Il dolore cambia le persone.

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Martedì.

Ero fuori scuola.

Come per miracolo ero in anticipo.

Ero con le mie compagne di classe.

Oggi le mi compari non c'erano, non sapevo il perché preciso.

Sui muretti vicino al cancello della scuola c'era Nick con la sua combriccola e la puttana di turno.

Mi faceva imbestialire vederlo con una diversa ogni giorno, e lo faceva ancora di più vedere quelle dementi che si prestavano a questo gioco.

Non che fossi gelosa o altro, ma il suo comportamento era stupido.

Che senso ha andare con una di cui non si sa neanche il nome, o esagerando, il cognome.

Per me il contatto fisco ravvicinato con qualcuno di sesso opposto era sacro.

Amore, lo chiamavo io.

Idioti.

Pensai.

"Ehi Franci, che cosa o meglio chi stai guardando ?" Mi chiamò Ivonne, con il suo mitico accento francese.

La adoravo.

"Ma chi io ? Proprio nessuno"

La campana ci avviso che era ora di entrare.

E io fui salvata da domande scomode a cui non avrei saputo rispondere.

Entrai e riservai una gomitata a Nick che si stava avvicinando a me.

"Ehi !"

Disse il cavernicolo dai costumi preistorici.

Ma che ha nel cervello gelatina ?
No perché se è così non mi arrabbio, è normale che sia scemo.

Pensai.

Mi tirò per un braccio.

"Che vuoi ?"

"Siamo nervosette stamattina ?"

"Si e allora? Vattene dalle tue puttanelle"

"Ehi, ehi. Calma con i toni. Chi sono queste puttane?"

"Boh non lo so, quelle che cambi ogni giorno come mutande sporche ?"

"Ahah, ti dà fastidio ?"

"Si"

"Sei gelosa?"

"Assolutamente no. Penso solo che sia una cosa da stupidi cretini e puttanieri"

"Oh, ma come ti permetti? Non sai niente di me, di quello che sono"

"Hai ragione non so niente, ma ciò non giustifica i tuoi comportamenti"

"Ma che ne vuoi sapere tu di me. Mi conosci ?"

"Potrei, se tu non alternassi sempre il tuo umore"

"Si vabbè ciao"

E mi lasciò da sola.

Non lo sopportavo quando faceva così.

Avevo ragione io.

Ma non erano cose che mi dovevano importare, infondo la vita era la sua. Chi ero io per giudicarlo? La madre?
No.
Allora mi dovevo fare i cazzi miei.

Entrai in classe, e l'unico posto libero era quello accanto al mio nemico-amico.

Questa si chiama fortuna.

Sbuffai e mi sedetti.

Ma chi è che ha stabilito che i posti si potessero cambiare sempre ?

Iniziò, per fortuna, la lezione perché già vedevo che Nick stava per aprire bocca, ma non avevo voglia di ascoltarlo.

...

Sei ora passate, prossima tappa casa !

Mi avviai a casa quando vidi una scena rivoltante svolgersi proprio davanti a me.

Nick avvinghiato ad una, che non lo stava baciando, no, lo stava divorando.

Con una faccia schifata me ne andai.

...

Le 17:00 spaccate e avevo finito di studiare, mi arrivò un messaggio.

"Non mi giudicare "
Da Nick
"Non lo faccio" risposi

"Si che lo fai"

"Ho espresso un parere da amica per un amico"

"E chi ti dice che io voglia che tu esprima questi 'pareri' su di me ?"

"Nessuno, pensavo solo di dirtelo punto "

"Non ho bisogno dalla mamma"

"Ok"

"Ok"

"Perché lo fai?"

"Mi va, ti basta?"

"Perché? Che senso ha passare da un letto ad un altro, non sarebbe meglio averne una e starci per l'eternità ?"

"Non esiste una ragazza così "

"E che ne sai?"

"Lo so, perché tutte quante voi siete fatte così. Non vi si può dare fiducia"

"Da quando la pensi così ?"

"Da tanto"

"Ma perché ?"

"Perché il dolore cambia le persone, i loro pensieri.
Sono cambiato io.
Sono cambiato perché mi hanno cambiato, sappilo,sappiatelo, anche il diavolo prima era un angelo"

E con questo messaggio finì la nostra conversazione che sarebbe dovuta essere dal vivo.

Chi aveva cambiato Nick? Perché ? Cosa gli era successo ?

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Angolo Autrice

Che ne dite del capitolo?
E Francesca ? Perché se la prende tanto? Che gliene frega ?

E Nick? Perché fa così ? Chi lo ha cambiato?

Tante domande alla prossima.

Con affetto,

Dream_Paradise_ ❤️

E il diavolo mi salvó.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora