Troll Spirit [IN REVISIONE]

Capitolo 44 - Felicità perduta

Lort, Am'ron e Vecchietto lo fissavano scioccati mentre il Gurubashi si copriva il volto in una mano, per nascondere il pianto sommesso appena iniziato.

La paladina non sapeva se essere più triste o terrorizzata da lui.

"Che... che significa che l'hai uccisa tu?" mormorò Lort in un fil di voce.

"CHE L'AGGIA ACCISA LORT! UCCISA! CON QUESTE MIE MANI!"esplose improvvisamente il Gurubashi, rivolgendo uno sguardo carico di rabbia su di lei.

Lort saltò lontano da lui alla vista dei suoi occhi arrossati dal pianto.

" Ma se hai detto che l'ami? Pecchè accirerla?" intervenne Am'ron, stringendo a sè Lort.

"Sono stato costretto a farlo! Lei era..." fece una pausa per riprendere la concentrazione e la calma.

Sentiva una fortissima emicrania dovuta dal pianto e l'urlo improvviso.

Massaggiandosi la testa, riprese piano piano a continuare:

"Dopo anni di allenamento, eravano entrati anche noi nell'esercito, io in prima linea come soldato, lei per assistere con le sue arti curative e lottando a distanza. A 'nu certo punto, i nostri missionari avevano ritrovato il nascondiglio di Zan'zil, a sud di Atal'Hakkar. Noi guerrieri dovevamo indebolire i seguaci Atal'ai, mentre serviva qualcuno che andasse lì, scoprisse il segreto di Zan'zil e acciresse la sua vecchia carcassa. Ewa era 'a cchiù forte r'o gruppo degli sciamani e incantatori. Si offrì per il difficile compito.".

Tremava, mentre un'altra ondata di pianto stava per arrivare.

" Gliel'avevo pure detto di nun annà. Che doveva restare accanto a me a combattere, che ci avrebbe pensato qualcun altro al posto suo. Ma nisciuno a parte lei si era proposto. Maledetti bastardi!"

Pianse dalla rabbia.

"Ed io che c'ho passato tutta n'a vita con loro. Li credevo cumpà miei. Credevo che 'na tribù si dovesse sempre proteggere. 'na vita sprecata.".

Tirò su col naso, tentando di placarsi.

"Ma lei mi rassicurò, dicendo che sarebbe tornata presto. Presto... passarono tre giorni senza che lei tornasse. Nun la cercai apprima pecchè nun potevo lasciare i miei compagni da soli. Loro, heh... contavano su di me.".

Disse le ultime tre parole con amaro sarcasmo.

"Ma poi al terzo giorno, riducemmo i nemici al numero minimo, e allora lì ne approfittai: fuggii dalla battaglia, pensai che avrebbero potuto fare a meno di me se mi fossi allontanato un attimo. Un solo attimo, sufficiente a salvare la mia Ewa.".

Le lacrime non la smettevano di scivolare lungo i lati della sua faccia.

"Ma caddi vittima di una sua trappola. Nun m'o puozz scurdà. Quando ripresi i sensi, mi ritrovai di fronte a Zan'zil.".

"T'a sij svegliato giusto in tempo,guagliù, disse, giusto in tempo per rendere partecipe i miei due ospiti a chesto rito di passaggio. e fu lì che la rividi.".

Si bloccò, non riuscendo a trovare il coraggio di spiegare la scena. 

"La teneva legata di fronte a me, nel suo covo. La stava...".

Erano troppo terribili i dettagli che non aveva il coraggio di parlare.

"Non sei obbligato a continuare..." lo incoraggiò Lort, comprensiva.

"No, non... non dirò i dettagli. Vi dico solo che ha usato la pozione. Prima su di me. Ripetutamente. Ma senza successo. Nun so dirvi nemmeno io perchè i suoi poteri su di me non funzionarono. Ma poi li provò su Ewa. E su di lei funzionarono, eccome.".