Capitolo 45 - Sfida tra Uomini

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D'un tratto Jehn sentì il rumore di un singhiozzo.

Poi un altro, e un altro ancora.

Si giró e saltò dal suo posto con aria disgustata:

La sua ascoltatrice lo stava fissando con una faccia tutta bagnata dalle lacrime, e due occhioni pieni di commozione.

Alzava le spalle ad ogni singhiozzo e si asciugava con il braccio libero il muco che le colava dal naso, non badando alla strisciata schifosa e appiccicosa che adesso decorava l'arto.

"Oh... Jehnny..." mugugnó lei mentre piangeva.

"MI DISPIACE COSI' TANTOOOO!!! BUAHAHAHAAA!!!"

Lort si abbandonò al pianto totale avvinghiandosi al braccio del suo cumpà, poggiandoci pure la testa mocciolosa sopra.

Il Gurubashi restó allibito e iniziò a divincolarsi.

" OH!!! LIEVT'A GUOLL!!! 'A prima regola, Lort!!! Nun me tuccà!" urlò lui.

"SCUSAMI SE TI HO DATO DELLO STRONZO !!! NON SAPEVO CHE AVESSI SOFFERTO COSÌ TANTO !!!" piagnucoló lei, stringendo il suo braccio così forte che Jehn iniziò a sentirlo formicolare.

"OH, SCINN A GUOLL!!!" urlò il troll, liberatosi finalmente dalla sua presa.

Ma Lort, che era troppo sconvolta dalla storia del suo amico, passò dal braccio al petto, affondando la testa sui suoi pettorali

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Ma Lort, che era troppo sconvolta dalla storia del suo amico, passò dal braccio al petto, affondando la testa sui suoi pettorali.

"ORA CAPISCO PERCHÉ INSISTI AD UCCIDERE ZAN'ZIL !!!" esplicó lei, con la voce soffocata perché non la smetteva di tenere la faccia addosso a lui.

Tentò di liberarsi da quella zecca, ma cavolo se era dura a morire!

" Okey, è anche per questo. Non hai idea di quanto ho voglia di uccidere quel figlio di puttana!!!" confessò lui, tentando un'ultima volta di liberarsi della pulce.

" Io ti vendicheró, Jehn - aggiunse la paladina, allentando la presa e tenendo la fronte poggiata sul suo petto - ti vendicheremo. A te. E a tutti quelli che quel... Mostro ha preso e tolto la vita.".

"E come, Lort? È molto potente...".

Per un pò, la paladina rimase in silenzio, pensando all'unica soluzione che avrebbe dovuto adottare, contro la sua stessa natura.

"Lo ucciderò io." rispose Lort, con voce fattasi improvvisamente seria.

I due troll la guardarono sbalorditi.

"Lo so, amico mio... - interruppe ogni loro parola così - non riesco ad uccidere nessuno, perché non voglio farlo.".

"Allora lo ammetti di nun saper uccidere. Come dicevo io." disse Jehn.

"Sì.- Girò la testa di lato, poggiandola poi su di lui.- Se abbiamo dei nemici, li devo uccidere, no? Dovevo comunque mettermi in testa che, prima o poi, avrei dovuto uccidere qualcuno. Dovrò accettarlo...". 

Troll Spirit [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora