Capitolo 48 - Nylos Flameblood

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Entrò con passo leggero un elfo del sangue, alto e robusto.

Con passo leggero intendo dire inaudibile, poiché i suoi piedi non producevano alcun suono sul freddo pavimento in pietra.

Era vestito di una lunga tunica rosso scuro a maniche lunghe, con un corto mantello dello stesso colore.

Il suo volto era molto marcato, dagli zigomi alti e il naso alla greca.

Gli occhi avevano un taglio sottile, contornati da sopracciglia lunghe e ben curate, rosse come il fuoco, rosse come i lunghi e sottili capelli che portava sciolti sulle spalle.

La compagnia rimase in silenzio, come a rispettare quella figura vestita in modo così semplice e al tempo stesso solenne.

" Bello. – lo giudicò a mente Lort, in maniera razionale- ma non più bello di qualsiasi altro elfo.".

Vedendolo chinarsi davanti al re Dukegrond con aria solenne, ebbe modo di guardare meglio i suoi difetti.

"Peccato per quel pizzetto, però... insieme a quelle zampe di gallina sugli occhi, gli danno un'aria da vecchio caprone.".

Le venne da sogghignare a quel pensiero.

Improvvisamente, l'elfo del sangue si girò e le rivolse uno sguardo tagliente.

La fanciulla si bloccò: aveva le cornee gialle e le pupille rosse.

Era come vedere nella bocca di un vulcano.

"Oh cacchio. Leggi nel pensiero?" pensò Lort, rabbrividendo.

"Nylos Flameblood, come già forse saprai, è un vecchio amico di tuo padre

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"Nylos Flameblood, come già forse saprai, è un vecchio amico di tuo padre.- spiegò Magni, menando pacche sul braccio del silenzioso elfo - è stato avventuriero per molti anni insieme a lui, ma adesso è un Sacerdote della Luce. Ti proteggerà fino alla fine, e... chi lo sa? Tu sei una paladina della Giustizia... potrebbe insegnarti qualcosa di utile... come Guarigione, o poteri di Luce... eh? Che ne dici, Nylos?".

L'elfo non rispose.

Lui e la paladina non smettevano un solo istante di fissarsi in silenzio.

Perché per Lort aveva un'aria così familiare? Dove aveva già visto quegli occhi?

Impossibile riuscire a decifrare quello che l'elfo stesse pensando.

Forse era rabbia? Lei la interpretò così.

"Ehm... Nylos? Mi stai...".

"Ti ho sentito, Arcticbelch.- Rispose Nylos, interrompendolo.- sto solo ammirando il declino generazionale fisico emotivo della famiglia Vuich.".

"Che ha detto?" sussurrò Jehn ad Am'ron.

"Credo che l'abbia appena insultata." ipotizzò Am'ron, non essendo sicuro di aver capito.

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