballata del Nano Innamorato con tanta passione...- disse la paladina,entrando in cucina- ...hai una voce davvero stupenda!".
Non lo poteva vedere per via del cappuccio, ma gli occhi della piccola Nime tradirono il timido imbarazzo provocato dal complimento.
"Oh! Heh... l-la mia voce n-non è... niente di speciale." mormorò lei timidamente, versando il latte in una tazza.
Lort si sedette sullo stesso tavolo in cui il pomeriggio prima Torgados aveva sgozzato la povera gallina e allagato col suo sangue.
Passandoci la mano sopra, notò quanto fosse bello pulito e lucido.
"Dev'essere stato un vero sforzo per te..." mormorò Lort.
"Come?" chiese la fanciulla, che si era rialzata per offrirle la colazione, alzando quelle due lune piene che erano i suoi occhi su di lei con aria dubbiosa.
"Intendo dire pulire il tavolo, con tutto quel sangue di gallina- specificò Lort, guardando sotto il suo cappuccio- a te non piace la vista del sangue, vero?".
Sulle due lune rifletterono di comprensione.
"Ah sì! Beh... sì. – confermò lei con aria triste- Non mi piace vedere gli animali morti. Ogni volta che mio fratello porta quelle povere carcasse in casa io...".
Si strinse sulle spalle, rabbrividendo.
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Troll Spirit [IN REVISIONE]
Aventura"Mentre a tutte le altre principesse adoravano gli unicorni, il rosa ed essere sottomesse a un marito ... a lei piacevano i Troll. Da sempre le piacevano, e il suo più grande desiderio era diventare un troll, più di qualsiasi altra cosa." Storia lib...