"I tuoi accompagnatori so' dei tipi piuttosto vivaci, eh?" esclamò all'improvviso una voce,accanto a Lort.
Una voce da donna, bassa, suadente e graffiante.
"Eh già ... di solito riesco a tenerli a freno , ma stasera.... meh! Non mi va, li lascio sfogare un po'!" ridacchiò Lort, guardando Jehn nell'atto di mordere il polpaccio al Tauren che l'aveva sfidato.
"haha! Allora dormiranno bene stasera... "rise la donna accanto a lei.
La paladina inarcò un sopracciglio al sentire il suono della sua risata: era così... esplosiva!
" Sì, infatti..." esclamò Lort, girandosi distrattamente verso la sua interlocutrice.
Di colpo, le mancò il fiato.
Una troll era seduta a gambe accavallate sullo sgabello vicino al suo, e si era poggiata con la schiena al bancone del bar, il braccio sinistro sul tavolo e il destro che sorreggeva una bottiglia di rum mezza vuota.
Aveva la pelle color verde acqua scuro, con le spalle nude coperte di lentiggini, come quelle che le coprivano il naso.
I capelli erano rosa, lunghi e raccolti in una morbida e disordinata treccia.
Indossava un cappello a tricorno con due belle piume che spiccavano sul retro, una rossa e una verde, e un cappotto verde lungo, coi bottoni dorati.
Tipica uniforme da capitano di una nave.
Solo che lei la portava in maniera non consona al suo grado, non pulita e ordinata come gli altri suoi colleghi: gli orli erano laceri, le maniche erano state strappate con violenza, così da poter mettere in mostra le sue muscolose e lentigginose braccia.
Sembrava che la indossasse di proposito di una taglia più stretta, infatti la portava legata solo alla vita, con una cintura di pelle , mostrando così, coperto dalla camicia bianca, il suo prosperoso petto .
Al collo portava una collana con un dente di squalo, e ai polsi una miriade di bracciali e polsiere.
I denti di squalo che decoravano i bracciali tintinnarono quando si portò la bottiglia di rum sulle scure e carnose labbra.
Fu quello che spuntava da esse che fece trasalire Lort: al posto delle zanne, infatti, c'erano due lunghi e pesanti uncini, dalle cui punte luccicava una strana luce pericolosa .
"Tu... tu sei... sei..." balbettò Lort, inebriata dal profumo di salsedine che sprigionava la sua pelle.
La troll, dopo aver preso una lunga sorsata, le fece uno sguardo languido.
Sotto le sopracciglia ad ali di gabbiano, due grandi occhi marroni si misero a scrutarla.
Quei suoi occhi. Con quelle leggere sfumature color caramello nell'iride.
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Troll Spirit [IN REVISIONE]
Adventure"Mentre a tutte le altre principesse adoravano gli unicorni, il rosa ed essere sottomesse a un marito ... a lei piacevano i Troll. Da sempre le piacevano, e il suo più grande desiderio era diventare un troll, più di qualsiasi altra cosa." Storia lib...