I nostri sogni.

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Lunedì mattina.

Un' altra settimana era arrivata.

Qui a Londra il tempo volava, forse perché avevo delle persone con cui passarlo.

Mi stavo avviando a scuola.

Ripensavo alle nuove amicizie che avevo fatto.

Nick, amico stronzo e puttaniere.
Non avevo capito subito che se la faceva con tutte, ma quando ho notato che un giorno stava con una bionda,un altro con una mora,un altro ancora con una scura, un altro invece con una rossa, ho realizzato il concetto.
Ci sono rimasta un po' male, pensavo fosse diverso.

Bunny e Lily erano fantastiche, c'erano sempre, mi facevano ridere, erano tutto quello di cui avevo bisogno.
Erano le mie migliori amiche.

Avevo un po paura di tutte queste amicizie che si stavano rafforzando giorno per giorno. Non avevo paure delle persone, ma di quello che avrebbero potuto fare, avevo il timore che se ne potessero andare da un momento all'altro.

Mentre questi pensieri ronzavano nella mia mente ero davanti scuola.

Alla prima ora avevamo la professoressa che preferivo in assoluto.

la professoressa Mitchell.

Era fuori dagli schemi, imprevedibile, originale.

Mi piaceva.

Era tutto quello che io non ero e avrei voluto essere.

Ero arrivata in aula, mi sedetti tra le mie amiche.

"Ciao amiche"

"Ciao amica" risposero in coro mente mi stampavano un bacio sulle guancie.

"Salve ragazzi. Oggi faremo una lezione diversa. Parleremo non della storia, dell' passato, oggi parleremo del futuro, del vostro.
Dove e come vi vedete tra 3-4 anni?"

Dopo un po' di silenzio una voce stridula parlò.

Era quella adorabile personcina di Zoe che si era unita alla nostra classe perché c'era Nick.

Stupida.

Pensai.

"Io mi vedo con un riccone come marito, una villa enorme e tantissimi vestiti e soldi" disse arrotolandosi i capelli tra le dita e masticando la gomma a bocca aperta

Antipatica e stupida .

"Io mi vedo come scrittrice di gialli" dice la mia amica Bunny.

"Io mi vedo come istruttrice di nuoto" dice Lily.

"Io su di un palco come cantate della mia band" questo che parlava era Nick, era il suo più grande sogno diventare un cantante, me ne aveva parlato la settimana scorsa.

"Io invece non ho un sogno, questo mi deprime" parlò Ashley, era divertente, ma da poco si era lasciata con il suo ragazzo ed era un po' triste.

"Io invece non ho un sogno in particolare, piuttosto voglio che esso, qualora un giorno ce ne sarà uno, sia qualcosa di speciale che tutti ricordino" dissi io è non mi resi conto di parlare.

"Signorina Rossi era a questo che volevo arrivare, qualunque cosa sia, non importa quale, impegnatevi e fatela al massimo, così che quando avrete finto sarete soddisfatti di voi stessi perché qualunque sia il risultato lo avete fatto al meglio"

Suonò la campanella e tutti uscirono dall' aula.

Aveva ragione la signorina Mitchell, qualunque cosa farò voglio fare di tutto per farla bene.

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Angolo autrice,

Ehi amici di Wattpad

Ho pubblicato finalmenteeeee.

Mia sorella è tornata e io ho subito buttato giù qualche pagina, mi dispiace che sia corto ma ho pensato per quattro giorni al seguito e mi è venuto in mente quando ho visto questa foto, diciamo che ho avuto il blocco dello scrittore.

Il commento di Francesca è quello che penso anche io e niente penso che il capitolo vi piaccia, alla prossima.

Con affetto,

Dream_Paradise_ ❤️

E il diavolo mi salvó.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora