Divergenze.

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L'estate era arrivata.

La scuola giungeva al termine ed io ero sempre più felice.

Il sole faceva bene al mio umore e quello dei miei amici e sopratutto a quello del mio ragazzo che non perdeva occasione per prendermi dappertutto. La cosa mi piaceva.

Oggi era l'ultimo giorno di scuola ed ero al settimo cielo.
Niente più orari, lezioni, compiti, interrogazioni, voti, giudizi e stress.

Ahh, le vacanze. Il periodo più bello dell'anno.

Questo le avrei passate al mare con i miei amici. Tre mesi pieni pieni di divertimento.
Andavamo a casa di Nick.

Ancora non mi spiegavo l'origine di tutti quei soldi. Mi aveva detto che il padre faceva l'immobiliare, quindi quanti soldi poteva avere da spendere e spandere ? Una casa nel pieno centro di Londra super accessoriata molto grande, tra l'altro.

Avevo diverse ipotesi ma mi ero davvero stancata di fare la dective.

Stavo cucinando una buona cenetta mentre lui preparava la tavola.

Era davvero bravo.

La carne era quasi cotta e mentre la padella sfrigolava, la conduttrice del TG parlava del traffico troppo ingombrante di Londra.

"Nick, ma dove si trova la tua casa al mare ?"

"In America tesoro. Andiamo ad Orlando, la città più grande della Florida. Sei contenta ?" Mi guardava aspettando che lo baciassi.

"Uau. Costerà un occhio della testa"

"Tutto, per te" rise

"Si, ma sono sempre soldi. Sei sicuro che vada bene ?"

"Se ti ho detto di si è si. Ma qual è il problema ?"

"No nessuno. Mi preoccupavo soltanto di quanto tu potessi spendere e..."

"E ? Francesca che c'è ? Quando fai così c'è qualcosa che ti turba. Avanti, dimmelo" si sedette comodo sulla sedia incrociando le braccia.

"Una cretinata. Ma sai, quando ci conoscemmo Bunny e Lily mi parlarono un po' di te e dissero che avevi tanti soldi ma nessuno sapeva come te li procurassi e quindi giravano voci che fossero sporchi" aveva la mascella contratta mentre raccontavo quello che avevo sentito.

"E tu ci credi ?" Disse serissimo.

"Beh, tu mi hai detto che tuo padre fa l'agente immobiliare e quindi diciamo che non mi spiego questa cosa. Vorrei solo sapere ecco tutto. Tu, invece cosa hai da dirmi ?"

"Cosa ho da dirti ? Che la gente è una merda che non si fa i cazzi suoi" urlò.

"Ma è vero ?" Dissi esasperata.

"Cosa vuoi che ti dica ?"

"La verità. Avevi promesso che non ci sarebbero stati più segreti fra noi. Lo avevi promesso no ?"

"Si!" Esclamò.

"Cazzo! Dimmela allora!"

"Ma tu non la vuoi sapere. Sei convinta di quello che ti hanno detto non è vero ?"

"No! Crederò solo a quello che mi dirai. Stai divagando idiota"

"Sei una rompipalle"

"E tu uno stronzo"

"La tua vita è in in funzione della mia rottura di palle giornaliera. Mi sai solo rimproverare come se fossi un dodicenne che non sa come si campa"

"Forse è vero cazzone"

"Cosa ?"

"Hai sentito bene CAZZONE"

"Io? Sei tu quella che non sa vivere. Me la sono cavata senza di te per la bellezza di diciannove anni. Non credo che tu sia tanto indispensabile per continuare a farmi vivere. Non muoio senza di te"

"Ah si ? Allora vai a farti fottere dalla prima che passa, idiota, perché io me ne vado. Sei un figlio di puttana. Non chiamarmi mai più" presi la mia giacca indossai le scarpe e scappai da quella casa che mi sembrava troppo piccola ormai.

Non sapevo dove andare ma mi venne un lampo di genio e decisi di andare da Lily.

Era da tanto che non andavo a casa sua.

Arrivai in qualche ora alla sua abitazione e bussai stremata alla porta.

"Salve" mi apri la mamma.

"Ciao ! Tu devi essere un'amica di Lily giusto ?"

"Si, è in casa ?"

"Certo. Prego entra. Te la chiamo subito"

"LILYY" urlò la mamma.

"Si ?" Rispose sporgendosi dalle scale.

"C'è una tua amica"

"Chi è ?"

Sbucai e le sorrisi e lei ricambiò.

In quel momento stavo scoppiando a piangere e lei subito se ne accorse perciò mi trascino in camera sua.

"Mamma noi andiamo"

"Okay. la tua amica si ferma a cena ?"

"Si e anche a dormire" la guardai stranita mentre pronunciava quelle parole. Non avevo mai detto di voler restare a dormire là, ma alla fine non avevo un altro posto dove andare, perché non avevo assolutamente intenzione di ritornare a casa di quel buzzuro senza cuore.

Se poteva vivere senza di me allora poteva benissimo arrangiarsi da solo per il resto delle vacanze e anche di più.

Anche io potevo stare benissimo senza di lui.

"Che cosa è successo Fra ?"

"Ho solo un nome. Nick"

"Ci avrei scommesso il culo"

Risi ma poi tornai seria.

"L'ha combinata proprio grossa eh ?"

"Lui può vivere senza di me e la cosa è reciproca" sbottai.

"Davvero"

"No" iniziai a piangere.

Mi abbracciò caldamente da amica fedele.

Era da tanto che non mi sentivo così vicina alle mie migliori amiche.

Mi calmai per la cena e cercai solo di pensare al buon cibo che la mamma di Lily aveva amorevolmente preparato per la sua famiglia.

La mia amica aveva un fratello di quattro anni più piccolo che era praticamente uguale al padre. Erano tutti e quattro biondi.

Finita la cena salimmo in camera ed iniziammo a vedere il film GRAVITY in streaming sul suo televisore.
Era bello quel film mi piaceva molto.

Mi addormentai nel calore di quella stanza e la notte trascorse tranquilla fino al mattino, dove mi aspettava la cosa più difficile da fare.

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Ehiii !!

Sto aggiornando spesso, siete contente ?

Oggi ho le gare, fatemi l'imbocca al lupo 🙊❤️.

Cosa ne pensate del capitolo ?

Che deve fare Francesca di tanti difficile la mattina seguente al suo litigio ?

Vi piace il nostro Nick nella foto ?

Come ve lo immaginate voi ?

Con affetto,

Dream_Paradise_ ❤️

E il diavolo mi salvó.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora