L'estate che seguii l'ultimo anno di liceo fu davvero fantastica.
Gli amici, i falò, il mare, l'abbronzatura, gli scherzi ed il divertimento.
Fu la più memorabile che avessi passato.
Ma quando l'estate finii tutti tornammo a Londra ed a Settembre ci trasferimmo per conseguire gli studi nelle diverse università.
Io avevo deciso, come promesso, di frequentare psicologia, Lily e Bunny andarono alla mia stessa università ma con due diversi indirizzi.
Il fidanzato di Ash e lei andarono a lettere.
Nick, invece aveva scelto di diventare dottore e quindi di frequentare la facoltà di medicina.
Le nostre università erano le più distanti.
Quando lui mi comunicò la sua scelta decisi di chiudermi in camera e non uscire più.
Pessima mossa, dato che Nick aveva l'altra chiave e quindi riuscì ad entrare e a tirarmi su di morale.
Non riscrivo a metabolizzare il fatto che saremo dovuti stare divisi per cinque anni, ma lui mi disse che ci saremo sentiti e visti tutti i giorni fino alla laurea.
Avevo paura di questo cambiamento e perciò, anche se gli detti ragione, continuavo a piangere da sola.
E poi, tra lacrime, sorrisi, scopate, abbracci, paroline dolci, arrivò il giorno della nostra separazione.
Quel giorno lo ricorderò fino alla morte, ne sono sicura.
Ci eravamo appena svegliati ed io ero sul petto di Nick e non lo lasciavo muoversi per andare a vestirsi, il mio incubo peggiore si stava avverando eppure dovevo farlo, non potevo dipendere totalmente da Nick.
"Allora, per la centesima volta, ti amo non voglio lasciarti e ci vedremo spessissimo. Ora, però, mi lasci andare in bagno ?"
"No !" Gli dissi con un tono da bambina.
"Dai" supplicò lui.
"Va bene" mi girai dall'altro lato del letto e iniziai a piangere per la millesima volta.
Lui mi sentii e mi abbracciò da dietro, facendomi partire mille brividi per la schiena.
Erano passati otto mesi da quando stavamo insieme eppure mi faceva sempre lo stesso effetto.
Eravamo cambiati molto.
Nick ed io eravamo andati dal padre e gli aveva chiesto un po' della mamma. Avevamo scoperto che era diventata un'assistente sociale e che aveva messo la testa a posto. Il padre gli aveva dichiarato che lei le aveva scritto diverse volte per sapere di lui e Nick per sapere come stessero, inutile dire che lui non le aveva mai risposto.
Io ero ritornata in Italia e avevo passato un po' di tempo a casa, con Nick. Gli avevo fatto conoscere tutta la mia famiglia, poi lo sapete come sono fatti gli italiani, la famiglia si conosce tutta insieme, dalla pro zia alla mamma.
Ero andata alla tomba di Annie e le avevo lasciato un mazzo di fiori con la nostra foto.Per sempre.
Le avevo scritto.
Eravamo davvero spensierate in quel periodo.
Tutto questo durante le vacanze e alla fine poi passammo un mese solo sulla casa al mare di Nick.
Mi aveva detto come si era procurato tutti quei soldi.
Mi aveva detto che prima che io arrivassi a Londra era in un giro di lottatori che si incontravano clandestinamente, ed era uno dei più forti. Chiuse con queste cose dopo un anno giusto che iniziò.
Si faceva anche, mi disse. Ma smise quando smise di combattere.
Eravamo davvero cresciuti.
Ora però dovevamo separarci.
Eravamo pronti.
La casa era spoglia e metteva molta malinconia.
Le valigie erano fuori la porta e Bunny e Lily erano già venute a prendermi e mi chiamavano a gran voce dalla macchina con il clacson.
"Devo andare" dissi guardando le mie scarpe.
"Anche io, i ragazzi sono arrivati" ah, mi ero dimenticata di dire che era diventato anche molto più socievole e aveva stretto diverse amicizie e adesso andava con i suoi amici all'università.
"Ti amo" sussurrai.
"Anche io" mi baciò e ci separammo.
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E il diavolo mi salvó.
RomanceIl diavolo non ha sempre delle corna, una coda ed è rosso. Il diavolo può essere anche bello. Lui prima era un angelo, ma anche gli angeli più belli e buoni possono diventare cattivi. -"Sono cambiato perché m'hanno cambiato, sappilo, sappiatelo, anc...