36. accontentarsi

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In casa Weasley Black, continuò a regnare un silenzio assordante.

A Nicole raramente era capitato di essere zittita, e sicuramente non le era mai capitato che a zittirla fosse Anastasia. Avevano passato la vita l'una accanto all'altra, tanto che a scuola le chiamavano "le siamesi", e Lumacorno non riusciva a non ricordare ogni volta che gli era già capitato di richiamare "Black e Redfort", in un'epoca precedente. Quindi era rimasta seduta al tavolo, con la mano sul viso e l'espressione più colpevole che chiunque, in quella stanza, le avesse mai visto. Mentre Ron, incurante di tutto, faceva fluttuare delle tazze stracolme di camomilla bollente verso il tavolo da pranzo, Remus si schiarì la voce.

«Ti hanno davvero convinta Ted e Lyall?» domandò.

«Credevano che si sarebbe arrabbiata» spiegò lei. «Ma anche io mi sono arrabbiata, per il regalo. Quindi ho detto loro che si sarebbe arrabbiata di più se lo fosse venuta a sapere dopo» alzò lo sguardo. «E infatti»

«Stai dicendo che è colpa mia?» domandò George ancora alterato.

«Sto dicendo che non ti dovevi immischiare» lo richiamò Nicole. «Ma l'hai vista come sta?»

«E tu hai visto come sta lui

«Non mi interessa come sta lui!» si difese Nicole.

«Forse dovrebbe» la provocò allora George. «Se vedessi come sta lui, capiresti che non è tutto come sembra»

«Tu sai qualcosa della faccenda di Draco e Astoria, vero?» sussurrò Fred, facendo prendere un colpo alla moglie.

«Merlino» rispose lei in un sussulto, mentre si stava infilando nel letto. «Pensavo dormissi! È l'alba!»

«George ha litigato con Anya, prima» spiegò lui, mettendosi seduto. «E anche Nicole ha litigato con Anya, perché Draco ha spedito loro dei regali»

Kayla accese l'abat-jour che stava sul comò e guardò il marito allarmata. «Anya ha litigato con Nicole e George?!» chiese, spalancando gli occhi.

«Tu sapevi dei regali!» disse allora Fred, saltando sul posto. «Chi te l'ha detto?»

«Anastasia e Nicole non hanno mai litigato, Fred, sei sicuro di quello che dici?!»

«Chiaramente te l'ha detto Robert» concluse il rosso. «E chiaramente sai qualcosa che non so»

«Credevo che la sola persona in grado di litigare con George fosse Percy!» esclamò Anastasia. «Hanno risolto, poi? O lei se n'è andata?»

«Come sai che se n'è andata?» domandò Fred perplesso.

«Perché Anastasia non sa gestire il conflitto» sbuffò lei. «Pensaci, è palese» incrociò le gambe per iniziare a contare con le dita. «Quando avrebbe dovuto discutere con Edward per la storia del corso da Spezzaincantesimi, ha semplicemente evitato l'argomento, come se servisse, poi. Quando ha saputo che noi sapevamo che Edward era in città, si è murata viva a Grimmauld Place. E dopo aver visto Narcissa, ha letteralmente chiuso la porta in faccia a Draco – e Merlino, Draco non andrebbe a bussare alla porta di Villa Black senza delle spiegazioni più che valide!» Imbronciata, Kayla si lasciò cadere sui cuscini.

«Quindi è tutto un grande malinteso» concluse Fred dopo qualche secondo. «Se aveva delle scuse più che valide, intendo, è tutto un grande malinteso. E se ha comprato i regali per Nicole, Ted e Lyall, era pure dispiaciuto»

Kayla storse il naso e finse di guardare da un'altra parte.

«Okay, diciamo che è un silenzio assenso. Quindi aveva ragione George a difendere Draco e a dire che Anastasia lo ha condannato senza prove»

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