Capitolo 8

22.7K 575 4
                                    

Due guardie dei Salvatore prendono Vincenzo, ormai pieno di lividi e sangue su tutto il corpo, e lo trascinano fino a giù nella cantina, Elias fa segno ai suoi fratelli di seguirli ma prima sussurra qualcosa nell'orecchio ad uno di loro.
<Avresti potuto ucciderlo> la mia voce trema ed ho gli occhi lucidi, so che Vincenzo si meritava una lezione dopo quello che mi ha fatto, ma Elias era talmente accecato dalla rabbia che è un miracolo Vincenzo sia ancora vivo, non ha neanche dovuto tirare fuori il coltello o la pistola, lo ha preso a calci così forte mentre era terra che lui non è più riuscito ad alzarsi per difendersi.
<Avrei dovuto ucciderlo, nessuno tocca ciò che è mio!> la rabbia gli si legge ancora negli occhi e subito dopo si gira verso di me con sguardo interrogatorio <Stai bene?>
<Ora sto bene, ma forse è meglio se torno a casa> tanto la festa è andata, le ragazze hanno assistito scioccate a tutta la faccenda, i barman e il Dj sono scappati e tutte le guardie hanno già chiamato mio padre per avvisarlo di quello che è successo, quindi a momenti sarà qui.
<Tu non andrai da nessuna parte senza di me> mentre ci fissamo negli occhi il suo sguardo sembra quasi addolcirsi.
<Che cosa sta succedendo?> mio padre entra nel locale seguito da Damiano, il padre di Vincenzo, quest'ultimo sembra molto furioso, sicuramente è già stato informato di tutto quello che è successo al figlio.
<Toni io ti avevo avvertito di tenere alla larga quel bastardo!> ovviamente il mio futuro marito alza subito la voce.
<Elias figliolo, calmiamoci, forse è stato solo un malinteso. Andiamo di sotto nel mio ufficio e discutiamone per bene> mio padre cerca di tranquillizzare tutti < Eleonora credo sia meglio che tu e le ragazze ve ne andiate, fuori le macchine sono già pronte.>
<Lei non va da nessuna parte! Ti avevo chiesto di proteggerla da qualsiasi attenzione maschile indesiderata e tu hai miseramente fallito, quindi da questo momento Eleonora è una mia resposabilità.>
<Lei non è ancora tua moglie e vive sotto il mio tetto!> anche mio padre inizia ad alterarsi e alzare la voce
<Da questo momento non più! Ho risparmiato la vita di Vincenzo nel nome di questa unione e del rispetto che ho per te Toni, ma la prossima volta ti manderò la sua testa.> Elias continua a guardare mio padre molto furioso < Eleonora tra una settimana finirà la scuola e diventerà mia moglie, fino ad allora starà in una delle mie proprietà qui a New York.>
< Bene, se questo è ciò che desideri puoi venire a casa mia domani a prendere Eleonora, dovresti darle almeno il tempo di fare le valigie.> replica mio padre molto alterato.
<Io non voglio venire da nessuna parte> questa discussione sembra un flashback, solo pochi mesi fa assistevo ad una conversazioni tra questi due uomini che decidevano il mio futuro, ed in questo momento nulla pare cambiato <Penso che voi due abbiate già deciso abbastanza sulla mia vita, in questo momento voglio solo tornare a casa e quando sarà il momento giusto verrò con te Elias.> so che ho alzato un po' troppo la voce sia con mio padre che con il mio futuro marito, però per una volta vorrei avere voce in capitolo sulle questioni che mi riguardano.
<Va bene, puoi tornare a casa> dice con tono molto scocciato < ma andrai con Miguel e Robert, due dei miei più fidati uomini, e da ora in poi staranno sempre con te, saranno la tua ombra.>
<Ma io > non riuscii neanche a finire il discorso che Elias prese subito la parola.
<Non si discute Eleonora, o le mie guardie o da stasera vieni via con me!>
<Va bene, come vuoi.>
Presi la borsa e il cappotto e insieme alle ragazze lasciai la festa. Michael e Robert mi fecero salire su un Range Rover con Betti e dopo circa venti minuti eravamo già a casa.
<Ele stai bene? Non ci posso credere che Vincenzo ha osato toccarti!>
<Betti sto bene, per fortuna Elias è arrivato nel momento giusto, anche se poteva evitare di pestare Vincenzo così violentemente.>
<Per me ha fatto proprio bene, quel bastardo si meritava di peggio!> so che mia sorella è molto protettiva nei miei confronti, ma addirittura essere d'acccordo con Elias, pare troppo persino per me < Se vuoi questa notte posso dormire con te, semmai avessi bisogno di un po' di conforto, so che non è stato proprio un bel compleanno.>
<Bhè, a parte il finale un po' particolare ammetto che mi sono divertita molto e, sì, mi farebbe molto piacere se rimanessi a dormire con me> anche perchè chissà quando potrà ricapitare, avrei voluto aggiungere, ma non era il caso di rattristare ulteriormente Betti.

Eleonora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora