"Che vuoi ?" Sbraitai.
"Niente, aprimi e basta" disse lui calmo e deciso.
Ero curiosa di sapere che volesse perciò lo aprii.
Il campanello suonò.
Aprii la porta e me lo ritrovai più perfetto delle altre volte.I suoi capelli erano più scompigliati del solito, come se vi avesse passato la mano più e più volte freneticamente.
Lo feci entrare senza fiatare, lui doveva scusarsi per il suo atteggiamento ingiustificabile.
"Che hai?"
Quella domanda mi colpì molto.
"Niente" dissi io guardando un punto indefinito della stanza.
"Non ci credo"
"E perché? Sto bene non mi vedi?"
"E proprio perché ti vedo che ho capito che non stai bene, che hai qualcosa che non va. Perché i tuoi occhi sembrano il cielo dopo che è piovuto. Racconta, sfogati. A questo servono gli amici no ?"
"E chi ti ha detto che sei mio amico? Tu vai a cazzi tuoi. Se ti serve un' amica allora mi calcoli, se no arrivederci e grazie"
"Scusa, quel giorno ero un po' nervoso, scusami tanto"
"Ma adesso mi devi dire che hai? Perché hai pianto? Per chi? Per me?"
"Ahah" scoppiai in una risata nervosa.
"Io non piangerei mai per nessuno. E poi chi ti fa credere che abbia pianto?"
"I tuoi occhi"
"Non hanno niente di strano"
"No, non hanno niente di strano, hai ragione. Ma hanno dolore dentro, tutti se ne accorgerebbero"
Al che sentii una lacrima scendermi sul volto, poi un altra ed un altra ancora. Fino a quando le mie lacrime singole, strariparono tutte insieme.
Mi fece sedere e mi abbracciò, tutto il pomeriggio e tutta la notte.
Non mi chiese il perché di quel pianto. E lo ringraziai per questo, perché non avevo voglia di parlarne.
Io non avevo mai parlato a nessuno di lei.
Neanche a mia madre, a mio padre.
Nessuno.
Ma con lui sentivo di poter parlare perché non mi avrebbe riso in faccia, mi avrebbe ascoltato.
Speravo.
Ci addormentammo abbracciati sul mio divano con un pile addosso.
Io e lui
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E il diavolo mi salvó.
RomanceIl diavolo non ha sempre delle corna, una coda ed è rosso. Il diavolo può essere anche bello. Lui prima era un angelo, ma anche gli angeli più belli e buoni possono diventare cattivi. -"Sono cambiato perché m'hanno cambiato, sappilo, sappiatelo, anc...