35. l'elefante nella stanza

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Kayla non si mostrò spiazzata o sorpresa come Draco si sarebbe aspettato, ma gli fece segno di avvicinarsi con naturalezza. «Sono un po' agitata» ammise, mentre Draco si avvicinava, e prima che potesse chiedere il perchè, notò che il libro aperto davanti a lei era una sorta di encicolpedia dei nomi e capì immediatamente il dilemma.

«Quanto manca?» chiese allora, indicando stranito la pancia.

«Beh, il termine sarebbe a fine gennaio, ma essendo due, potrebbe succedere da un momento all'altro e io non ho ancora scelto i dannatissimi nomi»

Draco si schiarì la voce e indicò il posto accanto a lei. «Posso?»

«Certo, certo» disse lei. «Blaise è in cantina a scegliere il vino con mio fratello» aggiunse. «Allora, i patti con Fred sono ... ehm. Io scelgo due nomi da femmina, lui due nomi da maschio. L'ho proposto io, ma ... non sono più così sicura che sia stata una buona idea» spiegò. «Ha accettato poi ha detto che però non potevamo lavorare da soli, ci serviva una squadra. Così, con tutti i fratelli che ha, ha scelto mia sorella per la sua squadra da Grifondoro infame, io ho prenotato Robert e l'ho portato qua»

Draco accennò un sorriso, afferrando il libro dei noi per sfogliarlo. «Io, ehm ... ho visto Ted e Lyall, ieri»

Kayla corrucciò la fronte. «Ieri?»

«Ieri» confermò Draco, notando un paio di nomi sottolineati. «Sono tutti nomi ...»

«Babbani, sì» confermò lei. «Ma li hai visti per caso o li sei andati a cercare?» domandò con nonchalance, per niente sorpresa da quell'informazione.

«Li ho cercati. Intendo: ho mandato loro un regalo di Natale, Ted mi ha scritto per ringraziarmi e mi ha chiesto di vederci, e io sono andato al castello» sfogliò un'altra pagina. «Lyall è un nome babbano?»

«Non lo so, ma è un nome da maschio: non ci compete»
Draco si mostrò sorpreso per quel plurale, alzando la testa e mostrando un'espressione quasi commossa.

«Non ti stupire: sei letteralmente apparso dal nulla, era ovvio che saresti stato reclutato»

«Tecnicamente sono apparso dal camino» sorrise allora lui, e Kayla scosse la testa.

«Ecco, se non avessi saputo che hai una storia con mia sorella, lo avrei capito in questo momento: solo lei o mio padre potrebbe dire certe cose»

«Ho avuto» la corresse lui cambiando totalmente tono di voce, diventando distante e malinconico.

«So quello che dico, Draco Malfoy» rispose lei altezzosa. «Io non sbaglio mai»

«Oh, Salazar» si lamentò Blaise tornando dalla cantina. «Ti sei rimessa a parlare con la pancia?!» mentre finiva la frase, entrò in salotto seguito da Robert Black, che teneva in mano una bottiglia di vino rosso. «Oh, qual buon vento!» esclamò vedendo l'amico. «Hai fatto bene a chiamarlo: non posso farcela, da solo»

«Che tu ci creda o no, Draco è dotato di libero arbitrio» replicò subito Kayla.

«Beh, meglio! Un soldato volontario!» esclamò Robert sorridendo. «Bevi?»

«Oh, no, io-»

«Lui è una femminuccia» lo interruppe Blaise. «Beve solo bianco, o Whiskey»

«Per Godric» sbuffò Robert posando la bottiglia sul tavolino di gelido marmo e lasciando che Blaise Appellasse i calici. «Peggio di Anya»

Di nuovo, Draco abbassò gli occhi e solo Kayla sembrò accorgersene. Quando rialzò lo sguardo, dopo una manciata di secondi, trovò gli occhi di Kayla pronti a trasmettergli conforto senza parlare.

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