Quello che voglio.

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Le vacanze di Natale erano arrivate e mancavano pochi giorni al 24 di Dicembre.

In città nessuna delle mie amiche c'era. Tutte partire per destinazioni diverse.
Restavamo solo io e Nick.

Non glielo avevo detto, ma ero contenta di passarlo esclusivamente con lui.

E bene si, quello di passare un Natale romantico era uno dei miei desideri.

Tutte le ragazze, chi più chi meno, sono romantiche, ce l'abbiamo nel DNA.

Insomma a chi non piacerebbe ricevere baci sotto il vischio, fare l'albero insieme a lui o andare a comprare i regali, magari di pomeriggio, quando la sera è già calata e il freddo si sente di più, a chi ?

...

Stavo preparando una cioccolata calda, mentre Nick faceva spazio all'albero che avremmo dovuto comprare.

Finito di fare la cioccolata, con la tazza fumante, mi diressi in salotto e mi accoccolai sulla poltrona.

Non si era accorto di me ma, lanciando uno sguardo alle sue spalle, mi vide.

"C'è per me ?".

"Si"

Gli porsi la sua tazza con la mucca.

"Grazie tesoro"

Ne bevve un sorso, mi attirò a se e mi baciò. Era un bacio che sapeva di cioccolata e di Natale.

"Dobbiamo andare a comprare l'albero microbo. Sei pronta ?"

"Sono nata pronta" gli scoccai un occhiolino e andai a prendere la giacca.

...

Stavamo litigando su quale albero prendere, da mezz'ora.

Io ne volevo uno con la finta neve sopra e lui, invece, tutto azzurro.

"Ma che dobbiamo fare con l'albero azzurro. È Natale non Carnevale"

"E invece con la neve finta è bello ?!"

"Certo!"

"Come fai a dire che non va bene quello azzurro ?! Che problema ha ?!"

"Beh, per iniziare è azzurro !"

"E allora ? È particolare"

"Va bè, si ciao "

"Dove vai ?"

"Non lo so !"

"Vieni qui" mi tirò la mano e mi appiccicai al suo petto che odorava di pane angeli.

"Scusa"

"Scusami tu. Prenderemo quello con la neve finta"

"No, quello azzurro. È tuo l'albero non mio. Non devo metterci il becco"

"Mio ? È nostro. Mio e tuo "

"Ti amo" dissi e lo baciai. Presto il nostro bacio divenne più acceso e le mie gote si colorarono ancora di più di rosso.

...

Stavamo facendo l'albero.

Avevamo dovuto comprare tutti gli addobbi perché non ne aveva neanche uno.

"Perché non hai addobbi ?" Gli chiesi.

"Perché il Natale per me non è mai stato speciale. Un giorno come un altro"

"Perché ?"

"Perché ...non ho mai avuto qualcuno con cui festeggiarlo. Tu sei la prima persona" mi sorrise e quella fossetta che amavo comparse sul suo volto.

"Non smettere mai"

"Di fare cosa ?"

"Di sorridere. Perché quando sorridi le persone introno a te si illuminano"

Mi baciò e iniziò ad accarezzarmi i fianchi scendendo sempre più giù...
Iniziavo a surriscaldarmi e anche lui.

A questo si susseguirono scie di baci che lasciavano mille brividi.

La cosa si faceva sempre più seria ed io non ero pronta ancora.

Fui costretta ad interrompere quel contatto.

"Che c'è ?"

"N-ninente" faci per andarmene.

"Sto correndo troppo, lo so scusa. Ma tu non sai la voglia che ho di te"

"Vuoi solo questo? Vuoi solo scoparmi ? Portarmi a letto?" Urali in preda al panico.

"Cosa ? Cazzo no. Non capisci i miei sentimenti ? Tu non mi conosci affatto. Non sai quanto ho dovuto combattere per non innamorarmi di te, ma alla fine è successo. Sai quanto mi ferisci dicendo che voglio solo sesso da te ? Lo sai ? "

Disse e se ne andò.

Non era quello che avevo pianificato per oggi.

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E adesso sono cazzi amari.

Con affetto,

Dream_Paradise_ ❤️

E il diavolo mi salvó.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora