I tuoi abbracci riparatori.

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Era passato un mese.

Non lo vedevo più e ormai mi stavo dimenticando come era la sua voce soave, il suo viso perfetto e i suoi occhi che erano pozze di acqua dove poter morire felici.

Era venerdì e avevo preso la febbre, o almeno questo avevo detto alle mie amiche come pretesto per non uscire.
Si, da un po' non uscivo la sera, non ne avevo voglia, l'angoscia era troppa.

Ero stesa sul divano vedendo un episodio di The Vampire Diaries.

Il campanello suonó, pensavo fossero Lily e Bunny che, di nuovo erano venute a cavarmi dal mio appartamento.

Aprii di malavoglia la porta e mi trovai d'avanti quello che stavo aspettando da un mese.

Ua chioma color marroncino incombeva sulla mia testa, e quegli occhioni mi guardavano bisognosi di affetto, anche io ne avevo bisogno in quel momento.

Era lui, mi stropicciai gli occhi per paura che fosse una mia allucinazione, di recente ne avevo avute molte, ma più che altro erano sogni.

Lo sognavo tutte le notti, il sogno era sempre quello.
Io e lui che ci rincorrevamo, o meglio, io cercavo di prenderlo, ma era troppo veloce.

Mi chiedevo perchè irrompesse sempre nel mio sonno, che cosa voleva. Ma era il contrario, ero io che volevo qualcosa da lui.
Accertatami che non fosse frutto della mia immaginazione lo abbracciai.

Uno di quegli abbracci che, anche dopo mille momenti sbagliati, sanno riaggiustare tutto, anche se ti rompono le costole, ma quel dolore è così piacevole, perché senti che alla fine non sei morto senza più rivedere la fonte della tua felicità.

Riassaporai finalmente il suo profumo che mi mandava in estasi.
Quanto mi era mancato questo profumo così personale e vissuto, era lui racchiuso in un odore.

Chiedevo quel' abbraccio da un mese, e finalmente, lo avevo avuto.

Avevo bisogno di sentirlo vicino a me.

Mille lacrime solcarono il mio viso che si era assottigliato, da un po' non avevo neanche fame, l'ansia.
Ormai le uniche emozioni che provavo erano: ansia, preoccupazione, tristezza.

La mia vita era diventata spenta, del colore del carbone.
Lui colorava le mie giornate, la sua risata, le sue battute.
Lui era diventato troppo importante, forse avrei dovuto distanziarmi da lui, alla fine chi avrebbe potuto dire che non sarebbe scomparso ancora una volta ?

Avrei sofferto ancora, ma forse la vera sofferenza era stare senza di lui.

Mentre mi ricollegavo al pianeta terra mi accorsi che anche lui piangeva.

Lo feci entrare.
Quella notte non parlammo, ci addormentammo solamente abbracciati sul divano come se ci fossimo mancati più dell'aria che respiriamo.

Le parole non servivano, gli occhi parlavano da soli.

Lui mi era mancato ed io a lui.

Non mi importava dove fosse stato e perché, l'importante era che fosse tornato.
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Angolo autrice.

Ehi ragazze e ragazzi, che ne dite ?

Eh, il disperso è tornato alla base, ed ora ? Cosa succederà ?

Che ne dite se mi ponete altre domande ?

Ho scritto questo capitolo con le canzoni di Adele (una delle mie cantanti preferite).

Le canzoni sono forse quelle più tristi ma la sera ho bisogno di tristezza per sfornarvi i vostri capitoli.

Comunque i titoli sono : Someone like you, Turning Tables, I Found a Boy, Set Fire to The Rain, Rolling in The Deep, Chasing Pavements, Hometown To The Glory.

Vabbè io vado che gli occhi si stanno chiudendo e domani ho le gare, datemi l' in bocca al lupooo 😂😂.

Buona notte ❤️

Con affetto,
Dream_Paradise ❤️

E il diavolo mi salvó.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora